Il ministero della Salute palestinese nella Striscia di Gaza assediata ha affermato che il blocco israeliano all’enclave ha portato alla morte di 3.000 malati di cancro.
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MEMO, 8 aprile 2022
Immagine di copertina: Donne malate di cancro nella Striscia di Gaza intraprendono uno sciopero della fame per protestare contro la decisione israeliana di non consentire loro di attraversare il valico di Erez per cercare assistenza medica in Israele [Mohammed Asad/Middle East Monitor]
Il ministero della Salute palestinese nella Striscia di Gaza assediata ha affermato che il blocco israeliano all’enclave ha portato alla morte di 3.000 malati di cancro.
“Il ministero sta facendo un grande sforzo per… affrontare i fattori ambientali che causano molte malattie derivanti dall’inquinamento, come cancro, malattie respiratorie e ictus”, ha affermato il ministero in una nota, aggiungendo che sta anche lavorando per mitigare l’impatto del blocco delle cure.
Ieri, in occasione della Giornata Mondiale della Salute, il ministero ha lanciato un appello mondiale per migliorare i fattori sanitari e ambientali a Gaza e sviluppare i servizi sanitari forniti ai pazienti, in particolare quelli che combattono il cancro e le malattie del sangue.
“L’occupazione israeliana e il suo assedio ininterrotto di oltre 15 anni hanno trasformato la Striscia di Gaza in un’area geografica infetta a causa dell’inquinamento ambientale e hanno posto molte sfide al sistema sanitario”, ha aggiunto.
Secondo la dichiarazione, Israele priva i pazienti del 47% dei medicinali essenziali, del 21% dei materiali di consumo medici e del 60% delle forniture di laboratorio. “Al 40% dei pazienti è stato negato il permesso di lasciare la Striscia di Gaza per le cure, causa di morte per centinaia di loro durante i 15 anni di assedio”, continua la dichiarazione.
Traduzione: Simonetta Lambertini – Invictapalestina