Pressioni delle lobby sioniste affinché gli stati smettano di finanziare l’UNRWA o ne riducano i contributi.

Le lobby sioniste sono riuscite a fare pressione su molti paesi donatori affinché smettano di contribuire.

Fonte: versiòn española

Monitor de Oriente – 4 luglio 2022

Immagine di copertina: Insegnanti palestinesi siedono davanti alla sede dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNRWA) a Gaza City durante uno sciopero generale dei dipendenti delle istituzioni dell’UNRWA nella Striscia di Gaza palestinese, il 29 novembre 2021. [MOHAMMED ABED/AFP tramite Getty Images]-

Il direttore dell’Autorità 302 per la Difesa dei Rifugiati Ali Huwaidi ha affermato ieri che i gruppi di pressione sionisti sono riusciti a convincere molti Paesi a far cessare o diminuire la contribuzione  all’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi (UNRWA).

Parlando a Quds Press, Huwaidi ha dichiarato: “La crisi dell’Unrwa non è mai stata finanziaria, ma interamente politica”, sottolineando che la lobby sionista e le amministrazioni statunitensi “hanno preso di mira la questione dei profughi palestinesi e il diritto al ritorno”.

Huweidi ha aggiunto: “Lo stato di occupazione sionista ha intrattenuto intensi contatti con i paesi donatori che contribuiscono al bilancio dell’UNRWA. Le lobby sioniste sono riuscite a fare pressione su molti paesi donatori affinché smettessero di contribuire”.

“La Gran Bretagna ha ridotto il numero dei contributi per il 2022. Qatar, Arabia Saudita e Kuwait hanno ridotto i loro contributi e gli Emirati Arabi Uniti hanno completamente sospeso il contributo già dal febbraio 2021”.

Di fronte a questa situazione critica, Huwaidi ha ribadito che “non c’è alternativa all’UNRWA, creata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1949 per occuparsi dei profughi palestinesi”.

Ha osservato che attualmente ci sono sei milioni di rifugiati palestinesi, principalmente nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania, in Libano, in Giordania e in Siria.

Per risolvere la crisi dell’Unrwa, l’Autorità Palestinese deve mobilitarsi, ha detto, al fine di preservare la questione dei profughi e il diritto al ritorno.

Huwaidi ha concluso: “Più di un miliardo di dollari è stato mobilitato durante i primi giorni della guerra russa in Ucraina. Questo dimostra che il problema non è finanziario, ma il diritto al ritorno e la questione stessa dei profughi”.

 

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org