La stella d’Oriente: Umm Kulthum e la nascita della diva araba

Di umili origini, la cantante egiziana  divenne la più grande interprete del mondo arabo, lasciando un’eredità ancora oggi senza pari.

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Nadda Osman, Mohamad Elaasar – 12 agosto 2022

Tutte le illustrazioni sono di Mohamad Elaasar

Nata Fatima Ibrahim es-Sayyed nel 1898 in un piccolo villaggio nel delta del Nilo, la giovane ragazza che sarebbe diventata Umm Kulthum si guadagnò la reputazione di una voce potente cantando odi religiose.

Suo padre, un recitatore del Corano, cantava ai matrimoni e in occasioni speciali, per guadagnare qualche soldo in più, e quando i talenti di sua figlia divennero evidenti, iniziò a portarla con sé per esibirsi.

A quel tempo, era raro che le ragazze partecipassero a tali eventi, per non parlare  poi cantarvi, specialmente all’interno delle comunità conservatrici. Tuttavia, il padre di Umm Kulthum, riconoscendo la voce prodigiosa di sua figlia, per farla esibire la faceva travestire da ragazzo.

Nonostante i tabù sociali legati al canto delle donne, Umm Kulthum colpì suo padre per la sua capacità di distinguere tra toni diversi e per la sua profondità musicale, che  affascinava il pubblico. Volendo assicurarsi che il potenziale di sua figlia si realizzasse,, nel 1923 la  fece trasferire al Cairo, dove si formò con alcuni dei migliori poeti, musicisti e insegnanti egiziani.

Mentre era al Cairo, Umm Kulthum iniziò a diversificare il tipo di canzoni che eseguiva, da quelle esclusivamente religiose a quelle in stile arabo classico. Anche il suo look cambiò, passando dagli abiti tradizionali a quelli più influenzati dagli stili europei.

Non tutti al Cairo si appassionarono  subito a Umm Kulthum, a causa del suo background contadino e di un comportamento considerato da classe operaia e rozzo. Tuttavia, la forza della sua voce e le sue capacità interpretative lentamente trasformarono i dubbiosi in credenti. Le sue esibizioni in luoghi più piccoli le valsero l’opportunità di cantare su palchi più grandi, fino agli anni ’30, quando fu invitata a esibirsi alla radio statale egiziana. Ciò le assicurò lo status di una delle migliori cantanti del mondo arabo e prima dell’era della televisione, negli anni ’40 e ’50, era comune che le famiglie  si riunissero attorno alla radio in attesa delle sue canzoni.

Gli interventi radiofonici di Umm Kulthum erano settimanali ei suoi concerti a volte duravano fino a cinque ore alla volta. Erano un’opportunità per il suo pubblico di sfuggire ai problemi della vita quotidiana e all’instabilità politica. Sebbene fosse principalmente una cantante, Umm Kulthum apparve anche in numerosi film, principalmente musical.

Nonostante  le sue canzoni siano state principalmente influenzate dalla poesia araba tradizionale e dai temi associati di amore e desiderio, la seconda metà della sua carriera  fu fortemente influenzata dai sentimenti nazionalisti prevalenti. Il presidente egiziano Gamal Abdel Nasser, il secondo leader repubblicano del paese, trasmetteva spesso i suoi discorsi sullo sfondo delle canzoni di Umm Kulthum, e la stessa cantante  girò l’Europa, raccogliendo fondi per il suo paese durante i conflitti con Israele.

Umm Kulthum  continuò a esibirsi fino agli anni ’70, quando  iniziò ad avere problemi ai reni. Morì nel 1975 per insufficienza renale, con il suo funerale che vide la partecipazione di  circa quattro milioni di persone. La sua bara fu portata a spalla per ore, lungo le strade.

Decenni dopo la sua morte, la sua eredità rimane ineguagliata e per molti versi la cantante egiziana rimane l’archetipo di tutte le dive arabe. Le sue canzoni sono ancora regolarmente riprodotte in TV e radio, con molti cantanti che tentano di remixare le sue tracce per il pubblico moderno.

 

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org