Ben & Jerry’s perde la causa per bloccare le vendite negli insediamenti illegali in Israele

Un giudice statunitense giudica “troppo speculativa” la tesi secondo la quale la vendita di gelato nei territori occupati causerebbe “danni irreparabili”alla società, ponendo fine alla causa intentata contro Unilever.

Fonte: english version

MEE  staff- 23 agosto 2022

Immagine di copertina: Ben & Jerry’s ha perso la sua causa per impedire alla casa madre Unilever di vendere il suo gelato negli insediamenti illegali israeliani (AFP/File photo)

Ben & Jerry’s ha perso il tentativo di impedire alla società madre Unilever di vendere il suo gelato negli insediamenti israeliani illegali.

Il mese scorso, il marchio con sede nel Vermont aveva intentato una causa presso il tribunale distrettuale di Manhattan negli Stati Uniti contro Unilever, poco dopo che il gigante dei beni di consumo aveva venduto gli interessi commerciali di Ben & Jerry a un titolare di licenza locale in Israele

Tale vendita significava che il suo gelato avrebbe continuato a essere venduto negli insediamenti illegali, annullando di fatto la decisione dell’anno scorso di porre fine alle vendite nei territori palestinesi occupati.

La società di gelati aveva affermato che la vendita dei suoi beni a un’azienda israeliana gestita dal licenziatario Avi Zinger avrebbe danneggiato la sua immagine di sostenitrice della giustizia sociale.

Tuttavia, lunedì un giudice federale degli Stati Uniti ha stabilito che Ben & Jerry’s “non ha dimostrato” come la vendita di gelato negli insediamenti illegali gli avrebbe causato “danni irreparabili”.

Il giudice del tribunale distrettuale degli Stati Uniti Andrew Carter ha affermato che era “troppo speculativo” suggerire che i messaggi dell’azienda potessero essere alterati o che i clienti potessero confondersi sui suoi valori fondamentali.

Ben & Jerry’s ha cercato a lungo di presentarsi come un sostenitore delle cause liberali, rilasciando dichiarazioni a sostegno del movimento Black Lives Matter e supportando altre campagne progressiste sui social media.

Nel luglio dello scorso anno, il marchio  aveva dichiarato che le sue operazioni commerciali nei territori occupati illegalmente erano “incoerenti” con i suoi valori e che non avrebbe rinnovato il suo contratto di licenza.

Ma a seguito di una causa contro Ben & Jerry’s intentata dal “Louis D Brandeis Center for Human Rights Under Law” per conto di Zinger, era stato raggiunto un nuovo accordo tra il licenziatario israeliano e Unilever.

In base al nuovo accordo, la Zinger’s American Quality Products venderà il gelato con etichettatura ebraica e araba.

Nella causa Ben & Jerry’s aveva  sostenuto che Unilever aveva preso la decisione di vendere il suo marchio in Israele “senza il consenso del consiglio indipendente di Ben & Jerry’s”,  disattendendo un accordo di fusione che consente al consiglio di proteggere la reputazione e i valori dei fondatori.

Né Ben & Jerry’s né Unilever hanno  ancora commentato la sentenza del tribunale.

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org