Cricket: l’inusuale sport che aiuta i rifugiati siriani in Libano

I bambini siriani in Libano hanno scoperto questo sport, non praticato tradizionalmente nel mondo arabo, come parte di un progetto educativo.

Fonte: English version

Di Laure Delacloche – 4 novembre 2022 

Immagine di copertina: Il cricket non è uno spettacolo tipico nel campo profughi di Shatila a Beirut, ma un progetto comunitario ha introdotto il gioco presso i rifugiati siriani [Laurent Villeret/Al Jazeera]

Beirut, Libano – Nabil Khalaf corre avanti e indietro, mazza in mano, su un terreno irregolare tra un’auto distrutta e una vasca da bagno abbandonata, nei vicoli disordinati del campo profughi di Shatila.

Il quindicenne è un rifugiato dalla Siria e ora vive a Shatila, un campo nel sud di Beirut che storicamente ha ospitato rifugiati palestinesi.

Nel campo scarseggia tutto: spazio, acqua, elettricità, sicurezza e istruzione.

“Prima ero una persona sempre arrabbiata, che non riusciva a controllare i suoi sentimenti”, ha detto Khalaf ad Al Jazeera, spiegando come era solito stare a casa, lontano da scuola, con i suoi genitori che si preoccupavano ogniqualvolta si avventurava per le strade di Shatila.

Ma ora, come si sente Khalaf e il suo essere a suo agio con ciò che lo circonda, sono cambiati. E uno dei motivi principali è lo sport che ha imparato, uno sport estraneo alle persone in Siria e Libano, così come nel Medio Oriente in generale: il cricket.

Khalaf è stato introdotto a questo  sport dal progetto Alsama, che fornisce istruzione a 200 rifugiati siriani a Shatila. Il curriculum comprende matematica, arabo, inglese e sei ore di cricket settimanali.

Kadria Hussien, responsabile di Alsama in Libano, ha affermato che l’introduzione del cricket ha fornito agli adolescenti “supporto per la salute mentale”, nonché una struttura “che non esiste nel campo”.

“Il cricket mi ha cambiato la vita”, ha detto Khalaf, sorridendo. Dopo tre anni di pratica, ora si sente “felice e vivo” quando gioca.

Traumi

Secondo Hussien, il cricket, che fa parte del curriculum dal 2018, per Alsama è diventato uno strumento per insegnare ai partecipanti del programma l’importanza di fare “lo sforzo necessario per avere successo, cosa che aiuta [i bambini] a studiare seriamente”.

Fino a 1,5 milioni di rifugiati siriani vivono in Libano, molti dei quali in povertà estrema  a causa della crisi economica e delle discriminazioni, con il governo che ha recentemente iniziato quello che ha definito “rimpatrio volontario” che incoraggia attivamente i rifugiati a tornare in Siria.

Solo il 24% dei rifugiati siriani di età compresa tra i 15 e i 19 anni era iscritto a scuola o all’università nel 2021, secondo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).

Hussien è lei stessa una rifugiata siriana, arrivata in Libano con cinque bambini che ha educato a casa per garantire loro la continuazione dell’istruzione.

Quell’esperienza le ha dato una conoscenza diretta dei problemi che la sua comunità deve affrontare in Libano e delle varie esperienze traumatiche che i bambini possono aver attraversato, come la violenza della guerra in Siria e la vita da rifugiati in Libano, e il lavoro minorile.

Dopo due anni nell’istituto educativo di Alsama a Shatila, Khalaf ora sa leggere e scrivere. Ma si affretta a sottolineare che anche il cricket ha contribuito alla sua capacità di esprimersi “e comunicare di più con le persone”.

Gli ha dato anche più responsabilità: Khalaf è ora l’assistente di Mohammed Khier, l’allenatore capo della squadra di cricket.

Il cricket è diventato un’opportunità per i bambini rifugiati siriani a Shatila, aiutandoli anche ad affrontare i traumi [Laurent Villeret/Al Jazeera]
Continuità costruttiva

Khier è un pilastro dell’eclettico trio che ha fondato Alsama. Nel 2018, attraverso una delle tante ONG che esistono a Shatila, ha incontrato Hussien e Meike Ziervogel, una editrice tedesco che vive in Libano ed è l’attuale amministratore delegato,

Il marito di Ziervogel, partner della società di consulenza manageriale internazionale McKinsey, ha introdotto il suo amore per il cricket.

Nata dalla nascente amicizia, la ONG registrata si è rapidamente professionalizzata.

Ziervogel ha utilizzato i suoi fondi privati ​​per avviare il progetto Alsama.

Il team ha valutato i curricula e l’insegnamento, con l’obiettivo di far superare agli studenti il ​​diploma libanese, o esami intermedi, in tre o cinque anni.

Il successo avuto a Shatila ha portato ad un ampliamento degli obiettivi di Alsama: a marzo hanno aperto una seconda scuola a Burj al-Barajneh, un campo profughi nel sud di Beirut, per soddisfare le esigenze di altri 200 adolescenti.

Il radicamento del progetto nella comunità siriana ha uno scopo più ampio: aiutare a dare ai giovani siriani le capacità non solo per avere una vita migliore in Libano, ma anche per ricostruire la Siria quando e se vi potranno tornare sani e salvi.

Al di fuori del campo profughi, ai bambini viene data l’opportunità di essere istruiti su come giocare a cricket in un ambiente più professionale [Laurent Villeret/Al Jazeera]
Cambiare mentalità

Alsama ha dovuto affrontare alcune sfide: fare giocare insieme ragazzi e ragazze inizialmente ha provocato una reazione negativa da parte dei genitori e della comunità in generale.

“All’inizio, i nostri studenti non si rispettavano l’un l’altro”, ha ricordato Khier. “Abbiamo insegnato loro il rispetto e abbiamo stabilito delle regole”.

Ora gli allenamenti procedono senza intoppi: gli studenti che hanno superato l’esame di assistente allenatore fanno il riscaldamento, i giocatori si rivolgono all’allenatore in caso di litigio e ragazze e ragazzi giocano le une accanto agli altri.

“Il mio migliore amico è un ragazzo adesso”, ha detto Maram.

Come Khalaf, Maram ha 15 anni e da due studia ad Alsama. È stata tra le prime ad allenarsi nel cricket, tre anni fa.

“All’inizio la mia famiglia non voleva che giocassi con i ragazzi, ma l’insegnante Kadria ha detto loro che non mi sarei fatta male”, ha detto Maram, che è anche assistente allenatore, nel suo inglese ormai fluente, una lingua che ha iniziato a studiare nove mesi fa.

“Nel cricket, sei in un altro mondo”, ha aggiunto Maram, che aveva lasciato la scuola tra i sei e gli undici anni.

L’adolescente dice che Alsama l’ha anche aiutata a sfuggire al matrimonio precoce, dopo che i suoi genitori avevano deciso che avrebbe dovuto sposarsi a 12 anni.

In Libano, le ragazze siriane adolescenti sono spesso vulnerabili ai matrimoni precoci, con il 40,5% delle intervistate di età compresa tra 20 e 24 anni che dichiara, in un sondaggio delle Nazioni Unite, di essersi sposata prima dei 18 anni.

“Kadria ha detto ai miei genitori che ero troppo giovane”, ha ricordato Maram. “Mio padre ha accettato di ritardare il matrimonio fino ai 16 anni, ma lei ha detto che avrei dovuto sposare chi volevo quando volevo. Ero al settimo cielo.”

Hussien ha detto che cambiare la decisione dei genitori ha richiesto otto mesi di sforzi concertati.

Ma come ricompensa, ora può guardare Maram correre sul campo da cricket, praticando il suo sport preferito.

 

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono m oralmente uguali” – Invictapalestina.org