Un gruppo di difesa legale ha definito l’intenzione di costruire un complesso diplomatico statunitense a Gerusalemme una violazione del diritto internazionale relativo al rispetto della proprietà privata.
Fonte: English version
Di Peoples Dispatch – 3 febbraio 2023
Immagine di copertina: L’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele Thomas Nides, a destra, saluta il Segretario di Stato americano Antony Blinken a Gerusalemme, il 31 gennaio. (Ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme, Flickr, CC BY 2.0)
Il Centro Legale per i Diritti delle Minoranze Arabe in Israele Adalah ha presentato un reclamo all’intenzione degli Stati Uniti di costruire la sua nuova ambasciata a Gerusalemme su un terreno rubato da Israele ai suoi originari proprietari palestinesi, chiedendo l’immediato annullamento del progetto.
Il reclamo è stato presentato da Adalah il 30 gennaio al Comitato per la Pianificazione del Distretto di Gerusalemme, all’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele Thomas Nides e al Segretario di Stato americano Antony Blinken, a nome di 12 discendenti dei proprietari originari, quattro dei quali cittadini statunitensi.
Blinken era in Israele lunedì per incontrare il Presidente israeliano Issac Herzog, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu e altri funzionari statali.
In un comunicato stampa, Adalah ha definito l’intenzione di costruire un complesso diplomatico statunitense a Gerusalemme una violazione del diritto internazionale relativo al rispetto della proprietà privata.
Israele ha confiscato la terra ai suoi originari proprietari palestinesi in base alla legge sulla proprietà degli assenti, approvata nel 1950. I documenti dell’archivio di Stato israeliano, pubblicati da Adalah nel luglio 2022, appurano la proprietà palestinese.
I documenti rivelano che la terra è stata temporaneamente affittata alle autorità del Mandato Britannico dai suoi proprietari palestinesi ben prima della creazione di Israele nel 1948.
Adalah ha anche definito la legge israeliana sulla proprietà degli assenti “una delle leggi più arbitrarie, radicali, discriminatorie e ingiuste emanate nello Stato di Israele”. Ha inoltre affermato che la “legge è stata redatta con motivazioni razziste e il suo unico scopo era quello di espropriare i beni dei palestinesi”.
Israele aveva costretto più di 700.000 palestinesi a fuggire dalle loro case e villaggi al momento della sua creazione nel 1948, durante la Nakba, e confiscato gran parte della loro terra usando la legge del 1950. Sta facendo lo stesso anche nei Territori Occupati della Cisgiordania e di Gerusalemme Est nel tentativo di giudaizzarli.
Adalah ha sottolineato che se gli Stati Uniti procederanno con il progetto “sarà un pieno sostegno alla confisca illegale da parte di Israele della proprietà privata palestinese e il Dipartimento di Stato diventerà un partecipante attivo nella violazione dei diritti di proprietà privata dei propri cittadini”.
L’ambasciata degli Stati Uniti ha attualmente una sede distaccata a Tel Aviv, riconosciuta dagli Stati Uniti come capitale di Israele fino al 2018. Dal 2018, l’ambasciata degli Stati Uniti è stata ospitata in quello che era stato l’edificio del consolato degli Stati Uniti a Gerusalemme.
Sotto la presidenza di Donald Trump, il governo degli Stati Uniti ha cambiato questa politica di lunga data e ha designato ufficialmente Gerusalemme come capitale di Israele. Allora sono stati messi in atto i piani per costruire un complesso di ambasciate a Gerusalemme e le proposte finali per lo stesso sono state presentate nel febbraio 2021 sotto l’amministrazione di Joe Biden. Israele ha già affittato la terra al Dipartimento di Stato americano.
Gli Stati Uniti rimangono l’unico grande Paese a riconoscere Gerusalemme come capitale israeliana. Le Nazioni Unite considerano la città territorio conteso poiché anche i palestinesi rivendicano la città come propria.
Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org