GALLERIA FOTOGRAFICA: il raccolto delle fragole a Gaza

Gli agricoltori di Gaza paragonano le loro fragole giganti e succose all’oro e affermano di essere orgogliosi dei loro raccolti, nonostante le sfide che devono affrontare a causa dell’occupazione israeliana.

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Rakan Abed El Rahman –  Foto  di Ahmed El Danaf – 27 febbraio 2023

Per i coltivatori di fragole di Gaza, la stagione del raccolto è diventata motivo di orgoglio. Ogni anno la stagione della raccolta delle fragole inizia a novembre e dura alcuni mesi fino alla fine di marzo, e molti fanno affidamento su di essa per il proprio reddito. L’inizio della stagione è un momento di immensa gioia per gli agricoltori che, dopo aver piantato i semi a settembre, aspettano pazientemente per mesi che le fragole crescano al massimo delle loro potenzialità.

A Gaza, molti chiamano le fragole “oro rosso”. L’agricoltura nella Striscia di Gaza assediata non è facile, soprattutto perché i lavoratori devono affrontare numerosi ostacoli e sfide imposte da Israele. Gaza, che è sotto un blocco terrestre, marittimo e aereo israeliano da oltre 15 anni, deve affrontare numerose restrizioni, che hanno un impatto sulla vita quotidiana dei residenti e dei lavoratori. Una delle principali sono i limiti su alcuni tipi di fertilizzanti utilizzati dagli agricoltori, in quanto considerati “articoli a duplice uso”.

La coltivazione delle fragole richiede molte risorse e manodopera, rendendola una coltura molto apprezzata. In particolare, le fragole richiedono una grande quantità di acqua, il che può rappresentare una sfida date le restrizioni israeliane sull’acqua per la popolazione di Gaza. Come risultato delle restrizioni, Gaza sta affrontando da diversi anni una crisi di inquinamento idrico, aggravata dal fatto che molti terreni agricoli sono vicini all’acqua di mare contaminata. Secondo l’Euro-Med Human Rights Monitor con sede a Ginevra, il 97% dell’acqua a Gaza è contaminata. Molti agricoltori sono costretti a pagare ingenti somme di denaro per l’irrigazione, rendendo il processo agricolo più costoso. Di conseguenza, alcuni agricoltori ora coltivano  prodotti che non necessitano di tanta acqua quanto le fragole, come i peperoni verdi.

“Sono orgoglioso che Gaza possa produrre fragole di questa alta qualità nonostante tutti gli ostacoli che dobbiamo affrontare a causa del blocco”, afferma Munier Hamdouna, un agricoltore di 66 anni che lavora nel settore da oltre 40 anni. Hamdouna afferma che un tempo gli agricoltori esportavano le fragole nei paesi europei, grazie alla loro alta qualità. Ma ora, poiché Israele limita il flusso di merci in entrata e in uscita da Gaza, gli agricoltori possono esportare le loro fragole solo nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme est. Israele ha impedito agli agricoltori di Gaza di esportare fragole in Europa per sette anni, cosa che secondo gli agricoltori ha messo a dura prova i loro mezzi di sussistenza e causato perdite finanziarie significative.

Negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici, la raccolta delle fragole raggiunge il picco a gennaio, mentre tradizionalmente dicembre era il mese più produttivo.

Una delle regioni più fertili per la coltivazione delle fragole è Beir Lahia, situata nel nord di Gaza.

La raccolta delle fragole a Gaza offre lavoro part-time a centinaia di persone, ma è un lavoro duro, con orari lunghi e salari bassi. Mohamed Omar, 23 anni, padre di tre figli, lavora come raccoglitore di fragole da sei anni. Inizia a lavorare alle 6 del mattino e continua fino alle 15:00, guadagnando 40 shekel israeliani (11 dollari) al giorno.

Nonostante le difficili condizioni economiche, molti coltivatori di fragole di Gaza sono orgogliosi dei loro risultati e della capacità di coltivare e vendere prodotti di alta qualità. Negli anni in cui hanno un buon raccolto e c’è un surplus di fragole, le persone comprano grandi cassette e le usano per fare marmellate o succhi. Per gli agricoltori di Gaza, l’inizio della stagione del raccolto è contrassegnato da festeggiamenti, in quanto rappresenta una nuova opportunità di guadagno e un segno che il loro duro lavoro sta dando i suoi frutti.

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org