Pur fingendosi un difensore della libertà di parola, il Governatore della Florida Ron DeSantis ha svolto un ruolo principale nella crociata della Lobby Israeliana per criminalizzare l’esercizio del diritto costituzionalmente sancito di boicottare Israele dei cittadini americani.
Fonte: English version
Di Alexander Rubinstein – 30 luglio 2023
Il Governatore della Florida e candidato presidenziale Repubblicano Ron DeSantis ha trascorso la sua carriera come funzionario eletto a promuovere una serie di leggi che attaccano la libertà di parola dei cittadini americani che esercitano il loro diritto costituzionalmente sancito di boicottare Israele. Un disegno di legge anti-boicottaggio sostenuto da DeSantis ha cercato di mandare i trasgressori in prigione per 10 anni.
Allo stesso tempo, il Governatore ha cercato di presentarsi come un sostenitore del Primo Emendamento. Durante una conferenza stampa del 2022, si trovava dietro un podio decorato con la frase: “Il Governatore DeSantis difende la libertà di parola”. Affiancato da professionisti del settore medico con cartelli che recitavano “libertà di parola, Stato libero” e “scienza non censura”, DeSantis ha criticato il regime di censura instaurato per imporre il rispetto pubblico delle restrizioni Covid-19.
Tuttavia, quando si tratta di mettere a tacere i critici dei suoi principali benefattori finanziari e di limitare i diritti del Primo Emendamento dei cittadini americani di scegliere dove spendere e dove non spendere i loro sudati dollari, DeSantis è più a favore di questi che del Primo Emendamento.
Il più recente dei numerosi attacchi di DeSantis al diritto di boicottaggio è avvenuto questo 17 luglio, mentre si trovava di fronte a un gruppo sionista cristiano che sostiene Israele sulla base del fatto che è la futura piattaforma di venuta per il Messia.
Definendosi il “Governatore più filo-israeliano degli Stati Uniti”, il Repubblicano della Florida ha annunciato un’indagine ufficiale sulla società di valutazione finanziaria (rating) Morningstar per le accuse relative al divieto della Florida al movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS).
“Oggi, sono felice di annunciare a tutti che, grazie alla legge appena entrata in vigore all’inizio di luglio, la Florida ha formalmente avviato un’indagine contro Morningstar per violazioni della nostra legge anti-BDS. Non permettiamo loro di prendere di mira Israele e farla franca, stiamo usando i nostri strumenti per contrattaccare”, ha annunciato DeSantis a una conferenza dei Cristiani Uniti per Israele (CUFI). Morningstar è stata accusata dallo Stato della Florida di declassare società associate a Israele.
Durante lo stesso evento, DeSantis si è riferito alla Cisgiordania Palestinese Occupata con il suo nome biblico, “Giudea e Samaria”, insistendo sul fatto che “non è Territorio Occupato”.
L’evento ha evidenziato la lunga e ossessiva battaglia che DeSantis ha intrapreso per negare i diritti di libertà di parola e di associazione degli americani che sostengono l’appello della società civile palestinese al boicottaggio e al disinvestimento da Israele.
Prima di assumere il ruolo di “America First” (Prima l’America) come Governatore della Florida e candidato per la nomina repubblicana alla presidenza, Ron DeSantis era uno degli uomini di punta del Congresso per uno Stato di Apartheid straniero che cercava di limitare i diritti del Primo Emendamento dei cittadini americani.
E pur atteggiandosi come un intransigente dell’immigrazione ossessionato dal rafforzamento del confine meridionale dell’America con il Messico, DeSantis ha continuamente insistito sul fatto che Israele ha il diritto di rimanere un’entità senza confini, in continua espansione, usurpando tutto il territorio possibile da una popolazione palestinese ridotta ad apolide.
Se DeSantis fa a modo suo, gli americani che non sono d’accordo con il Regime di Apartheid israeliano e cercano effettivamente di fare qualcosa al riguardo potrebbero essere condannati fino a dieci anni di prigione.
De Santis si allea con il predicatore pro-Armageddon che invoca la guerra all’Iran e afferma che Hitler era per metà ebreo.
L’organizzazione CUFI che ha ospitato l’annuncio della repressione anti-BDS di DeSantis è stata fondata dal pastore John Hagee, un predicatore pro-armageddon residente in Texas che ha sostenuto che l’Anticristo è gay, ha “caratteristiche feroci” ed è “in parte ebreo come lo era Adolf Hitler”.
CUFI è stata finanziata da Concert, una “società di pubblica utilità” utilizzata come copertura per il riciclaggio di denaro per il Ministero degli Affari Strategici israeliano per aiutare i gruppi di difesa pro-Israele negli Stati Uniti ad aggirare la Legge sulla Registrazione degli Agenti Stranieri (Foreign Agent Registration Act – FARA).
Alla conferenza del gruppo sionista cristiano, DeSantis ha promesso che ci sarebbe stato un “nuovo sceriffo in città” dopo essere entrato nello Studio Ovale, e si sarebbe immediatamente mosso per tagliare i finanziamenti a “entità delle Nazioni Unite che prendono di mira Israele”. L’impegno ha fatto eco all’anti-ONU “Promuovere l’Uguaglianza e la Responsabilità alla Legge delle Nazioni Unite del 2017”, che DeSantis ha co-sponsorizzato come membro del Congresso.
De Santis a Gerusalemme
Anche se la Florida aveva già una legge anti-BDS sui libri quando DeSantis è entrato in carica, ha ampliato la legge questo maggio sulla base della repressione delle pratiche commerciali “che abbracciano cause progressiste e spesso le implementa in termini di politiche aziendali”.
A marzo ha fatto il viaggio a Gerusalemme che è diventato un rito di passaggio per i candidati alla presidenza. Lì, ha incontrato il Primo Ministro Benjamin Netanyahu, che lo ha salutato come un “amico di Israele,” e ha commentato: “Abbiamo parlato di Iran. Abbiamo parlato delle relazioni tra Israele e gli Stati Uniti”. DeSantis ha ricambiato le osservazioni del Primo Ministro israeliano, definendolo un “grande amico della Florida”.
Dopo aver tenuto un discorso di apertura al Museo della Tolleranza di Gerusalemme, costruito su di un cimitero musulmano storicamente significativo, DeSantis ha firmato un disegno di legge che classifica una serie di atti come crimini d’odio antisemiti. A una cena di gala dopo l’evento, DeSantis ha conversato con Miriam Adelson, la vedova del defunto mega-donatore del Partito Likud e risorsa della CIA Sheldon Adelson.
Non sorprende che DeSantis abbia fatto molto affidamento sui donatori della Lobby Israeliana come Adelson per far avanzare la sua carriera politica.
In commissione affari esteri il seggio di De Santis era controllato dalla lobby israeliana.
DeSantis ha introdotto la Legge Antidiscriminazione sull’Amministrazione delle Esportazioni (Export Administration Anti-Discrimination Act) nel 2018 nel tentativo di multare e incarcerare i cittadini americani fino a 10 anni per aver partecipato al boicottaggio di Israele o per aver fornito informazioni utilizzate in un boicottaggio. Subito dopo essere entrato in carica come Governatore della Florida, ha tentato di sanzionare Airbnb per il suo rifiuto di elencare le proprietà nella Cisgiordania Occupata illegalmente.
La Legge sulla Responsabilità dei Palestinesi (Palestine Accountability Act), che DeSantis ha sponsorizzato nel 2013, ha negato del tutto l’esistenza della Palestina, “proibendo qualsiasi riferimento nei documenti del governo degli Stati Uniti alle aree controllate dall’Autorità Palestinese” come Palestina fino a quando il Segretario di Stato non certificherà che l’Autorità Palestinese ha “cessato di partecipare a qualsiasi boicottaggio di Israele”, tra le altre sei disposizioni.
Nel 2015, DeSantis ha co-sponsorizzato la Legge sul Commercio e il Potenziamento Commerciale tra Stati Uniti e Israele (United States-Israel Trade and Commercial Enhancement Act) che ha cercato di dichiarare che “i principali obiettivi di negoziazione commerciale degli Stati Uniti per gli accordi commerciali con Paesi stranieri” includono lo scoraggiamento di “azioni politicamente motivate per boicottare, disinvestire o sanzionare Israele”. Il disegno di legge ordinava anche al Presidente di pubblicare relazioni annuali al Congresso sul BDS.
Nello stesso anno, DeSantis ha co-sponsorizzato la Legge sul Boicottaggio dei Nemici di Israele (Boycott Our Enemies not Israel Act), che ha cercato di richiedere ai potenziali appaltatori del governo degli Stati Uniti di certificare che non boicottano Israele o le società israeliane.
DeSantis è anche elencato come co-sponsor della Legge Contro il Boicottaggio di Israele (Israel Anti-Boycott Act) del 2017, che ha cercato di modificare la Legge sull’Amministrazione delle Esportazioni (Export Administration Act) del 1979 per “dichiarare che sarà politica degli Stati Uniti opporsi” ai boicottaggi contro Israele.
Più tardi, nel 2017, DeSantis ha firmato un disegno di legge per trattenere i fondi da tre organismi delle Nazioni Unite, tra cui l’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani, fino a quando il Dipartimento di Stato non certificherà abbia rinunciato alla retorica “anti-Israele”.
Pochi mesi prima di dimettersi dal Congresso per concentrarsi sulla sua campagna governativa, DeSantis ha sponsorizzato la Legge di Antidiscriminazione sull’Amministrazione delle Esportazioni (Export Administration Anti-Discrimination Act) che vieta “il boicottaggio di Paesi amici degli Stati Uniti” e impone “una sanzione per una violazione intenzionale o consapevole di tale divieto”. Sebbene il disegno di legge cercasse di vietare i boicottaggi contro un insieme di Paesi ampiamente definito, Israele era l’unico Paese menzionato in esso. Il disegno di legge osservava che più di 45 miliardi di dollari (41 miliardi di euro) in beni e servizi vengono scambiati tra gli Stati Uniti e Israele ogni anno e che gli Stati Uniti finanziano Israele per un importo di 10 miliardi di dollari (9,1 miliardi di euro) ogni anno.
La Legge Antidiscriminazione sull’Amministrazione delle Esportazioni e la Legge sulla Responsabilità dei Palestinesi sono gli unici progetti di legge sponsorizzati da DeSantis mentre prestava servizio come membro della Commissione Affari Esteri della Camera.
Diversi progetti di legge sponsorizzati o co-sponsorizzati da DeSantis propongono sanzioni fino a 10 anni di carcere per gli americani coinvolti nel boicottaggio di Israele e fino a un milione di dollari (911.000 euro) di sanzione. Il semplice fornire informazioni che potrebbero essere utilizzate per favorire un boicottaggio si qualifica come un altro atto che prevede l’arresto di cittadini americani sotto un regime giuridico di DeSantis.
Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org