Tutte le opzioni sul nostro fronte sono aperte e valutate e possiamo ricorrere ad esse in qualsiasi momento.
Fonte: Version française
Redazione l’Orient le Jour – 3 novembre2023
Immagine di copertina di Guilhem Dorandeu.
Tutti i nostri saluti al popolo di Gaza, il popolo più glorioso, mentre vediamo sugli schermi televisivi i bambini emergere da sotto le macerie e sentiamo i sopravvissuti dire che tutto questo è offerto alla causa palestinese.
Ci sono quattro questioni urgenti a livello palestinese: quella delle migliaia di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane; quella della Moschea Al-Aqsa e di Gerusalemme; il blocco di Gaza per quasi vent’anni; i pericoli che minacciano la Cisgiordania, compresi gli insediamenti (israeliani), e le uccisioni e gli arresti quotidiani. Tutte queste questioni sono urgenti per i palestinesi e per la loro resistenza.
Questa operazione è il risultato di una decisione palestinese al 100%. La segretezza che ha circondato questa operazione ne ha garantito il successo attraverso l’elemento sorpresa.
Alcuni sostengono che l’operazione sia servita agli obiettivi dell’Iran nella regione o ai negoziati sul nucleare, ma sono tutte bugie. L’operazione Al-Aqsa Flood è interamente palestinese, per la Palestina, la sua causa, il suo popolo, e non è collegata ad alcuna questione regionale o internazionale.
La Repubblica Islamica dell’Iran sostiene apertamente i movimenti di resistenza in Libano, Palestina e nella regione, ma non esercita il controllo sulla loro leadership. Quanto accaduto oggi lo dimostra.
Questa gloriosa operazione ha causato un terremoto all’interno dell’entità sionista. Un terremoto militare, di sicurezza, morale, psicologico. Ha avuto conseguenze strategiche e lascerà il segno nell’entità sionista, oggi e in futuro.
L’amministrazione statunitense si è affrettata a sostenere questa entità vacillante affinché potesse riprendere l’iniziativa. Questa rapidità americana nel sostenere gli israeliani ha mostrato la debolezza e il fallimento di questa entità.
Dove sono le forze armate e navali israeliane? Dove sono le forze di questo esercito che si vantava di essere il più potente della regione?
Queste conquiste, questi risultati, queste conseguenze meritano tutti i sacrifici, perché hanno gettato le basi di una nuova era per la popolazione della regione.
Tutti i civili israeliani che Hamas è accusato di aver ucciso sono morti sotto i proiettili dell’esercito israeliano che si è comportato in modo folle.
L’errore più grande sono gli obiettivi irraggiungibili che il nemico si prefigge, in particolare l’eliminazione di Hamas.
Il nemico vuole convincere il mondo che non sta portando avanti un’operazione di terra su larga scala a Gaza, perché ha paura, perché è impotente. Come potrà un simile esercito combattere il suo nemico? C’è confusione, paura e debolezza. Ciò che questo esercito fa da decenni è commettere massacri.
La battaglia finirà con la vittoria di Gaza e la sconfitta del nemico. Non potrete ottenere nulla attraverso i vostri massacri.
Oggi gli Stati Uniti sono interamente responsabili della guerra a Gaza, Israele è solo uno strumento per portarla avanti.
Gli Stati Uniti sono i principali responsabili di tutti i massacri del secolo presente e del secolo scorso, a Hiroshima, in Palestina, in tutta la regione. L’America deve essere punita. Questo è il motivo per cui la resistenza islamica in Iraq e Siria sta attaccando le posizioni americane. Questa è una saggia decisione della resistenza islamica in Iraq.
Per quanto riguarda il fronte libanese, siamo entrati in battaglia dall’8 ottobre.
Ciò che accade sul fronte (libanese) è molto importante. A coloro che chiedono a Hezbollah di entrare in una guerra aperta, ciò che sta accadendo al confine potrebbe sembrare lieve. Ma non è così. E non ci basterà.
Ciò che accade sul nostro fronte (libanese) non si vedeva dal 1948. Neppure durante la guerra del luglio 2006. La resistenza islamica in Libano sta combattendo una vera battaglia che solo coloro che vivono nelle zone di confine, i combattenti e i residenti, sentono. È una battaglia di altro tipo, sia in termini di circostanze, di mezzi, di obiettivi. Questo è il motivo per cui un così grande numero di coraggiosi (combattenti) sono caduti martiri.
Alcuni in Libano dicono che stiamo affrontando un azzardo. Questo è vero, ma questa avventura è giusta. Il fronte libanese ha tentato di attirare un terzo dell’esercito israeliano verso il confine libanese. Queste operazioni al confine (libanese) e nelle fattorie di Chebaa provocano paura a livello del comando politico e militare del nemico, così come tra gli americani. La paura che questo fronte si muova verso un’ulteriore escalation o che questo fronte si muova verso una guerra più ampia. Questa è una possibilità, il nemico deve tenerlo presente.
Se tentaste un’offensiva contro il Libano, commettereste l’errore peggiore.
Lo dico con totale trasparenza e costruttiva vaghezza: tutte le opzioni sul nostro fronte sono aperte e valutate e possiamo ricorrere ad esse in qualsiasi momento.
Agli americani dico: “Le minacce contro di noi sono inutili. Le vostre forze navali nel Mediterraneo non ci spaventano e non ci hanno mai spaventato. Abbiamo preparato una risposta per queste navi con le quali ci minacciate.’
“Potete fermare la guerra a Gaza.”
Stiamo tutti combattendo una battaglia di resistenza. Abbiamo ancora bisogno di tempo per sferrare il colpo finale. Dobbiamo essere realistici. Ma stiamo vincendo. Dobbiamo tutti lavorare per la vittoria della resistenza a Gaza
Celebriamo la memoria di questi martiri, quelli della Resistenza islamica in Libano, di Hezbollah, delle brigate della resistenza all’occupazione israeliana, dei martiri delle brigate Qassam e dei martiri civili uccisi dai sionisti, in particolare i giornalisti.
Questi martiri hanno ottenuto una grande vittoria. Ne parleremo meglio nei prossimi giorni, in occasione della Festa dei Martiri.
Alle famiglie dei martiri dico: non ci sarà nulla migliore di questa battaglia contro gli occupanti sionisti, sul piano morale, religioso e legale. Questa è la più naturale delle battaglie.
Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org