Impresa edile israeliana ingaggiata per costruire la base segreta americana in Israele, ha costruito anche un insediamento illegale.

Y.D. Ashush, che ha ottenuto una parte del contratto da 35 milioni di dollari del Pentagono, ha costruito una nuova comunità di insediamento sulla terra palestinese rubata.

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Di Ken Klippenstein e Jason Paladino – 3 novembre 2023

Immagine di copertina:L’insediamento israeliano di Leshem in costruzione visto dalla Cisgiordania palestinese il 23 gennaio 2017. Foto: Jaafar Ashtiyeh/AFP tramite Getty Images

Il recente contratto da 35 milioni di dollari (32.556.475,00 euro) dell’esercito americano per la costruzione della sua base segreta in Israele è andato a una impresa congiunta che comprende una società americana e una israeliana. L’azienda israeliana Y.D. Ashush Infrastructure è stata coinvolta in molti progetti infrastrutturali e di lavori pubblici su larga scala, inclusa la costruzione di un insediamento illegale nei Territori Palestinesi Occupati.

In una sezione del suo sito web che pubblicizza i suoi progetti, Ashush menziona i lavori di costruzione nell’insediamento di Leshem. Originariamente progettato per includere quasi 700 unità abitative, Leshem è stato costruito nel 2010 come satellite di Alei Zahav, un insediamento fondato nel 1982.

“Leshem è un insediamento israeliano che è stato fondato nel 2010, ufficialmente come ‘quartiere’ di un vecchio insediamento chiamato Alei Zahav”, ha detto Dror Etkes, fondatore di Kerem Navot, un’organizzazione israeliana che monitora la politica fondiaria israeliana in Cisgiordania. Etkes ha affermato che descrivere le nuove comunità come “quartieri” è stato un “trucco” utilizzato dai coloni per far sembrare che non fosse in costruzione alcun nuovo insediamento, dal momento che tali mosse hanno spesso attirato la condanna internazionale.

“Di fatto è un insediamento indipendente”, ha spiegato Etkes. “Stimo che Leshem ha triplicato il numero di coloni ad Alei Zahav”. I dati di B’Tselem, un gruppo per i diritti umani, mostrano che la popolazione di Alei Zahav è cresciuta da circa 1.000 residenti nel 2014 a circa 4.700 nel 2022. Etkes ha anche detto che Leshem ha ampliato l’impronta geografica di Alei Zahav di tre o quattro volte.

Il sito web di Ashush descrive il suo lavoro a Leshem come un vasto lavoro di sterro, comprese esplosioni controllate, insieme a lavori infrastrutturali per nuove costruzioni.

Né Ashush né il Dipartimento della Difesa hanno risposto alle richieste di commenti sul contratto e sugli incarichi di Ashush.

Leshem ha fatto notizia negli ultimi anni per la sua ostilità nei confronti dei vicini villaggi palestinesi. Nel 2020, l’insediamento è stato accusato di aver scaricato deliberatamente i propri liquami fognari nei terreni agricoli della vicina Deir Ballut, impedendo la raccolta delle olive e distruggendo uliveti, alcuni dei quali risalivano all’epoca romana.

L’insediamento israeliano di Leshem vicino al forte archeologico palestinese di Deir Samaan il 23 gennaio 2017. Foto: Jaafar Ashtiyeh/AFP tramite Getty Images

Considerati illegali secondo il diritto internazionale e da quasi tutti i Paesi del mondo tranne Stati Uniti e Israele, gli insediamenti hanno continuato a crescere anche se l’opinione internazionale è fortemente contraria. Una Forza Militare Occupante come Israele che trasferisce popolazioni civili in Territori Occupati come la Cisgiordania è un Crimine di Guerra ai sensi della Quarta Convenzione di Ginevra.

Nel caso della Palestina, i principali blocchi di insediamenti così come i cosiddetti avamposti, quegli insediamenti considerati illegali anche dalla legge israeliana, molti dei quali alla fine vengono legalizzati, creano “frammentazioni del territorio” come parte di una strategia per rendere impossibile uno Stato palestinese contiguo.

Le amministrazioni statunitensi si sono spesso opposte e hanno persino intrapreso sporadiche azioni contro Israele per la continuazione della costruzione degli insediamenti, un’ironia del fatto che il Pentagono dà denaro a un’impresa di costruzioni che trae profitto dall’impresa di insediamento.

Ashush Infrastructure

Ashush è un’importante impresa edile israeliana che costruisce di tutto, dagli scudi di cemento sulle case nel Sud di Israele, vicino a Gaza, alle installazioni militari e di sicurezza. Come parte dei progetti in Cisgiordania, Ashush realizza massicci lavori pubblici e progetti di movimento terra in tutto il Paese.

La società è stata citata nell’annuncio del contratto del Pentagono del 2 agosto per la costruzione di “un’area di supporto vitale” in Israele. Altri documenti hanno rivelato che si tratta di un eufemismo per la costruzione di strutture simili a caserme per ospitare il personale militare statunitense nella sua base non riconosciuta nel profondo del deserto del Negev, nome in codice “Sito 512”. Secondo l’annuncio del contratto del Dipartimento della Difesa, sono state prese in considerazione altre quattro offerte.

Non è chiaro quanta parte del contratto di impresa comune da 35 milioni di dollari, condiviso con la società di costruzioni del Colorado Bryan Construction, sia andato ad Ashush. Bryan Construction non ha risposto alle richieste di commento. Ashush non appare nei registri pubblici che tengono traccia dei contratti del governo degli Stati Uniti, il che significa che non c’è trasparenza sulla quantità di denaro pubblico che affluisce all’azienda.

Il sito web di Ashush descrive l’azienda come l’appaltatore principale di “vasti” lavori di sviluppo e infrastrutture a Leshem dal 2014 al 2018. Il lavoro, dice il sito, è stato commissionato dal Consiglio Regionale di Samaria, che supervisiona 35 diversi insediamenti e una popolazione di circa 47.000 coloni residenti nella parte settentrionale della Cisgiordania. (I coloni e molti altri israeliani si riferiscono alla Cisgiordania con il nome di “Giudea e Samaria”, per le antiche regioni che copre.)

Nel 2015, quando i diplomatici statunitensi indagarono sulle accuse di vandalismo, compreso lo sradicamento di migliaia di ulivi di proprietà palestinese in Cisgiordania da parte di coloni di un “avamposto” israeliano, i coloni li aggredirono con pietre. Sebbene il Dipartimento di Stato abbia confermato l’accaduto e fornito un video alle autorità israeliane, il controverso capo del Consiglio Regionale di Samaria Yossi Dagan, alleato del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha chiesto l’espulsione dei diplomatici, accusandoli di essere spie.

Un rapporto del gennaio 2022 descriveva i coloni di Alei Zahav che distruggevano gli ulivi di un contadino palestinese con l’aiuto dell’esercito israeliano. I militari, per ordine dei coloni, hanno ordinato al contadino di abbandonare la terra e hanno sequestrato un trattore, sostenendo che la terra era di proprietà dello Stato israeliano.

“La terra su cui si trova l’insediamento è stata espropriata dal governo israeliano a due comunità palestinesi negli anni ’80, dichiarandola come ‘terra statale’, che è stata successivamente assegnata ad Alei Zahav”, ha detto Etkes, l’esperto israeliano di insediamenti.

Mesi dopo, a luglio, un altro rapporto descriveva la distruzione di un’altra fattoria vicina da parte dei coloni.

Ken Klippenstein è un giornalista investigativo residente a Washington specializzato sulla sicurezza nazionale. È anche un assiduo utilizzatore della Legge sulla Libera Informazione per accedere ad atti pubblici (Freedom of Information Act). Prima di unirsi a The Intercept, è stato corrispondente di The Nation a Washington.

Jason Paladino è un giornalista investigativo che si occupa della sicurezza nazionale presso il Progetto sulla Supervisione Governativa. Le sue pluripremiate indagini spaziano dall’esposizione di una banca dati dei precedenti penali della polizia della California, alla rivelazione di difetti mortali in una flotta di elicotteri della Marina e del Corpo dei Marines che hanno portato al fermo della flotta.

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org