Gli Israeliani Contro l’Apartheid chiedono alla Corte Penale Internazionale di agire per proteggere i palestinesi dal Genocidio

I membri del gruppo Israeliani Contro l’Apartheid, composto da 1.500 persone, hanno inviato la seguente lettera a Karim A. A. Khan, Procuratore della Corte Penale Internazionale, il 2 novembre 2023 sollecitando un intervento internazionale immediato per fermare il massacro a Gaza.

Fonte: English version

Di Israeliani Contro l’Apartheid – 6 novembre 2023

Immagine di copertina: I parenti dei palestinesi morti negli attacchi aerei israeliani eseguono una preghiera funebre attorno ai corpi prelevati dall’obitorio dell’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir Al-Balah, Gaza, il 6 novembre 2023. (Foto: Omar Al-Dirawi/APA Images)

2 novembre 2023

A Karim A. A. Khan, Procuratore della Corte Penale Internazionale,

Noi, Israeliani Contro l’Apartheid, un gruppo di ebrei israeliani per la decolonizzazione, che rappresenta più di 1.500 cittadini preoccupati, chiediamo alla Corte Penale Internazionale di intraprendere un’azione immediata contro l’intensificazione dei Crimini di Guerra israeliani e il Genocidio del popolo palestinese. Per la sicurezza e il futuro della regione, occorre applicare tutti gli elementi del diritto internazionale e indagare sui Crimini di Guerra. Apprezziamo la vostra profonda preoccupazione per la vita dei palestinesi, degli israeliani e di altri, e siamo incoraggiati dalla vostra determinazione a condurre un’indagine approfondita sulle continue violazioni del diritto internazionale.

Come attivisti anticoloniali israeliani, da decenni uniamo le nostre voci a quelle dei palestinesi mettendo in guardia sulla pericolosa linea di condotta perseguita dallo Stato israeliano e chiedendo ripetutamente l’intervento internazionale.

La persistente impunità ha creato le condizioni per il consolidamento del Regime di Apartheid israeliano, che è intento a commettere la Pulizia Etnica e il Genocidio della popolazione nativa palestinese. Il grave deterioramento delle condizioni basilari di vita a cui stiamo assistendo avrebbe potuto essere evitato se a Israele non fosse stata garantita continuamente l’impunità per i suoi crimini in corso.

Siamo grati per le vostre dichiarazioni del 29 ottobre in cui si sottolinea che impedire l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza può essere un crimine competente la giurisdizione della Corte Penale Internazionale e che Israele deve compiere “sforzi tangibili, senza ulteriori ritardi, per assicurarsi che i civili ricevano cibo, acqua e forniture mediche essenziali”. La consegna immediata di aiuti ai residenti di Gaza è essenziale per prevenire le atroci sofferenze derivanti da mancanza di cibo e acqua indotta da iIsraele tra la popolazione palestinese assediata.

Nell’aprile 2018, in seguito all’uccisione sistematica di manifestanti disarmati durante la Grande Marcia del Ritorno, il suo predecessore, Fatou Bendousa, avvertiva: “La violenza contro i civili, in una situazione come quella prevalente a Gaza, potrebbe costituire un crimine ai sensi dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale”. Vi imploriamo di annunciare la competenza del vostro ufficio di emettere mandati di arresto e di ritenere responsabili gli autori di questi atti criminali.

L’attuale recrudescenza, dopo l’attacco di Hamas contro Israele, e l’incursione dei gruppi armati palestinesi il 7 ottobre 2023, in cui oltre mille israeliani sono stati uccisi e oltre duecento presi in ostaggio, ha provocato un’ondata di violenza e di Crimini di Guerra commessi dallo Stato di Israele. Riteniamo fondamentale che il corso delle indagini venga accelerato di conseguenza. Applaudiamo la sua affermazione secondo cui le istituzioni istituite per salvaguardare la popolazione civile devono indagare su questi potenziali crimini e ci aspettiamo che lei agisca con la stessa rapidità con cui ha fatto nel caso dell’Ucraina, per garantire che sia fatta giustizia e che vite innocenti siano salvate.

Siamo estremamente preoccupati per gli appelli istituzionali israeliani al Genocidio che vengono espressi forti e chiari in ebraico e crediamo che dovrebbero essere presi seriamente in considerazione poiché sono in gioco migliaia, se non milioni, di vite. Il 29 ottobre 2023, Benjamin Netanyahu ha fatto una dichiarazione pubblica riferendosi al popolo palestinese come “Amaleciti” e citando la Bibbia: “distruggere completamente tutto ciò che l’Amalecita ha, e non risparmiare nessuno; uccidi sia l’uomo che la donna e il bambino”. (NDT – David intraprese una guerra santa di sterminio contro gli Amaleciti”, che di conseguenza scomparvero dalla storia. Nella Torah sono descritti come una popolazione che attaccò proditoriamente il popolo d’Israele durante la fuga dall’Egitto e perciò sono considerati un simbolo del male, benché, in quanto discendenti da Esaù, fossero “parenti” degli ebrei.)

I militari e i giornalisti israeliani ora invocano apertamente la Pulizia Etnica e il Genocidio. È evidente che Israele non tiene conto della vita dei civili a Gaza, ordinando loro di evacuare vaste aree anche se a Gaza non esiste un posto sicuro in cui le persone possano fuggire. Né dovrebbero essere costretti a lasciare le loro case: al contrario, la Risoluzione 194 delle Nazioni Unite garantisce loro il diritto di tornare nelle proprie case originarie, in quello che oggi è lo Stato di Israele.

Ci rammarichiamo profondamente che, nonostante l’apertura di un’indagine, seguita dalla decisione della Prima Camera Preliminare del 2021 secondo cui la Corte può esercitare la sua giurisdizione penale sulla situazione in Palestina, finora non siete riusciti a intraprendere azioni concrete per fermare questo tragico corso degli eventi nella nostra regione ritenendo Israele responsabile.

Organizzazioni palestinesi, internazionali e israeliane hanno rivolto numerosi appelli al vostro ufficio affinché agisca contro le violazioni sistematiche del diritto internazionale, i Crimini di Guerra in corso e il diffuso disprezzo per i più elementari diritti umani del popolo palestinese.

I Crimini di Guerra israeliani sono sistematici e continui e sono in aumento. Da anni vengono presentate al vostro ufficio prove chiare e ben documentate. Vi invitiamo ad agire immediatamente e concretamente.

Riguardo all’intensificazione della violenza e l’obiettivo di salvare quante più vite possibili, vi esortiamo a:

1. Emettere mandati d’arresto immediati nei confronti dei vertici politici, militari e della sicurezza israeliani che commettono Crimini di Guerra e Crimini contro l’Umanità;

2. Accelerare le indagini sui crimini perpetrati in questo preciso momento dallo Stato di Israele, dalle sue forze armate e dai cittadini israeliani armati sotto protezione militare;

3. Essere una piattaforma convalidata ed equilibrata per i presunti crimini derivanti dalla situazione attuale, piuttosto che fare riferimento ad affermazioni non convalidate e non verificate.

Allegato: Appelli al Genocidio o/e Giustificazione del Genocidio

Alcuni esempi di prove di funzionari israeliani che invocano il Genocidio:

• Venerdì 13 ottobre il Presidente israeliano Isaac Herzog ha affermato che tutti i cittadini di Gaza sono responsabili dell’attacco perpetrato da Hamas in Israele e che non ci sono civili innocenti a Gaza.

• Mercoledì 25 ottobre, il sindaco di Sderot, ex parlamentare (n. 3 nel partito di Naftali Bennett) Alon Davidi, ha dichiarato: “Ogni abitante di Gaza è dell’ISIS. Devono essere colpiti tutti. Non provo pietà per loro. Quelli che vivono lì, due milioni di persone, sono nazisti. È un’area di nazisti e dell’ISIS che dà totale sostegno a Hamas e alla Jihad e, per quanto mi riguarda, ogni residente di Gaza è di Hamas e dell’ISIS e dobbiamo ritenerli responsabili”. Davidi sottolinea che questo è il sentimento condiviso da tutti gli abitanti del Sud con cui parla: “La gente vuole e dice chiaramente: o noi, o loro”.

• L’ex parlamentare Moshe Feiglin ha chiesto la completa distruzione di Gaza, come Hiroshima (senza armi nucleari).

• L’ex ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite Dan Gillerman ha definito i palestinesi “animali orribili e inumani”.

• Un gruppo di esperti del governo israeliano ha recentemente presentato un progetto per la completa Pulizia Etnica di Gaza.

Personaggi o organizzazioni pubbliche:

• Eyal Golan, un popolare cantante israeliano, ha ripetuto alla televisione israeliana la caratterizzazione del popolo di Gaza come “animali inumani”, aggiungendo: “Dobbiamo cancellare Gaza e non risparmiare una sola persona”.

• Un annuncio ampiamente diffuso sui social media da un movimento di destra con il titolo: “Questa volta vinciamo. Mettiamo fine a Gaza” espone i suoi obiettivi per la Striscia di Gaza: “Livellamento, Occupazione, Stabilizzazione”.

Un “Codice Etico” ampiamente diffuso tra civili e soldati dal volantino “dell’organizzazione israeliana per i diritti umani” di destra “Btsalmo” invoca il Genocidio:

“Codice etico per l’esercito di Israele”:

• Sono disposto a dare la mia anima per salvare il popolo ebraico.

• Il nemico dovrebbe essere eliminato anziché neutralizzato.

• Una popolazione che sostiene il terrorismo è il nemico.

• L’ordine di rischiare la vita di civili o soldati per catturare il nemico è palesemente illegale.

• L’eradicazione del male è un editto morale e per il bene dell’Umanità. Inseguirò i miei nemici e li raggiungerò e non tornerò indietro prima della loro morte”.

Firmato: Israeliani Contro l’Apartheid.

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org