La nuova canzone “Palestinian-South African Ballad of Love”, coprodotta dall’attivista e artista palestinese Haidar Eid e dalla band sudafricana The Mavrix, può essere considerata la prima canzone di resistenza palestinese-sudafricana.
Fonte: English version
Haidar Eid – 25 febbraio 2024
Immagine di copertina: Protesta palestinese a Melbourne, Australia, 3 luglio 2021 (Foto: Matt Hrkac/Flickr)
Solidarietà attraverso la musica. Questo è il significato di questa “Ballata d’amore palestinese-sudafricana”. Sudafricani e palestinesi hanno un rapporto molto speciale: sono vittime dei regimi politici più brutali che l’umanità abbia mai prodotto, del colonialismo e dell’apartheid.
In entrambi i casi si è trattato di una negazione dei crimini contro l’umanità, commessi contro le popolazioni indigene. La quantità di sofferenza umana in Sud Africa ha lasciato cicatrici psicologiche profonde nella psiche delle persone. In Palestina L’Orrore! L’orrore! viene portato avanti dall’apartheid israeliano nella totale impunità, sostenuto da una cospirazione internazionale del silenzio.
In entrambi i Paesi, le persone hanno mostrato forme creative di resistenza come mezzo di sopravvivenza contro le macchine assassine dell’apartheid. L’equazione divenne molto chiara: resistere è esistere. E la resistenza è arrivata a caro prezzo. Da un lato, il governo brutale dei criminali; e dall’altro, resilienza con dignità. Ciò è stato espresso nella musica. Le canzoni venivano, e vengono ancora, cantate per piangere gli eroi caduti e per mobilitare le masse a resistere all’ingiustizia. In Sud Africa, “Senzeni Na “(Cosa abbiamo fatto?) era una di quelle canzoni popolari anti-apartheid comunemente cantate ai funerali e alle manifestazioni.
Cosa abbiamo fatto?
Il nostro peccato è essere neri?
Il nostro peccato è la verità
Ci stanno uccidendo
Lasciamo che l’Africa risorga
E in Palestina, quasi ogni singolo cantante ha provato a cantare “Yamma Muwail el Hawa”, una ballata che è diventata un lamento collettivo secondo cui “siamo governati da criminali”. In un certo senso è diventata la canzone della Dignità. Sebbene “Senzeni Na” sia stato cantato per la prima volta negli anni ’50, l’origine di “Muwail el Hawwa” non è chiara, ma esiste fin dall’occupazione britannica della Palestina. Entrambi i brani sono lamenti in ricordo delle morti per mano di “criminali” ma vogliono anche essere canti di speranza e di resistenza.
Oh madre! Cosa arriva con il vento?
(La ballata dell’amore è la mia ballata)
Oh madre! cosa vuole da me?
Preferirei essere pugnalato
che essere governato da un criminale
Vorrei che i miei occhi fossero un oceano
E ti nasconderò sotto le mie palpebre
E vivremo per sempre una vita di libertà
e camminerò sotto la pioggia
e la pioggia placherà il mio desiderio
e quando verrà l’estate
accenderà una fiamma dentro di me
e finché vivrò
sarà una lotta per la libertà!
L’attivista e artista palestinese Haidar Eid ha lavorato con la band sudafricana The Mavrix (Jeremy Karodia e Ayub Mayet) su questa fusione di entrambe le canzoni e ha ideato questa “Ballad of Love” che potrebbe essere considerata la prima canzone di resistenza palestinese-sudafricana.
Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” – Invictapalestina.org