Ognuno di noi ha la propria risposta personale all’incenerimento di Gaza da parte di Israele. Questa era quella di Aaron Bushnell.
Fonte: English version
Di Caitlin Johnstone – 26 febbraio 2024
Immagine di copertina: Manifestazione Free Palestine die-in presso l’ambasciata israeliana a Washington, D.C., 5 dicembre 2023. (Diane Krauthamer, Flickr, CC BY-NC-SA 2.0)
Ho guardato il video non censurato dell’aviatore statunitense Aaron Bushnell che si autoimmolava davanti all’ambasciata israeliana a Washington mentre urlava “Palestina Libera”. Ho esitato a guardarlo perché sapevo che una volta memorizzato sarebbe rimasto lì per il resto della mia vita, ma ho pensato che dovevo farlo.
Mi sento come se fossi stata presa e scossa, il che suppongo fosse più o meno ciò che Bushnell voleva. Qualcosa che scuota il mondo e lo renda consapevole della realtà di ciò che sta accadendo. Qualcosa che ci faccia uscire dallo stupore distratto e dall’indottrinamento indotto dalla distopia occidentale e ci apra gli occhi su Gaza.
I suoni ci impressionano più delle immagini. Il suono della sua voce gentile e giovanile, simile a quella di Michael Cera (attore canadese), mentre camminava verso l’ambasciata. Il rumore del contenitore rotondo di metallo che conteneva l’accelerante diventa più forte mentre rotola verso la telecamera.
Il grido di Bushnell che urla “Palestina Libera”, per poi passare a urla soffocate quando il dolore diventa troppo forte, per poi riuscire a pronunciare un altro “Palestina Libera” prima di tacere per sempre.
Le grida del poliziotto che gli urlava ripetutamente di mettersi a terra. Le urla di un primo soccorritore che grida alla polizia di smettere di puntare le armi contro il corpo in fiamme di Bushnell e di andare a prendere gli estintori.
E’ rimasto in piedi per un tempo incredibile mentre bruciava. Non so dove abbia preso la forza per farlo. E’ rimasto in piedi molto tempo dopo aver smesso di gridare.
Bushnell è stato portato in ospedale, dove la giornalista indipendente Talia Jane riferisce che è morto. È stata la morte più orribile che un essere umano possa sperimentare, ed era progettata per esserlo.
Poco prima del suo atto finale in questo mondo, Bushnell aveva pubblicato il seguente messaggio su Facebook:
“Molti di noi si chiedono: ‘Cosa avrei fatto se fossi vissuto durante la schiavitù? O le leggi sudiste di Jim Crow? O l’Apartheid? Cosa farei se il mio Paese commettesse un Genocidio?’
“La risposta è che lo stiamo facendo. Proprio ora”.
Aaron Bushnell ha fornito la sua risposta a questa sfida. Stiamo tutti fornendo la nostra risposta in questo momento.
Non farei mai quello che ha fatto Bushnell e non consiglierei mai a nessun altro di farlo. Detto questo, non posso nemmeno negare che la sua azione stia avendo l’effetto desiderato: attirare l’attenzione sugli orrori che stanno accadendo a Gaza.
So che questo è vero perché ovunque vedo discussioni su Aaron Bushnell in Rete, vedo un enorme diluvio di troll filo-israeliani che commentano freneticamente in una folle corsa per manipolare la narrazione. Capiscono tutti quanto sia distruttivo per gli interessi propangandistici di Stati Uniti e di Israele, che le persone vedano una notizia internazionale riguardante un membro dell’aeronautica americana che si autoimmola davanti a una telecamera mentre urla “Palestina Libera”, e stanno facendo tutto il possibile per mitigare quel danno.
Mentre scrivo, ci sono con assoluta certezza persone che scavano nel passato di Bushnell alla ricerca di attività che possano essere utilizzate come prova del fatto che fosse una persona cattiva, che fosse malato di mente, che fosse stato traviato dagli attivisti filo-palestinesi e dai media dissidenti, qualunque cosa possano utilizzare. Se troveranno qualcosa, letteralmente qualsiasi cosa, i diffamatori e i propagandisti la perseguiranno il più possibile.
Questo è ciò che stanno scegliendo di fare in questo momento storico. Questo è quello che avrebbero fatto durante la schiavitù, e le leggi sudiste di Jim Crow, o l’Apartheid. Questo è quello che stanno facendo proprio mentre il loro Paese commette un Genocidio. Le persone stanno prendendo posizione in risposta al Genocidio a Gaza, e stanno prendendo posizione in risposta all’auto-immolazione di Aaron Bushnell.
Non vi mostrerò il video; guardarlo è una decisione personale sulla quale probabilmente dovreste meditare per assicurarvi che sia davvero quello che volete. Che lo guardiate o no, è successo, esattamente come proprio ora sta accadendo l’incenerimento di Gaza. Ognuno di noi saprà dare la propria risposta a quella realtà. Questo è ciò che siamo.
Traduzione di Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org