Lo Stato Ebraico ha imparato che può commettere il proprio Olocausto a Gaza e negare che esista.
Di Jonathan Ofir – 6 aprile 2024
Immagine di copertina: Distruzione nelle vicinanze dell’Ospedale Al-Shifa, città di Gaza, 2 aprile 2024. (Foto: © Omar Ishaq/dpa via ZUMA Press/APA Images)
Ricordo come il nostro Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, disse ai sopravvissuti all’Olocausto in una casa per anziani: “L’Olocausto è avvenuto perché non c’era lo Stato di Israele. Se fosse esistito prima uno Stato ebraico, non ci sarebbe stato l’Olocausto”.
Più tardi, parlando dal Museo dell’Olocausto Yad Vashem, avrebbe detto al mondo intero che: “lo Stato Ebraico ha imparato la lezione dell’Olocausto, ma il mondo ha imparato la lezione dell’Olocausto?”.
Quale lezione ha imparato lo Stato Ebraico?
Che noi stessi possiamo commettere un Olocausto a Gaza nel 2024 e poi negare che esista. Infatti, abbiamo persino denunciato le sobrie valutazioni delle Nazioni Unite sul nostro Genocidio definendole una “oscena inversione della realtà”.
Non abbiamo nemmeno visto il peggio. Come riferisce l’autrice palestinese-americana Susan Abulhawa dalla sua visita a Gaza: “La realtà sul campo è infinitamente peggiore dei terribili video e foto che stiamo vedendo in Occidente”. Gli israeliani generalmente evitano di vedere tutto ciò, non gli importa.
“All’inizio le persone ricorrevano al consumo di mangime per cavalli e asini, ma questo non c’è più. Ora stanno mangiando gli asini e i cavalli”, scrive Abulhawa. “Alcuni mangiano cani e gatti randagi, che stanno morendo di fame e talvolta si nutrono di resti umani che ricoprono le strade dove i cecchini israeliani hanno preso di mira le persone che hanno osato avventurarsi nel campo visivo dei loro mirini. I vecchi e i deboli sono già morti di fame e di sete”.
“Quello che vedo è un Olocausto”, riassume. “L’incomprensibile culmine di 75 anni di impunità israeliana per i persistenti Crimini di Guerra”.
Sono d’accordo con lei.
Ma la maggior parte degli israeliani nega l’Olocausto. Oh, quanto odiamo i negazionisti dell’Olocausto, così ignari della distruzione totale degli ebrei europei. Come potevano essere così totalmente insensibili nel mettere in discussione i numeri, dicendo che era “solo una guerra?”.
Questo è ciò che facciamo noi oggi. Lo minimizziamo, lo chiamiamo guerra di autodifesa e cancelliamo la storia: tutto è iniziato il 7 ottobre. Oltre 13.000 bambini morti, alcuni di fame, non sembrano alterare la nostra percezione. È solo un danno collaterale.
Questo è possibile perché i palestinesi adesso sono nazisti. Se chiedete dei “civili”, gli israeliani diranno, secondo le parole dell’ex Primo Ministro Naftali Bennet: “Cosa c’è di sbagliato?!” Oppure, come il Presidente israeliano Isaac Herzog, affermerebbero che a Gaza non esistono civili “non coinvolti”.
Sono tutti nazisti.
Ma sapete una cosa? Ora siamo noi i giudeo-nazisti. Non è mai stato così chiaro. Oh, sì, ci sono giudeo-nazisti di destra, che hanno parlato di “spazzare via” il villaggio di Huwwara prima del 7 ottobre, ma ora ci sono molti kibbutznik che parlano apertamente di spazzare via Gaza. Due terzi di noi, compreso quasi il 40% “dell’ala sinistra”, vogliono letteralmente privare gli abitanti di Gaza degli aiuti umanitari più elementari (l’80% è di destra, tra l’altro, e costituiscono circa i due terzi degli elettori israeliani).
In altre parole, la maggior parte di noi vuole letteralmente far morire di fame i palestinesi.
Altri optano per un Genocidio più “proporzionato”, semplicemente bombardandoli a centinaia, apparentemente allo scopo di uccidere un capo di Hamas.
Non abbiamo imparato nulla. La nostra moralità è polvere.
Dovrei essere più equilibrato? Sì, forse c’erano anche dei nazisti meno insensibili. Ho sentito che Hitler era generalmente piuttosto educato nei suoi circoli familiari. Ma non con i subumani. Potrebbero essere sterminati e il mondo sarebbe un posto migliore senza questi parassiti.
I palestinesi sono i subumani di oggi, gli “animali”, secondo le parole del nostro Ministro della Difesa, Yoav Galant. Non ho sentito molti israeliani dissociarsi dalle sue parole. Dopotutto, è stato critico nei confronti di Netanyahu dall’interno del governo, è equilibrato!
Gli abissi in cui siamo sprofondati mi portano a chiedermi come possano esserci ancora Paesi dalla nostra parte. Che diavolo hanno che non va? Non vedono che, sostenendo Israele economicamente e militarmente, stanno favorendo un Genocidio?
Chiaramente, gli israeliani non sono i soli a non aver imparato la lezione dell’Olocausto.
Jonathan Ofir è un direttore d’orchestra, musicista, scrittore e blogger israelo-danese, che scrive regolarmente per Mondoweiss.
Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org