Israele ha cercato di nascondere l’identità di molti di questi prigionieri, inquadrandoli come civili.
Fonte: English version
The Cradle – 24 aprile 2024
Immagine di copertina: Un soldato israeliano viene fatto prigioniero dalle Brigate Qassam di Hamas. 7 ottobre 2023. (Credito fotografico: Screenshot/Qassam Brigades Military Media)
Una fonte interna al Movimento di Resistenza Palestinese Hamas ha detto ad Al-Araby Al-Jadeed il 24 aprile che il gruppo tiene prigionieri nella Striscia di Gaza circa 30 tra generali dell’esercito israeliano e ufficiali del servizio di sicurezza Shin Bet.
“Il movimento da solo detiene circa 30 tra generali e ufficiali dello Shin Bet, che sono stati catturati il 7 ottobre, da unità militari e alcuni siti militari altamente sensibili”, ha detto la fonte.
La fonte ha aggiunto che “queste persone in particolare si trovano in luoghi altamente protetti, lontani dalla portata delle Forze di Occupazione, ed è impossibile raggiungerli in qualsiasi circostanza”, e che il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo governo hanno nascosto informazioni alla loro gente riguardo “le identità di alcuni dei prigionieri”.
Questo occultamento rientra negli sforzi “per evitare di provocare tensioni tra le fila delle forze combattenti”. Ha aggiunto che il rappresentante militare della squadra israeliana di negoziazione dei prigionieri, Nitzan Alon, è frustrato dalla “noncuranza” di Netanyahu verso la questione.
Il governo israeliano ha affermato che 129 ostaggi israeliani rimangono prigionieri a Gaza.
Secondo la fonte, Israele non conosce il numero esatto dei prigionieri rimasti a Gaza dopo gli scambi di prigionieri di fine novembre. Aggiunge che Tel Aviv non ha specificato il numero di ufficiali militari imprigionati, come parte di una strategia “per classificare alcuni soldati o ufficiali come civili, al fine di ridurre il prezzo da pagare per negoziare per loro durante i colloqui”.
La fonte ha anche smentito le notizie dei media ebraici secondo cui solo 20 prigionieri sono ancora vivi e che Hamas ha proposto di rilasciarne solo 20, invece di 40, durante gli ultimi colloqui di tregua al Cairo.
I negoziati di tregua rimangono in fase di stallo a causa del ripetuto rifiuto da parte di Israele delle principali condizioni di Hamas, che il gruppo di Resistenza continua a mantenere. Questi termini includono la fine della guerra e un cessate il fuoco permanente, il ritiro di tutte le truppe da Gaza, il ritorno degli sfollati alle loro case e la ricostruzione della Striscia.
“L’unico modo per Israele di liberare gli ostaggi prigionieri è attraverso negoziati seri seguiti da un pieno impegno per un cessate il fuoco e la ricostruzione”, ha detto.
Ha inoltre confermato che la Resistenza rimane attiva e combattiva e non è stata sconfitta.
“La Resistenza è ancora viva, e mantiene il controllo in modo disciplinato all’interno di strutture integrate nel campo delle operazioni”. Israele ha ripetutamente affermato che la città di Rafah, nel Sud della Striscia, è l’ultima roccaforte di Hamas e sta pianificando un’operazione contro la città disperatamente sovraffollata, ponendo la minaccia di una grave catastrofe umanitaria.
La fonte ha anche confermato che il Comandante in Capo di Hamas Yahya Sinwar “non è isolato” o nascosto nei tunnel di Gaza, come alcuni hanno affermato. Secondo la fonte, Sinwar ha incontrato alcuni combattenti dell’ala militare di Hamas, le Brigate Qassam, ha “ispezionato” alcune zone dove sono avvenuti gli scontri e “sta supervisionando le operazioni del movimento sul campo”.
Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org