Gli Stati Uniti e l’Europa sono direttamente responsabili della guerra di Israele contro l’istruzione palestinese

La devastazione delle infrastrutture accademiche del territorio è parte integrante del Genocidio in corso.

Fonte: English version

Di Hamid Dabashi – 9 maggio 2024

Immagine di copertina: Bambini palestinesi sfollati frequentano una classe recentemente aperta in una scuola utilizzata come rifugio temporaneo a Beit Lahya, nel Nord della Striscia di Gaza, il 4 maggio 2024 (AFP)

Mentre l’attenzione del mondo è giustamente focalizzata sulla massiccia rivolta studentesca negli Stati Uniti e, su scala minore, in Europa, innescata dagli studenti dell’Università Columbia a New York, c’è stata meno attenzione alla continua devastazione del sistema educativo palestinese, un processo noto come “Scolasticidio”.

Il feroce attacco che Israele ha messo in atto davanti al mondo intero a Gaza, con la partecipazione entusiasta degli Stati Uniti e dell’Europa, ha un aspetto particolarmente sinistro nella distruzione dell’istruzione, dell’apprendimento, della Cultura, dell’Umanità e della Civiltà nel cuore del Movimento di Liberazione Nazionale Palestinese.

Il fatto che Israele abbia preso di mira le infrastrutture educative palestinesi non è casuale. Ha colpito istituzioni, studenti, genitori e insegnanti, insieme all’aria stessa che respirano e al cibo di cui hanno bisogno, come parte di un tentativo di sradicare i palestinesi e distruggere la loro Resistenza. Sebbene questo piano sia alla fine inutile, i risultati immediati sono catastrofici.

In verità, gli Stati Uniti attualmente si trovano ad affrontare uno Scolasticidio di tipo diverso, in cui noti politici opportunisti sono impegnati a cercare di denigrare gli apparati critici dei plessi universitari americani.

In quanto sedi di istruzione superiore, le università americane sono sotto attacco sistematico da parte di politici reazionari, profondamente turbati dal crescendo di giudizi critici inequivocabili su un’intera generazione di studiosi e sui loro studenti che sta mettendo a nudo la sfacciata ferocia che sta alle radici della storia americana ed europea.

Dagli studi sui nativi americani e afroamericani, agli studi queer, al femminismo intersezionale, agli studi postcoloniali e altro ancora, i politici e i loro donatori sionisti sono in armi per porre fine a tutto. Ma sono arrivati troppo tardi.

Lo Scolasticidio può assumere molte forme. Almeno dalla pubblicazione del libro classico del defunto storico americano Richard Hofstadter: Anti-Intellettualismo Nella Vita Americana, (Anti-Intellectualism in American Life), e molto prima, dalla valutazione critica di Alexis de Tocqueville in: Democrazia in America (Democracy in America), lo sfacciato ciarlatanismo alla base della politica americana ha temuto qualsiasi segno di intelligenza critica in questo Paese.

‘Grave preoccupazione’

Lo Scolasticidio in corso in Palestina, tuttavia, è di tutt’altra natura. Le autorità indipendenti delle Nazioni Unite per i diritti umani hanno messo in guardia contro la “Distruzione Sistematica” del sistema educativo palestinese nella Striscia di Gaza. La sola parola “Palestina” spaventa i Sionisti Genocidi.

“I persistenti e spietati attacchi alle infrastrutture educative di Gaza hanno un impatto devastante a lungo termine sui diritti fondamentali delle persone di apprendere ed esprimere liberamente, privando un’altra generazione di palestinesi del loro futuro”, ha avvertito l’ONU il mese scorso.

Sembra che Israele non riesca a concepire un futuro per se stesso come colonia di coloni senza esternare simultaneamente un impulso diabolico a distruggere la stessa esistenza della Palestina. Ha persino paura delle immagini delle fette di anguria.

Gli esperti delle Nazioni Unite hanno “espresso grave preoccupazione” per il recente modello di attacchi israeliani contro scuole, università, insegnanti e studenti nella Striscia di Gaza, sottolineando che con oltre l’80% delle scuole di Gaza danneggiate o distrutte, “potrebbe essere ragionevole chiedere se ci sarà uno sforzo intenzionale per distruggere completamente il sistema educativo palestinese, un’azione nota come Scolasticidio”.

Nel frattempo, negli Stati Uniti e in Europa, le autorità statali e universitarie stanno terrorizzando coloro che protestano contro tali atrocità definendoli “antisemiti”. Il messaggio che stanno mandando al mondo è questo: state fermi e guardate come Israele massacra un’intera nazione, uccidendo decine di migliaia di persone, i loro corpi e le loro anime, le loro menti e la loro stessa esistenza collettiva, con sorprendente ferocia, e non osate pronunciare una parola di protesta, altrimenti vi etichetteremo come antisemiti.

Molti ebrei sono essi stessi in prima linea nella lotta contro questa Malvagia Ferocia Sionista. La frenesia dei legislatori statunitensi nel mettere a tacere e criminalizzare le proteste contro la barbarie di Israele a Gaza ha persino suscitato critiche da parte di alcuni fondamentalisti cristiani di destra.

Modello storico

Il termine “Scolasticidio” è stato coniato dal professore di Oxford Karma Nabulsi nel contesto dell’assalto israeliano a Gaza del 2008-2009, facendo riferimento anche allo schema storico degli attacchi israeliani al sistema educativo palestinese risalente alla Nakba.

Nel 2009, il Guardian ha riferito: “Nell’attuale offensiva, Israele ha iniziato ad attaccare immediatamente le istituzioni educative di Gaza, causando gravi danni con attacchi diretti all’Università islamica di Gaza. Gli edifici principali furono devastati, distruggendo i registri amministrativi e, naturalmente, mettendo fine agli studi. Il Ministero dell’Istruzione è stato colpito due volte da bombardamenti aerei diretti”.

Questa volta, gli israeliani si sono superati. Tutte le 12 università di Gaza e più di 370 scuole sono state danneggiate o distrutte, mentre il Ministero dell’istruzione ha denunciato la morte di oltre 4.300 studenti, 230 insegnanti e 90 professori. Inoltre, sono stati colpiti siti del patrimonio culturale come biblioteche, archivi e musei.

Il mondo non è rimasto del tutto in silenzio di fronte a questa barbarie israeliana. Centinaia di accademici negli Stati Uniti e in tutto il mondo hanno condannato lo Scolasticidio in corso in Palestina. Ma Israele appare sordo e cieco a tali obiezioni.

Il mondo deve ritenere responsabili i Sionisti Genocidi nei loro avamposti e i loro sostenitori negli Stati Uniti e in Europa. È necessario prendere provvedimenti affinché tutte le principali università in Europa, Stati Uniti, Canada e Australia costruiscano sedi a Gaza e prestino le loro risorse a queste istituzioni, che devono essere gestite, dotate di personale e amministrate da e per i palestinesi.

Agli studiosi di tutto il mondo deve essere consentito di andare a Gaza e trascorrere lì un anno sabbatico. Gli studiosi e gli studenti palestinesi devono essere invitati a trascorrere del tempo nelle università del Nord America e dell’Europa occidentale. Nel frattempo, il boicottaggio accademico delle università israeliane deve continuare finché non apriranno le loro porte a studenti e studiosi palestinesi dell’intera Patria palestinese.

Lo Scolasticidio israeliano in Palestina è profondamente intrecciato con il Genocidio del popolo palestinese. Israele mira a mutilare e uccidere permanentemente un’intera nazione: corpo e anima, storia e memoria. Gli Stati Uniti e l’Europa sono direttamente responsabili di queste azioni feroci, che sono parte integrante del Progetto Sionista di disumanizzare i palestinesi al fine di cancellarli.

Il mondo intero sta assistendo a questa barbarie. L’era del raggiro sionista è finita.

Hamid Dabashi è Professor di Studi Iraniani e Letteratura Comparata presso il Centro Hagop Kevorkian all’Università Columbia di New York, dove insegna Letteratura Comparata, Cinema Mondiale e Teoria Postcoloniale. I suoi ultimi libri includono; Il Futuro Delle Due Illusioni: l’Islam Dopo l’Occidente (The Future of Two Illusions: Islam After the West – 2022); L’ultimo Intellettuale Musulmano: La Vita e l’Eredità di Jalal Al-e Ahmad (The Last Muslim Intellectual: The Life and Legacy of Jalal Al-e Ahmad – 2021); Invertire la Visione Coloniale: Viaggiatori Persiani all’Estero (Reversing the Colonial Gaze: Persian Travelers Abroad – 2020) e L’Imperatore è Nudo: Sull’Inevitabile Scomparsa Dello Stato-Nazione (The Emperor is Naked: On the Inevitable Demise of the Nation-State – 2020). I suoi libri e saggi sono stati tradotti in molte lingue.

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org