La Pulizia Etnica di Israele in Cisgiordania: La Terza Nakba è già in arrivo

Fonte: English version

Di Rogel Alpher – 29 agosto 2024

Il post su X-Twitter del Ministro degli Esteri israeliano di ieri mattina segna una pietra miliare: “Questa è una guerra sotto ogni aspetto e deve essere vinta”(A proposito, una vittoria totale o una banale? C’è una differenza di circa 20 anni tra i due tipi). Un ministro di alto rango annuncia che Israele ha iniziato una guerra in Cisgiordania e che il governo sta valutando di ordinare “un’evacuazione temporanea dei residenti palestinesi”. Quanto temporanea? Temporanea come nel 1948? Simile all’esperienza dei residenti della Striscia di Gaza settentrionale nell’attuale guerra? Negli annali dell’Impresa Sionista non esiste una cosa come un'”evacuazione temporanea dei residenti palestinesi”. Chiunque venga spostato non può tornare. Questo è un eufemismo sionista per una Nakba palestinese. Per me, sembra un preludio al Trasferimento (il termine eufemistico pre-statale per la Pulizia Etnica), all’Annessione e all’Insediamento.

Notate la rapidità con cui il Regime di Netanyahu sta normalizzando il nuovo concetto di evacuazione temporanea dei residenti palestinesi. L’opinione pubblica israeliana si è rapidamente abituata al fatto che Israele produca ulteriori rifugiati palestinesi su vasta scala, ormai la norma. Ciò avviene con il pretesto di una necessità militare-operativa, ma il vero obiettivo è l’Annessione e l’Insediamento del territorio. Fino a circa dieci anni fa, il concetto di Trasferimento era disprezzato dall’onesta corrente principale israeliana. Puzzava di Nazismo. Ma sotto la copertura della guerra, è diventato naturale e ovvio. Benjamin Netanyahu non permetterà ai residenti della Striscia di Gaza settentrionale di tornare alle loro case, e si è assicurato che non avranno più case a cui tornare. Gli insediamenti arriveranno. Ora, con gli studi televisivi pieni di discussioni che glorificano “la più grande operazione da Scudo Difensivo del 2002”, ha puntato gli occhi sulla Cisgiordania settentrionale. Tulkarem, Jenin, Tubas. Quando Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir gli stanno col fiato sul collo, diventa una necessità.

Il Megalomane Netanyahu è impaziente di ridisegnare la mappa del Medio Oriente. La tavola rotonda in studio del (quasi-fascista) Canale 14 è stata anche deliziata dalle osservazioni del Ministro dell’agricoltura Avi Dichter a mezzogiorno su IDF Radio: “Le persone saranno evacuate” se sarà necessario per proteggere i soldati. La seconda dichiarazione di un ministro del governo, nel giro di poche ore, che prepara il terreno per un Trasferimento. Come ogni Trasferimento israeliano, inizierà come un’evacuazione temporanea. Questi sono il campione di prova. Sono necessari per tastare l’aria tra il pubblico israeliano e in tutto il mondo.

“Non vengono mandati all’estero”, ha rassicurato Dichter il suo pubblico. Ovviamente no. Vengono mandati in una tendopoli, una specie di ghetto sorvegliato dai soldati dell’IDF. Non vengono mandati all’estero, questa non è una vacanza. “E dopo torneranno a casa loro”, ha promesso. Sì, certo. Parola d’onore di Netanyahu. Yalla! (Su Forza) Sali sul camion!

Nell’attuale clima pubblico, c’è legittimità e persino un grande desiderio di crudeltà verso i palestinesi, sebbene i più severi continuino a insistere che sia ufficiale e attuata tramite autorità debitamente autorizzate, al contrario del terrorismo ebraico. L'”evacuazione temporanea” potrebbe non avvenire questa volta. Forse avverrà solo nel prossimo turno. O in quello dopo ancora. Ma c’è già un sentore di essa nell’aria. Si riesce a sentirlo? È chiaro che a un certo punto scoppierà una rabbia palestinese di massa. E ciò metterebbe in pericolo i soldati. E ci sarà una necessità operativa di evacuare questi milioni di palestinesi arrabbiati. In un luogo dove possano calmarsi. È nel loro interesse così come nel nostro. La Terza Nakba è in arrivo.

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org