Il silenzio della comunità internazionale durante gli undici mesi di Genocidio sta incoraggiando Israele a compiere i suoi Crimini.
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Dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani – 10 set 2024Territorio Palestinese – L’orribile Massacro da parte dell’esercito israeliano di famiglie sfollate che vivevano in tende fatiscenti in una cosiddetta “Zona Umanitaria” nella Striscia di Gaza meridionale è un’ulteriore prova che il silenzio della comunità internazionale durante gli undici mesi di Genocidio sta incoraggiando Israele a compiere i suoi Crimini.
L’ultima Uccisione di Massa alimentata dal rifiuto della comunità internazionale di agire è avvenuta nell’area di al-Mawasi Khan Yunis della Striscia, che l’esercito israeliano aveva designato come “Zona Sicura”. Le prime indagini condotte dall’Osservatorio Euro-Mediterraneo rivelano che martedì 10 settembre, dopo mezzanotte, gli aerei da guerra israeliani hanno sganciato tre bombe MK-84 di fabbricazione americana su un gruppo di sfollati che dormivano nelle loro tende nella zona di Mawasi. Le esplosioni hanno creato tre crateri di diversi metri di profondità e diametro, seppellendo circa 20 tende con le famiglie ancora all’interno.
L’uso da parte di Israele di più bombe altamente distruttive su un’area densamente popolata piena di sfollati, e la conseguente uccisione di civili nel sonno, è ingiustificabile, indipendentemente dal fatto che le sue affermazioni sulla presenza di fazioni armate nella zona siano accurate o meno.
Poiché le tende degli sfollati erano situate in una regione con dune sabbiose, molte di esse, comprese tende con intere famiglie all’interno, sono state sepolte sotto la sabbia. Il bilancio iniziale delle vittime, contando sia i morti che i feriti, è di oltre 60. L’intenzione dell’esercito israeliano di uccidere il maggior numero possibile di civili palestinesi è evidente nell’uso di bombe statunitensi con un’ampia capacità distruttiva in un’area piena di tende che ospitano sfollati. Va notato che non sono stati emessi avvisi di evacuazione prima del bombardamento.
Questo Massacro avviene solo un mese dopo che le forze israeliane hanno bombardato la scuola Al-Tabi’in di Gaza, uccidendo oltre un centinaio di palestinesi.
Israele rimane vincolato dalle norme del Diritto Umanitario Internazionale, in particolare le disposizioni relative alla protezione dei civili e all’osservanza dei principi di distinzione, proporzionalità e necessità militare, ovvero prendere le precauzioni necessarie. Ciò comporta la decisione su come devono essere condotte le operazioni militari e quale tipo di armamento deve essere impiegato per ridurre il numero di vittime civili.
Il vergognoso silenzio e l’indifferenza che circondano questi Massacri senza precedenti, che prendono di mira in modo deliberato e ripetuto i civili con la chiara intenzione di Sterminare i palestinesi in gran numero, servono come benestare a Israele per continuare a commettere tali atrocità.
Gli Stati Uniti sono complici di questo Crimine individuale, così come del Genocidio dei palestinesi da parte di Israele, perché continuano a fornire armi a Israele, pur sapendo che l’esercito israeliano usa queste armi massicciamente distruttive per uccidere regolarmente centinaia di civili.
La strategia di bombardamento di Israele rivela una politica deliberata per colpire i civili palestinesi in tutta la Striscia di Gaza; diffondere paura tra loro; negare loro stabilità o riparo, anche per brevi periodi di tempo; costringerli a trasferirsi ripetutamente in nuovi rifugi; sottoporli a condizioni di vita pericolose; e infine distruggerli. I bombardamenti continuano in tutta la Striscia, con Israele che prende di mira luoghi designati come aree umanitarie, principalmente centri di accoglienza, compresi quelli allestiti nelle scuole gestite dall’UNRWA.
I civili nella Striscia di Gaza pagano ogni giorno il prezzo degli attacchi militari israeliani che violano gravemente le regole del Diritto Umanitario Internazionale, in particolare i principi di distinzione, proporzionalità e necessità militare.
Come parte dei loro obblighi internazionali, tutte le nazioni devono porre fine ai Crimini di Guerra e ai Crimini contro l’Umanità di Israele nella Striscia di Gaza; salvaguardare i civili lì; garantire che Israele rispetti il Diritto Internazionale e le sentenze della Corte Internazionale di Giustizia; e imporre sanzioni efficaci a Israele interrompendo tutte le forme di cooperazione e sostegno militare, finanziario e politico. Ciò include un’immediata cessazione di tutte le vendite, esportazioni e trasferimenti di armi a Israele, comprese le licenze di esportazione e gli aiuti militari.
Tutte le nazioni che collaborano con Israele nel commettere Crimini fornendogli qualsiasi tipo di supporto o assistenza diretta devono essere ritenute responsabili, in particolare gli Stati Uniti. Fornire aiuti e impegnarsi in accordi contrattuali con Israele relativi all’esercito, all’intelligence, alla politica, al diritto, alla finanza e ai media, tra gli altri ambiti che potrebbero aiutare i suoi Crimini a continuare, sta consentendo a Israele di continuare a perpetrare le sue atrocità contro i palestinesi
Traduzione di Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org