Sud del Libano: nonostante la guerra, i volontari continuano a proteggere le tartarughe marine

I volontari garantiscono la sopravvivenza delle uova e delle giovani tartarughe a meno di 20 chilometri dal confine israelo-libanese, dove infuria il conflitto.

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OLJ / Sally Abou AlJoud/L’Orient Oggi, 5 settembre 2024

Immagine di copertina: Volontari spingono in mare le tartarughe appena nate, a Tiro, nel Libano meridionale, il 15 settembre 2023. Foto d’archivio Sally Abou AlJoud/L’Orient Today

Nonostante la guerra che da ottobre continua a imperversare nel sud del Libano tra Israele e Hezbollah, quest’anno la stagione della nidificazione delle tartarughe marine è continuata senza interruzioni, grazie a volontari e scienziati che garantiscono la sicurezza di queste piccole creature.

La costa meridionale del Libano, che ospita la Riserva Naturale di Tiro e la spiaggia di Mansouri, è un luogo di nidificazione vitale per le tartarughe marine. Da metà maggio 2024, ambientalisti come Fadia Joumaa e il suo piccolo team di quattro persone fanno la guardia, monitorano la deposizione delle uova e proteggono i neonati a rischio.

Il numero di nidi di tartarughe marine è aumentato in questa stagione, secondo Ali Badreddine, direttore della Riserva Naturale di Tiro e biologo marino. Paradossalmente, il conflitto ha creato opportunità inaspettate per le tartarughe. La riduzione del numero di visitatori delle spiagge ha ridotto l’interferenza umana, il che ha permesso di proteggere più nidi, spiega Fadia Joumaa.

Persone venute per assistere al rilascio delle tartarughe marine sulla spiaggia di Mansouri, nel sud del Libano, il 15 settembre 2023. Foto d’archivio Sally Abou AlJoud/L’Orient Today

Sulla spiaggia isolata di Mansouri a Tiro, a meno di 20 chilometri dal confine libanese-israeliano, la squadra della giovane donna è riuscita a proteggere 51 nidi. “La stagione, rispetto all’anno scorso e agli anni precedenti, è una delle migliori”, afferma, aggiungendo che quest’anno più di 2.000 piccoli di tartaruga hanno raggiunto il mare dalla riserva di Mansouri.

 Uova deposte nel mezzo della guerra

In media, il Mansouri Beach Turtle Protection Project ha salvato più di 30 nidi di tartarughe marine ogni estate, con picchi occasionali di 40 nidi. Ogni nido contiene tra 45 e 110 uova. Anche l’estate del 2006, durante la guerra israelo-libanese,  fu una stagione eccezionale. Il calo del numero di bagnanti e dell’attività umana su questa costa consentì all’epoca di monitorare circa 80 nidi di tartarughe marine.

Un gruppo di bambini ascolta l’ambientalista Fadia Joumaa parlare delle tartarughe marine, prima del loro rilascio sulla spiaggia di Mansouri nel 2024. Foto per gentile concessione di Fadia Joumaa

Quest’estate, nel pieno del conflitto, all’alba si è verificata una scena straordinaria: mentre in lontananza rimbombavano i bombardamenti, le tartarughe marine sono emerse per deporre le uova sulla spiaggia di Mansouri. Il conflitto nel sud ha costretto alla fuga molti residenti dei villaggi vicini, ma Fadia Joumaa ha deciso di restare. “All’inizio della stagione avevamo paura di non poter raggiungere la spiaggia”, spiega a L’Orient Today. “I bombardamenti a volte sono casuali. Alcuni sono avvenuti a pochi chilometri dalla riserva”, ricorda. “La guerra non ha colpito direttamente le tartarughe, ma piuttosto il nostro lavoro di squadra, perché non sempre riuscivamo ad arrivare presto alla spiaggia o a restare a lungo la notte”, sottolinea Fadia Joumaa

Salvataggio dei nidi di tartarughe

Dopo una pausa di due anni, il progetto Mansouri è stato riavviato l’estate scorsa, ma il team è riuscito a salvare solo sette nidi di tartarughe: sei nidi di tartarughe caretta e un nido di tartaruga verde. Queste sono le due principali specie di tartarughe marine presenti sulle coste libanesi. La tartaruga marina verde è considerata una specie a rischio di estinzione, mentre la tartaruga marina caretta è considerata una specie vulnerabile dall’Unione internazionale per la conservazione della natura.

 L’ambientalista Fadia Joumaa e il suo team di quattro persone sulla spiaggia di Mansouri nel sud del Libano, 2024. Foto per gentile concessione di Fadia Joumaa

Per proteggere le uova dai predatori (come volpi, cani e uccelli) e dagli atti malevoli dei bagnanti, sopra ogni nido vengono posizionate gabbie di ferro fissate con sabbia. Alcune uova vengono rimosse dai loro nidi sabbiosi e trasferite con cura in nidi artificiali costruiti dentro ai dei  secchi. Il team si assicura che le uova siano annidate nella stessa sabbia in cui sono state deposte, per mantenere la temperatura necessaria alla loro sopravvivenza. Il processo di schiusa può durare dai 45 ai 60 giorni. Dopo la schiusa, le tartarughe vengono rilasciate sulla riva, guidate dai volontari fino a raggiungere l’acqua.

Campagne di sensibilizzazione colpite dalla guerra

Fadia Joumaa, coinvolta in questo progetto dal 2016, ha frequentato corsi di formazione speciali presso il Sea Turtle Rescue Center in Italia per acquisire le competenze necessarie per il progetto Mansouri Beach.

La guerra ha influenzato gli sforzi di sensibilizzazione della sua squadra. Negli anni precedenti, queste campagne avevano attirato visitatori da tutto il Libano. “Quest’estate molte persone non sono venute a causa del conflitto”, spiega. “Le campagne di liberazione costituiscono un aspetto importante del progetto, perché permettono al pubblico di scoprire queste creature in via di estinzione”, sottolinea l’ecologista. “Per ottenere fondi beneficiamo solo dell’aiuto del comune di Tiro”, spiega Fadia Joumaa, che finanzia personalmente una parte del progetto. Il suo lavoro continua quello di Mona Khalil, che ha lavorato per 21 anni per proteggere le tartarughe marine prima di andare in pensione tre anni fa.

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” – Invictapalestina.org