Il nuovo documentario di Al Jazeera raccoglie filmati di Crimini di Guerra commessi e pubblicati in Rete dai soldati israeliani a Gaza.
Fonte: English version
The Cradle – 4 ottobre 2024
Immagine di copertina: Vittime palestinesi della campagna militare israeliana a Gaza (Credito fotografico: Euro Med Human Rights)
Al Jazeera ha pubblicato un nuovo documentario, disponibile su YouTube, che descrive in dettaglio i Crimini di Guerra israeliani e le violazioni dei diritti umani a Gaza, basato su video filmati e pubblicati sui social media dagli stessi soldati.
“Viviamo in un’era di tecnologia e questo è stato descritto come il primo Genocidio trasmesso in diretta web della storia”, ha detto la scrittrice palestinese Susan Abulhawa all’unità investigativa di Al Jazeera.
Dall’inizio della Campagna di Sterminio israeliana a Gaza lo scorso ottobre, i soldati israeliani hanno pubblicato migliaia di video e foto su Instagram, Facebook, TikTok e YouTube.
Rodney Dixon, un esperto di Diritto Internazionale presente nel film, afferma che i video sono “un prezioso materiale di prova che si incontra molto raramente, qualcosa che penso i procuratori apprezzeranno”.
Il film include anche informazioni raccolte dai giornalisti di Al Jazeera che lavorano sul campo a Gaza, nonché riprese di droni militari israeliani. Non è chiaro come Al Jazeera abbia ottenuto le riprese dei droni.
I video mostrano prove dell’omicidio di civili disarmati da parte dell’esercito israeliano, della distruzione gratuita, della Tortura di detenuti e dell’uso di Scudi Umani a Gaza.
Molti video mostrano soldati israeliani che usano esplosivi per demolire edifici residenziali e case.
“Il fatto che siano stati in grado di riempire questi edifici di esplosivi dimostra molto chiaramente che non c’è alcuna minaccia presente da parte di quegli edifici”, ha detto ad Al Jazeera Charlie Herbert, un Generale in pensione dell’esercito britannico e ricercatore del progetto.
In un video, un soldato franco-israeliano filma un detenuto che viene tirato fuori dal retro di un camion e dice: “Guarda, ti faccio vedere la sua schiena. Riderai di questo. È stato torturato”.
“Hanno preso mio figlio, il più grande, che si era appena sposato”, ha spiegato ad Al Jazeera un palestinese, Abu Amer. “È stato torturato. Sentivo le sue urla mentre lo soffocavano e lo picchiavano nella stanza adiacente. Non potevamo fare nulla con i fucili puntati alla testa. Non potevamo muoverci”.
Un palestinese di Gaza, Fadi Bakr, ha raccontato ad Al Jazeera di essere stato costretto a sdraiarsi su un cadavere in decomposizione da un soldato che aveva minacciato di giustiziarlo.
Bakr fu poi inviato al famigerato centro di detenzione di Sde Teiman nel Sud di Israele, dove ha visto le guardie usare un cane per violentare un giovane detenuto.
Le riprese raccolte da Al Jazeera Arabic hanno mostrato soldati israeliani che costringevano un detenuto a ispezionare edifici vuoti mentre venivano monitorati da un drone.
Altre riprese mostrano detenuti insanguinati dotati di telecamere in modo che potessero entrare in edifici potenzialmente pieni di trappole esplosive prima dei soldati israeliani.
L’indagine di Al Jazeera ha mostrato anche un video messo in Rete da un soldato chiamato Shalom Gilbert, membro del 202° Battaglione Paracadutisti. Il video mostra tre uomini disarmati uccisi da cecchini.
Dal 7 ottobre, la campagna militare di Israele per distruggere Gaza e ripulire etnicamente i suoi 2,3 milioni di abitanti ha ucciso oltre 41.700 persone, la maggior parte donne e bambini, secondo il Ministero della Sanità di Gaza.
A luglio, i ricercatori hanno pubblicato un articolo che discuteva del possibile bilancio delle vittime a Gaza, in cui stimavano che il numero reale delle vittime attribuibili all’attuale conflitto a Gaza potrebbe ammontare a 186.000 morti.
Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org