Gli scrittori e i poeti della Palestina nelle Edizioni Q: Samih Al-Qasim

a cura di Simonetta Lambertini

RICOMPENSA

La mia ricompensa ai venti tenaci –
quando la mattina scuotono il legno
inumidendone la vena –
è la raccolta dei grappoli d’uva!
Dite ai venti di avvicinarsi in fretta,
di portare con sé la pioggia,
di preparare le aie
e di preservare la fertilità nei suoi semi.

La mia ricompensa ai venti tenaci:
un nuovo soffio
per un mondo nuovo!

traduzione: Antonietta Giampaglia

da Versi in Galilea di Samih Al-Qasim
Edizioni Q

http://www.edizioniq.it/versiingalilea.html

Dipinto: Ritorno al paradiso, Laila Shawa

COMUNICATO STAMPA: Omaggio a Edward Said

Cultura è Libertà sarà a Matera, capitale europea della cultura 2019 con “Orientalismi Sonori. Omaggio a Edward Said”, interpretato da Jussur Project, con le foto di Fatima Abbadi.

Giovedì 27 giugno, ore 21.00. Terrazza di Palazzo Lanfranchi

Uno spettacolo di suoni, immagini, letture, danza. Jussur, nome del gruppo protagonista dello spettacolo, in arabo vuol dire “ponti” a richiamare infatti il legame tra oriente e occidente tramite un viaggio visivo e sonoro attraverso quattro continenti, Africa, America, Asia ed Europa. Le fotografie di Fatima Abbadi, saranno lo sfondo delle musiche di Helmi M’hdhabi, ideatore del progetto, eseguite da strumenti musicali di oriente e occidente. L’affascinante suono ancestrale dell’oud sulle figure aeree dei fiati e del suono magico del Kamanché (violino iraniano) insieme alla pulsione ritmica delle percussioni, accompagnano l’elegante movimento corporeo della danzatrice Dalal Suleiman e la profondità della sua voce nella lettura di testi di grandi autori arabi.

Helmi M’hadhbi, tunisino, suonatore di oud, compositore e insegnante presso il conservatorio di Parigi 14. Vive tra Trento e Parigi. Helmi dedica la sua musica a tutti i bambini in stato di sofferenza e in particolare, ai bambini palestinesi esempio di resistenza e di speranza.
Angel Ballester, cubano, vive a Trento. Musicista e compositore jazz (sax, clarinetto e flauto) è anche insegnante di musica.
Pouya Khoshravesh, iraniano, amante del Kamanché, ha portato le sonorità del violino iraniano attraverso l’Iran, l’Indonesia e l’Europa. Vive a Parigi.
Nicolas Derolin, percussionista francese, ha fatto parte di differenti formazioni di stili molto diversi, dalla musica tradizionale alla fusion, collaborando con artisti di tutto il mondo.
Dalal Suleiman, italiana, di padre palestinese e madre napoletana, vive a Roma. Attrice di cinema e teatro, danzatrice.

Fatima Abbadi, italo-giordana Palestinese, vive a Padova. Fotografa free lance, dal 2007 fa parte del gruppo Mignon. Scatta le sue fotografie con il metodo tradizionale analogico ed utilizza pellicola bianco e nero.

Al termine della serata saranno raccolti, a offerta libera, fondi a favore del progetto Gaza. Musica per bambini/e contro la distruzione per sostenere il lavoro del Conservatorio di Musica Edward Said di Gaza e finanziare borse di studioper giovani musicisti.

https://www.materaevents.it/events/view/musica/3357

 

ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO

Sede legale: via Liberiana 17, 00185 Roma

contatti: 3356513615; associazioneculturaeliberta@gmail.com

https://palestinaculturaliberta.wordpress.com

Gli scrittori e i poeti della Palestina nelle Edizioni Q: Ahmad Rafiq Awad

a cura di Simonetta Lambertini

IL PAESE DEL MARE

[…] Mia madre non rinunciava mai alle sue invenzioni. Ma le sue invenzioni più importanti erano i sogni. Mia madre non parlava di cose accadute realmente perché i suoi racconti erano i suoi sogni. Non le sembrava di compiere niente di importante nella sua vita quotidiana, né quando raccoglieva le olive, il tabacco o le cucurbitacee, né quando inventava un piatto nuovo. Queste erano cose normali, le fanno tutte le donne. La cosa importante erano i sogni, la sua vita prolifica era lei con la sua immaginazione.

Prendeva le decisioni in base ai suoi sogni, scelse i nostri nomi in base a ciò che aveva sognato, stava tranquilla o aveva paura in relazione ai sogni, ci impartiva anche gli ordini secondo i sogni. Quando le vicine e le amiche si radunavano attorno ad essa, raccontava loro i suoi sogni, riferendo di luoghi nuovi, di genti svariate e di una lingua diversa dalla nostra.

Qadrun era completamente diversa: i suoi ingressi, le sue uscite, i monti, le terre e le valli. I vicini si erano trasformati in altre persone. Le amiche vedevano se stesse nel sogno con un aspetto meraviglioso, immaginavano di rinascere e vivere un’altra vita nei sogni di mia madre, scoprendo che la nostra vita avvilente talvolta può essere diversa se lo vogliamo. Forse le amiche di mia madre hanno conosciuto il segreto dell’abbondanza!…

da Il paese del mare, Ahmad Rafiq Awad
Edizioni Q

http://www.edizioniq.it/ilpaesedelmare.html

Dipinto di Nareman art