I ministri israeliani sottoscrivono una dichiarazione per sistemare “2 milioni di ebrei” in Cisgiordania, mentre il governo approva migliaia di unità in più nel cuore delle comunità palestinesi

 

Yumna Patel il 24 febbraio 2019

Israele, secondo quanto riportato dai media israeliani, ha approvato circa 4.000 nuove unità di insediamento come parte di un massiccio progetto di insediamento che attraversa Gerusalemme Est occupata e Gerusalemme Ovest .

Il comitato di pianificazione e costruzione di Gerusalemme ha approvato il progetto all’inizio di questa settimana, aprendo la strada a 4.416 nuove unità abitative nella città.

Secondo resoconti locali, le unità saranno costruite nei quartieri di Gerusalemme Est di Shuafat e Beit Hanina, 464 nell’insediamento di Gilo che è costruito sulle terre della città di Beit Jala a Betlemme e 480 unità nei quartieri di Gerusalemme Ovest di Kiryat Yuval e Kiryat Menachem.

“Questa è una buona notizia per me e le giovani coppie nella città di Gerusalemme”, ha detto il sindaco di Gerusalemme Moshe Lion.

“Aumenteremo le unità abitative e riporteremo i giovani a casa loro. Questo è l’inizio, e presto il cielo di Gerusalemme sarà pieno di gru.”

Il progetto di insediamento vedrà anche l’espansione della zona industriale   di Atarot, nella West Bank occupata situata nel distretto centrale di Ramallah.

La notizia arriva solo due settimane dopo che decine di ministri israeliani e alti parlamentari del Likud di Netanyahu e di altri partiti di destra hanno firmato una petizione per promuovere un piano di insediamento che stabilisca 2 milioni di ebrei nella Cisgiordania occupata.

Secondo  Jewish News Syndicate (JNS), tra coloro che hanno firmato la dichiarazione c’erano i ministri israeliani per la giustizia, l’istruzione, i trasporti, il turismo, la protezione ambientale e gli affari di Gerusalemme, la sicurezza pubblica, la cultura, le comunicazioni, l’immigrazione e l’uguaglianza sociale.

La dichiarazione del movimento recita: “Con la presente mi impegno a essere fedele alla terra di Israele,  a non cedere un centimetro della nostra eredità dei nostri antenati. Con la presente mi impegno ad agire per realizzare il piano di insediamento per lo stanziamento di 2 milioni di ebrei in Giudea e Samaria … in questo modo  per incoraggiare e guidare la redenzione di tutte le terre in tutta la Giudea e la Samaria. Mi impegno ad agire per cancellare la dichiarazione di due stati per due popoli e sostituirla con la dichiarazione statuaria: “La terra di Israele: un paese per un popolo”.

JNS ha citato il cosiddetto movimento Nahala in una dichiarazione, dicendo che la firma della petizione in vista delle elezioni “costituisce un test di lealtà ideologico ed etico per i vari contendenti”.

Si stima che 622.000 coloni israeliani vivono nella Cisgiordania occupata e Gerusalemme Est in insediamenti considerati illegali dal diritto internazionale.
Molti degli insediamenti sono costruiti su terre palestinesi di proprietà privata, con indagini che hanno scoperto che quasi tutte le operazioni di terra della West Bank per gli insediamenti sono state consolidate.

I coloni israeliani si spostano spesso nel territorio occupato per motivi politici e religiosi,  molti si considerano come abitanti di una terra che  giustamente è la loro – e rivendicano  la  richiesta di quella terra attraverso atti di violenza contro i palestinesi e le loro proprietà.

 

Trad. Invictapalestina.org

Fonte:https://mondoweiss.net/2019/02/ministers-palestinian-communities/