Un giallo. La storia di un omicidio. Secondo Ahmed Barak, procuratore generale della Palestina, l’opera non è un giallo, ma un libro che parla di sesso e di gay, violando così la pubblica moralità. In realtà, Delitto a Ramallah è un libro che tratta anche d’altro: perché è vero che non è solo un giallo, ma è una storia molto politica, metafora della crisi della società palestinese. E soprattutto, della sua leadership. Ma Murad Sudani, a capo del sindacato degli scrittori, è stato esplicito: in un Paese occupato, ha detto, il ruolo di uno scrittore non è dividere, ma generare speranza. Guidare la resistenza.
di Federica Pistono*
6 Novembre 2020