L’incursione brutale del Servizio Carcerario Israeliano per “localizzare i telefoni cellulari non autorizzati” dei Palestinesi.

Circa 140 prigionieri palestinesi sono rimasti feriti nell’assalto di lunedì alla prigione di Ofer, in Cisgiordania, un’operazione di propaganda per il Ministro della Sicurezza Pubblica israeliano prima delle elezioni di aprile

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Shimon Peres non è un uomo di pace

Amira Hass, giornalista israeliana su Internazionale 19.9.2016 
 

Shimon Peres, 93 anni, ha avuto un ictus. Se fosse una persona qualunque, ci limiteremmo a dire che tutti meritano di invecchiare in modo dignitoso. Ma Peres non è una persona qualunque, come dimostra la preoccupazione del mondo per le sue condizioni di salute. Immagino che sia così anche in Italia, dove probabilmente viene presentato come un uomo che ha lavorato per la pace. 
E dato che Peres è una figura pubblica, non è inopportuno parlare del suo contributo al disastro in cui ci troviamo. Negli anni settanta ha sostenuto il movimento dei coloni. Negli anni novanta, come ministro degli esteri, è stato artefice degli accordi di Oslo, che hanno consolidato la realtà delle enclave palestinesi. Gli insediamenti e le enclave sono due facce della stessa medaglia, a dimostrazione di quanto sia stata coerente la sua visione delle cose. 
Negli anni settanta si parlava di “compromesso funzionale”: Peres e Moshe Dayan immaginavano una Cisgiordania in cui la Giordania avesse autorità sulla popolazione araba e Israele sui coloni. Negli anni novanta Peres ha modificato leggermente la sua posizione e ha proposto che solo la Striscia di Gaza diventasse “stato palestinese”, mentre gli abitanti della Cisgiordania avrebbero avuto una limitata autonomia. 
Solo quando la realtà delle enclave è diventata un fatto compiuto, Peres si è detto sostenitore di uno stato palestinese in Cisgiordania. Ma se restano le colonie non ci sarà mai la pace. Avremo solo una variante dell’apartheid.

Fonte: http://www.internazionale.it/tag/autori/amira-hass

Dopo il discorso di Mahmoud Abbas sui pozzi avvelenati, il diluvio per i palestinesi

29 giugno 2016 – Amira Hass – Haaretz

Mahmoud Abbas ha ancora una volta provocato imbarazzo. Nel suo discorso al Parlamento europeo ha ripetuto le sciocchezze di un “articolo ” che era apparso nei media palestinesi un paio di giorni prima: rabbini avevano ordinato l’avvelenamento dei pozzi palestinesi e dell’acqua potabile nella West Bank. Leggi tutto “Dopo il discorso di Mahmoud Abbas sui pozzi avvelenati, il diluvio per i palestinesi”