I palestinesi vedono le azioni, o l’ inazione, del loro presidente nel migliore dei casi come un sonoro fallimento e disfattismo, e nel peggiore come consapevole collaborazionismo con Israele.
Anche quando non sono d’accordo con chi lancia pietre, i palestinesi di Gerusalemme est dicono che la loro esistenza è costantemente minacciata.
di Amira Hass Haaretz 26 settembre 2015
Rami ha ottenuto la cittadinanza israeliana due anni fa. E’ uno studente nel mezzo dei suoi vent’anni, nato e abitante a Gerusalemme est. Avverso al lancio delle pietre, ha intrapreso una cosciente e autonoma scelta di “israelizzazione” fin dalla scuola superiore.
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