Pestato a morte dalla polizia in una prigione palestinese

Cisgiordania. Ahmad Halawa, presunto capo di una “gang criminale” ma anche leader di un gruppo armato dell’Intifada, è morto sotto interrogatorio in una prigione di Nablus. Proteste in città. Rischia di pagare per l’accaduto il partito Fatah, spina dorsale dell’Anp di Abu Mazen

 

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L’autorità nazionale palestinese (Anp) alza la voce contro la detenzione di Bilal Kayed, un militante del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) da 70 giorni in sciopero della fame nelle carceri israeliane per protesta contro la propria detenzione “amministrativa”, senza accusa e processo, scattata nel giorno in cui doveva tornare a casa dopo aver scontato 14 anni di prigione. «Israele sta violando ogni etica medica trattando un essere umano come un animale – ha protestato il premier dell’Anp Rami Hamdallah – Le autorità israeliane sono responsabili della salute di Bilal Kayed e lo devono liberare subito». Mentre Hamdallah condannava Israele, da Nablus giungeva la notizia che il presunto capo della “gang di criminali” che la scorsa settimana ha ucciso due poliziotti palestinesi, era morto in carcere dopo essere stato pestato per ore dalle forze di sicurezza dell’Anp.

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Facciamo una cosa…

 

La situazione in MO ha creato spaccature molto forti anche nel movimento di solidarietà verso la Palestina, se c’è uniformità di vedute sull’imperialismo USA, il ruolo di Israele in MO e sulla deriva autoritaria turca, la stessa non si riscontra analizzando gli interventi di Putin e soprattutto la situazione che sta devastando la Siria. Punti di vista diversi si scontrano sul WEB e posizioni legittimamente diverse penalizzano alla fine la creazione di iniziative collettive di massa necessarie per denunciare l’avanzamento del sionismo in Palestina con uccisioni mirate, espulsione dei palestinesi dalle loro case, incarcerazione e tortura dei militanti nel tentativo, troppo spesso poco contrastato a livello internazionale, di cancellare un popolo dalle proprie terre.

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 “Antiterrorismo” in israele SIGNIFICA abuso e tortura di BAMBINI

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di Charlotte Silver, 11 agosto 2016

Questo breve video illustra la paura instillata dalle forze di occupazione israeliane nei giovani palestinesi, per lo più ragazzi, arrestati, spesso durante incursioni notturne.

Prodotto da Difesa for Children International – Palestine (DCIP), è  la storia di un ragazzo, Osama, prelevato durante la notte dalla sua casa  in Cisgiordania durante un raid alle 3 del mattino.

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PATI, chi è?

 

Ho conosciuto Pati nel 2010 in occasione della fondazione di Invictapalestina in Calabria, era venuto da Lecce per moderare un dibattito con Wasim Dahmash e Marco Ramazzotti della rete ECO. Come si usa in meridione e per non essere di peso, aveva portato uno zaino con le specialità del suo paese, svuotato subito sul tavolo della convivialità  che gli amici palestinesi venuti da Riace stavano preparando. C’erano con noi i Fiati Sprecati, gruppo di ottoni arrivati da Firenze.

A Pentone, piccolo paese della Presila, per la prima volta si sono visti i  narghilè, in piazza si sono lette poesie in calabrese e per la prima volta in arabo ascoltate direttamente dalla voce di Wasim.

L’atmosfera è magica, la musica è multietnica come le danze, è così che la tarantella si contamina con la dabka palestinese, i giovani fiorentini con i giovani calabresi, gli emigranti con gli amici e i parenti che li hanno aspettati una vita. Nel breve video c’è Pati che canta la protesta e Rita, in breve vacanza da Lille, che introduce le note nostalgiche dei locali francesi ricordati da Jean-Claude Izzo nei suoi meravigliosi romanzi.

(Rita non è più con noi, una grave malattia ce l’ha portata via)

Il video dura 2 minuti, in due minuti si svela la potenzialità sopita di un popolo che fa fatica a emergere con forza, un retaggio storico che fa della Calabria terra di attesa continua  col nuovo che stenta ad emergere, spesso ostaggio della diffidenza.

 

E’ a Pati che dedico questo frammento di video del 2010, alla sua forza, alla sua volontà perché anche Pati è un Invictus, una persona mai domata dal sistema!

Rosario Citriniti – Invictapalestina

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=8AI9fCJAEgA]

Segue il suo breve diario del 14° giorno di sciopero della FAME.

MERCOLEDI’, 17 AGOSTO 2016.

14 ° GIORNO di SCIOPERO della FAME

Cari amici ed amiche, compagni e compagne,
Ieri, potrei non dirvelo ma… ho avuto un attimo di “sbandamento”. Ho “pizzicato” qualcosa. Era con me un amico e compagno carissimo, un fratello giunto dalla bellissima ed ospitale TERRA di SARDEGNA, Antonello PABIS, referente della RETE KURDISTAN – SARDEGNA per portare, oggi, al Festival Antifascista di Martano e domani, al MASSARONE di MONTESARDO il suo saluto nonché pensiero sulla situazione attuale del KURDISTAN. Ho voluto rendergli omaggio, dimostrargli la mia gratitudine e perciò ho condiviso con lui qualcosa ma, scusami ANTONELLO se non posso più esserTI di COMPAGNIA.
Mi capirai…e pertanto CONTINUO e adesso NESSUNO più mi chieda fino a quando.

HO avuto finora tantissimi attestati di SOLIDARIETA’. GRAZIE a TUTTI/E.

Ma…cercate di CAPIRMI.
La mia LOTTA non è per vedermi esprimere SOLIDARIETA’ ma di conseguire dei risultati:
– riflettendo e mettendo in discussione la politica disumana che si continua a perpetrare, nel nostro Paese,
con i CIE;
– inviando comunicati di SOLIDARIETA’ per la LIBERAZIONE del Presidente del PKK (Partito dei Lavoratori
kurdi) OCALAN e di TUTTI GLI altri PRIGIONIERI politici KURDI e TURCHI; conferendo la cittadinanza
onoraria ad OCALAN; organizzando gemellaggi con scuole e enti amministrati dai Kurdi.
– inviando comunicati di SOLIDARIETA’ per la LIBERAZIONE di Bilal KAYED e degli altri prigionieri politici
palestinesi nonché per l’abrogazione della leggi criminali sioniste d’Israele che permettono la
“DETENZIONE amministrativa” di ben 700 prigionieri politici e di centinaia di minori nelle carceri israeliane.

Non è molto, mi obietterà qualcuno.
Certo.
Ma ognuno faccia quello che si SENTE e PUO’ senza tirarsi indietro, RICORDANDOCI che i vari OCALAN e KAYED sono, di fatto, rappresentanti di interi popoli: il primo di quello kurdo il secondo di quello palestinese e corrispondono a quelli che ieri erano i vari MUJICA, MANDELA, DIMITROV, LUSSU, GRAMSCI, PERTINI.

E PROGETTIAMO INSIEME una MANIFESTAZIONE di SOLIDARIETA’ sotto il CIE di RESTINO. Nei miei post precedenti avevo chiesto dove SONO i DEMOCRATICI e LE DEMOCRATICHE LECCESI.

Qualcuno, “mettendoci la faccia”, incomincia a rispondere ed a riprendere in prima fila il posto che le compete e sono contentissimo.  Con più forza chiedo, pure, dove sono quelli di “SINISTRA” !!!

Possibile che sotto il CIE di RESTINCO, da molti anni a questa parte, gli unici che portano ed esprimono SOLIDARIETA ai migranti siano i compagni e compagne leccesi di “Villa MATTA occupata” ed anarchici/che ?

Concludo, invitando tutti i miei ex studenti/esse, amici ed amiche, compagni e compagne del Capo di Leuca, che mi conoscono a PARTECIPARE all’incontro/dibattito che si terrà domani sera, giovedì 18 agosto alle ore 20, in località “MASSARONE”, a MONTESARDO.

L’ incontro vedrà la partecipazione della console venezuelana a Napoli, Amarilis GUTIERREZ, di Antonello PABIS (Referente della Rete Kurdistan – Sardegna), di Rocco GARRAPA, cantautore politico e del nostro Salento.
Nel corso della serata avrò modo di RINGRAZIARVI TUTTI/E nonchè di organizzare insieme le prossime GIORNATE di LOTTA per la Difesa dei DIRITTI UMANI CALPESTATI.

Con affetto e stima
Pati Luceri
Non è che l’inizio …
La LOTTA CONTINUA