Giovedì 23 giugno il deputato-sindaco Claude Goasguen (dei Repubblicani) ha interpellato il ministro della Giustizia, Jean Jacques Urvoas, sul boicottaggio dei prodotti farmaceutici israeliani.
“L’inglese se n’è gghiuto e soli n’ha lasciati”
Bifo Scepsi dalla sua pagina FB – 24 Giugno 2016 – agg. 0re 21.40 del 24 giugno
Non credevo nella Brexit, pensavo che solo un popolo di ubriachi poteva decidere una simile autolesionistica catastrofe. Dimenticavo che gli inglesi sono per l’appunto un popolo di ubriachi. Scherzo, naturalmente, dato che non credo nell’esistenza dei popoli. Ma credo nella lotta di classe, e la decisione degli operai inglesi di affondare definitivamente l’Unione europea è un atto di disperazione che consegue alla violenza dell’attacco finazista che da anni impoverisce i lavoratori di tutto il continente e anche di quell’isola del cazzo.
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SGUARDI RESISTENTI
Domani il primo appuntamento della rassegna sociale “Sguardi Resistenti” programmata dal Centro di Documentazione InvictaPalestina e dal Collettivo Autogestito Casarossa40.
Uno sguardo internazionale sui popoli che resistono per superare l’indifferenza, la cattiva informazione ed il razzismo che oggi aleggia come uno spettro sull’Europa ed il mondo occidentale. Leggi tutto “SGUARDI RESISTENTI”
Drusi, quegli arabi super sionisti
Un legame fortissimo, un vero e proprio patto di sangue, lega la comunità dei drusi al destino e al futuro di Israele. I drusi sono fin dal 1957 considerati in Israele come una comunità etnica distinta; di lingua araba, con costumi sociali che differiscono notevolmente da quelli musulmani o cristiani, e fede originariamente sviluppata a partire dall’Islam,sono però spesso non considerati da questi musulmani, e quindi, infedeli. Minoranza etnica e religiosa in ogni paese in cui vivono, si trovano principalmente in Siria, Libano e Israele, con piccole comunità in Giordania e Sud Asia, hanno spesso sperimentato la persecuzione, e sono noti per formare comunità molto unite e coese, ma allo stesso tempo integrate pienamente nella civiltà circostante.
Una giornata di azione per la liberazione di Bilal Kayed
91 organizzazioni palestinesi ed internazionali indicono congiuntamente una giornata di azione per la liberazione del prigioniero palestinese Bilal Kayed e la fine della detenzione amministrativa. Queste organizzazioni stanno sollecitando azioni in tutto il mondo per Venerdì 24 e Sabato 25 giugno – o prima – per chiedere la libertà per Kayed, che è in stato di detenzione amministrativa, detenzione senza accusa né processo, dopo aver scontato una pena di oltre 14 anni nelle prigioni israeliane.
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