Analisi: riflessioni sulla strategia palestinese

 

2 febbraio 2016 – Di Amal Ahmad – Maan News e Al-Shabaka

abbas
Un membro del movimento Fatah vicino ad un mural del leader palestinese Mahmoud Abbas nel campo di rifugiati palestinesi Ain al-Hilweh, alla periferia di Sidone (Libano). (AFP/File)

 Quest’analisi è stata originariamente pubblicata da Al-Shabaka, una organizzazione indipendente e no profit il cui scopo è educare e promuovere il dibattito pubblico sui diritti umani e l’autodeterminazione dei palestinesi nel contesto delle leggi internazionali.

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Il mito che gli ebrei sono sempre vittime di persecuzioni, che siano o no occupanti.

Le persone non devono essere giudicate [soprattutto] nel momento del dolore, ma i familiari delle vittime che chiedono l’espulsione dei parenti dei terroristi denotano la stessa cecità della maggior parte degli ebrei israeliani.

camere a gas
Una donna palestinese con i bambini passa davanti allo slogan “GAS agli arabi! JDL ” scritto su una parete esterna della Scuola per i bambini palestinesi vicino a Shuhada Street, Hebron, 22 ottobre, 2012.

di Amira Hass | Haaretz Feb. 3, 2016

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Il Racconto della Suora

I Fatti sono avvenuti a Natale ma due suore, dopo vari tentativi di mettersi in contatto tramite mail sono riuscite solo in questi giorni a farci arrivare i loro racconti. La strategia israeliana è  nota ed è stata denunciati in diversi articoli. Questo racconto è ancora più atroce, se è possibile creare una scala di atrocità, perché lo stato sionista oltre ad uccidere i giovani punta a distruggere intere famiglie con sfratti, distruzione dei loro villaggi, deportazione forzata e come in questo caso anche creando false prove di attacchi con coltelli!

coltelli
Foto di due delle tante esecuzioni extragiudiziarie corredate di coltelli.

“Questo è quello che è successo ad una famiglia cristiana di Beit Jala, conosciuta dalle sorelle, ed è attendibile.

Questo è avvenuto a Ramallah per Natale mentre una famiglia torna a casa, l’auto viene fermata a un posto di blocco volante: controlli, apertura cofano posteriore ecc… poi Il soldato fa cenno di proseguire. Il padre della famiglia continua a guidare per la sua strada per poche centinaia di metri. Improvvisamente si sente a disagio e si arresta automaticamente per controllare la macchina. Aprendo il bagagliaio trova un coltello fatto scivolare dal soldato nel suo cofano. Rapidamente, lo getta nei campi e riprende la sua strada.

A un secondo posto di blocco i soldati si gettano sulla macchina perquisendola da cima a fondo, fanno scendere dall’auto genitori e figli, ma senza trovare nulla e… per una buona ragione!

Sono costretti a far proseguire la famiglia.
Cosa sarebbe successo se questo padre non avesse avuto l’intuizione di quello che era successo?

Un’altra religiosa ha riferito di aver visto con i propri occhi sconvolti, di aver assistito dal vivo all’esecuzione di un giovane palestinese da parte dei soldati israeliani, e ha visto un soldato mettere un coltello in prossimità del corpo del ragazzo per poterlo utilizzare successivamente come prova.

Quest’ultimo Fatto avvenuto vicino a una Porta della Città Vecchia della capitale è significativo!!

Qualcuno crederà a questi Fatti, ne racconterà di simili?

Ciao, ora pro nobis, la XXXXXXXXXX YYYYYYYYYYYYY”

 

trad. Invictapalestina

Le informazioni mancanti sulla rivolta Palestinese

Ben White, Friday, 05 February 2016 11:23

woman
A woman uses the kuffiyeh as a mask to protect her identity during intifada clashes in the occupied West Bank

Mercoledì scorso,  giovani palestinesi di un villaggio nel nord della Cisgiordania hanno attaccato degli agenti della polizia di frontiera israeliana fuori dalla Porta di Damasco, nella parte occupata di Gerusalemme Est, uccidendone uno e ferendone un altro. I tre assalitori sono stati uccisi sul posto.

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