di Maureen Clare Murphy (*)
Rights and Accountability
01 dicembre 2015
Mentre i leader militari israeliani dicono che non è possibile prevedere una fine per l’attuale ondata di violenza, il primo ministro Benjamin Netanyahu soffia sul fuoco con l’esercito che procede alla distruzione delle case appartenenti a famiglie di palestinesi uccisi durante presunti attacchi contro gli israeliani.
I palestinesi hanno indetto un “giorno di rabbia” dopo che le forze israeliane domenica hanno colpito a morte Ayman Samih al-Abbasi, 17 anni, nel quartiere Silwan di Gerusalemme Est occupata.
Israele ha affermato che il giovane è stato colpito dopo che i manifestanti hanno lanciato bombe incendiarie contro i soldati israeliani. I palestinesi dicono, invece, che la zona era tranquilla prima dell’uccisione del ragazzo, e che gli scontri sono scoppiati solo in seguito.
Più di 100 palestinesi sono stati uccisi dal 1 ° ottobre, molti dei quali con modalità che le organizzazioni per i diritti umani e osservatori internazionali hanno denuciato come esecuzioni sommarie. Leggi tutto “ISRAELE SOFFIA SUL FUOCO MENTRE CRESCE ESPONENZIALMENTE IL NUMERO DELLE VITTIME PALESTINESI”