Ahmad Jaradat racconta una Storia vera.
Lunedì mattina (9 nov.2015) le truppe israeliane hanno fatto irruzione nella scuola di un ente islamico di beneficenza nella città di Shuyoukh vicina a Hebron.
Centro di Documentazione sulla Storia, Cultura, Tradizioni della Palestina
Ahmad Jaradat racconta una Storia vera.
Lunedì mattina (9 nov.2015) le truppe israeliane hanno fatto irruzione nella scuola di un ente islamico di beneficenza nella città di Shuyoukh vicina a Hebron.
Ritratto. L’essere giovani è stato un programma elettorale, e grazie alla retorica del largo-ai-giovani si è fatto largo anche lui. Poi ha imposto politiche conformi ai diktat della finanza mondiale, chino ai voleri dei poteri forti, nell’applicazione più prevedibile di ricette già consolidate, in una postura politica già rodata in decenni di politiche italiane deleterie. L’ha fatto, però, trasformando la gioventù in una bandiera, devitalizzandola, degiovanizzandola. Ha trasformato la gioventù in propaganda.
Andrea Bajani
Interessante lavoro di Luigi Lorusso, piccolo editore che merita molta attenzione.
Lo scontro è inevitabile quando centinaia di coloni vivono in mezzo a centinaia di migliaia di palestinesi.
di Amira Hass Haaretz 9 novembre 2015
Il rompicapo che il servizio di sicurezza israeliano ha cercato di risolvere nelle scorse settimane, riguardo al motivo per cui il centro dell’escalation si è posizionato tra Gerusalemme e Hebron, non è complicato. Queste sono le due città in cui i coloni vivono nel cuore della popolazione palestinese. In entrambe, i coloni sono pesantemente protetti, il che significa che sistematicamente ci si imbatte in soldati, poliziotti, agenti di sicurezza israeliani armati, come anche lo sono gli stessi coloni. In altre città la vita può andare avanti quasi dimenticandosi delle colonie e delle postazioni militari che le circondano.
Leggi tutto “La domanda non è perché la violenza sta esplodendo a Hebron, ma perché adesso?”
Noi, Giovani palestinesi in esilio, chiediamo a tutti i palestinesi e le persone solidali con la nostra causa di difendere la nostra terra e sostenere la resistenza e la determinazione del nostro popolo in Palestina. Da settimane la moschea di Al Aqsa è vittima di assalti brutali mentre i coloni e l’esercito sionista compiono omicidi arbitrari e arresti di massa in tutta la Palestina. In risposta alla violenza sionista, dobbiamo ribadire che la resistenza è una strategia necessaria e obbligatoria per sopravvivere alla perpetrazione del progetto di pulizia etnica ai danni dei palestinesi. Leggi tutto “I giovani palestinesi lanciano un appello internazionale a sostegno dell’Intifada”