Agli estremisti non deve essere permesso di intensificare le tensioni israelo-palestinesi, avverte Ban

The West Bank barrier, along with checkpoints, roadblocks and permit system, has created a closure regime that has had a dire effect on all aspects of life for Palestine refugees. Photo: UNRWA/Isabel de la Cruz
The West Bank barrier, along with checkpoints, roadblocks and permit system, has created a closure regime that has had a dire effect on all aspects of life for Palestine refugees. Photo: UNRWA/Isabel de la Cruz

7 agosto 2015 – Il Segretario Generale Ban Ki-moon ha parlato delle recenti violenze tra israeliani e palestinesi e ha invitato i leader di entrambi le parti di non permettere agli estremisti di degenerare la situazione e “prendere il controllo dell’agenda politica.”

In una dichiarazione rilasciata dal suo portavoce, Ban Ki-moon ha condannato i numerosi razzi lanciati da Gaza verso Israele negli ultimi giorni. Egli ha anche espresso preoccupazione per le recenti violenze in Cisgiordania, Gerusalemme Est e Gaza.

La violenza include la macchina di ieri lanciata contro un gruppo di soldati vicino alla colonia di Shiloh e che ha provocato gravi lesioni a due soldati israeliani; l’attacco bomba incendiaria che ha ferito gravemente una donna israeliana lunedi a Gerusalemme Est; e gli scontri violenti all’indomani dell’attacco terroristico di Duma.

Ban Ki-moon ha inoltre affermato di aver ricevuto oggi  un report con segnalazioni “preoccupanti” di provocazioni da parte dei coloni a Hebron,.

” Il segretario generale Condanna questi atti e si aspetta che tutte le parti prendano posizione per isolare e  prevenire tali incidenti. Egli esorta i leader politici e delle comunità israeliane e palestinesi a non permettere agli estremisti di degenerare la situazione e prendere il controllo dell’agenda politica.”

trad. Invictapalestina

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=51588#.VcWXZl_tmkp

L’impotenza di chi guarda

Gaza Luglio 2014,  fotografo: Finnbarr O'Reilly
Gaza Luglio 2014, fotografo: Finnbarr O’Reilly

Geoff Dyer, scrittore britannico, autore di L’infinito istante. Saggio sulla fotografia

Cos’è che rende questa immagine diversa da migliaia di altre che mostrano gli effetti dell’assalto israeliano a Gaza? E ‘stato scattata in un ospedale dopo il bombardamento di una scuola gestita dalle Nazioni Unite, dove sono state uccise 16 persone. Altre immagini sono state più strazianti, mostrano  scene più terribili di  ferimenti e di morte fornendo una vista più completa della portata e dell’intensità della distruzione. Eppure non riuscivo di smettere di guardare questa.

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La Calabria che non ti aspetti con la Palestina nel cuore.

In un suo recente articolo del 2 agosto sul Manifesto Tonino Perna così scriveva riferendosi alla Calabria: “Un popolo che ha nostal­gia di un mitico pas­sato, a cui si aggrappa per spie­gare il pre­sente, è un popolo che ha perso ogni spe­ranza sul futuro. Ed invece, pro­prio la crisi eco­no­mica ed i dra­stici tagli alla spesa pub­blica offrono oggi delle grandi oppor­tu­nità per cam­biare modello di sot­to­svi­luppo, cor­ru­zione, e assistenzialismo”.

Da Squillace direzione Amaroni
Da Squillace direzione Amaroni

L’assessore della giunta Accorinti di Messina così concludeva: Leggi tutto “La Calabria che non ti aspetti con la Palestina nel cuore.”

Gideon Levy: “Tutti gli israeliani sono colpevoli per aver dato una famiglia palestinese alle fiamme”

Non è semplicemente possibile fare il tifo per il comandante della brigata che spara ad un adolescente palestinese, e poi essere scioccati da coloni che lanciano una bomba incendiaria in una casa abitata.

Con Gideon Levy | Agosto 2, 2015 |

idf

Gli israeliani pugnalano le persone gay e bruciano i bambini. Non c’è uno straccio di calunnia, il minimo grado di esagerazione, in questa descrizione asciutta. È vero, queste sono le azioni di pochi. È vero, anche, che il loro numero è in aumento. E ‘vero che tutti – tutti gli assassini, tutti coloro che bruciano, che trafiggono, che sradicano alberi – sono della stessa fazione politica. Ma anche il campo avversario condivide la colpa. Leggi tutto “Gideon Levy: “Tutti gli israeliani sono colpevoli per aver dato una famiglia palestinese alle fiamme””

L’informazione è un’arma

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a cura di: Redazione

Nel libro “Il minore dei mali possibili” tradotto da Nicola Perugini, lo scrittore israeliano Eyal Weizman spiega come gli apparati militari, la politica e il mondo degli operatori umanitari (ONG) concordino e, sotto l’alibi del “minore dei mali possibili”, valutino qual è il numero delle vittime necessarie e con quali modalità portare a termine un’operazione militare che  sia compatibile con l’opinione pubblica del momento, per prevenire un “male maggiore”.

Se l’algoritmo impostato sui computer non dà l’ok sperato per il massacro preventivato (codice 29), si posticipa l’operazione militare per dare spazio ad una campagna di “informazione” mediatica, con  TV e giornali al posto dei bombardieri, dei carri armati o dell’Isis, necessaria per “orientare i cittadini” e creare il necessario consenso.

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