Le forze di occupazione arrestano Ahmad Qatamish scrittore e politologo palestinese.

Uno scrittore e politologo palestinese, Ahmad Qatamish, è stato arrestato in un incursione oggi, prima dell’alba, dalle forze di occupazione israeliane. 14 maggio 2017.

14 maggio 2017 – Addameer

Copertina:   Un altro scienziato, il geografo Khalil Tufakji, è stato arrestato nel a marzo 2017 per essere interrogato. Il Centro da lui coordinato è stato devastato e tutte le apparecchiature sequestrate.

Il sig. Qatamish è stato arrestato nella sua casa di Ramallah ed è stato portato in un luogo non identificato. Addameer condanna fermamente la detenzione permanente di Qatamish, dal momento che crede che il suo arresto sia avvenuto  in relazione ai suoi scritti e al suo attivismo.

Il sig. Qatamish era stato già arrestato dalle autorità israeliane nel 1969 e detenuto per alcuni mesi. Fu poi riarrestato nel 1972, questa volta condannato a 4 anni di carcere. Dopo la sua liberazione, il sig. Qatamish ha trascorso 17 anni di latitanza dal 1976 al 1992 per evitare  nuovi arresti.

Il 2 settembre 1992,  fu però di nuovo arrestato, davanti alla figlia di 3 anni, ed è stato sottoposto a tortura e maltrattamenti durante 100 giorni di interrogatorio, un’esperienza descritta lucidamente in una sua nota dal carcere intitolata:   I Shall not Wear Your Tarboush (fez).

Fu messo in detenzione amministrativa, una forma di detenzione senza accusa o prova che si basa su informazioni segrete messe a disposizione del giudice militare e che può essere rinnovata indefinitamente.

Nei successivi cinque anni e mezzo l’ordine di detenzione del sig. Qatamish è stato rinnovato ogni sei mesi, facendolo diventare uno dei detenuti amministrativi più a lungo incarcerati.

Fu liberato finalmente il 15 aprile 1998 dopo un’ampia campagna internazionale fatta in suo nome, ma col divieto di viaggiare fuori dal territorio palestinese occupato dalle autorità israeliane.

Dopo il suo rilascio nel 1998, il sig. Qatamish ha completato gli studi in scienze politiche e dedicato la sua vita alla scrittura e alle conferenze, in particolare ha fondato il Centro di ricerca Munif Barghouti e insegnato nel 2010 in un corso universitario di Scienze Umane  presso l’Università Al-Quds.

Il sig. Qatamish fu di nuovo arrestato nel 2011 e condannato ad altri due anni e mezzo di detenzione amministrativa.

trad. Invictapalestina.org

Fonte: http://www.addameer.org/news/occupation-forces-arrest-prominent-palestinian-writer-and-political-scientist-ahmad-qatamish

I bulldozer di Shavuot, 1967

di Philip Weiss, 19 aprile 2017

Fra poche settimane il mondo commemorerà il cinquantesimo anniversario della Guerra dei Sei Giorni che mise fine alla partizione e diede inizio all’occupazione. Gli israeliani celebreranno la “liberazione” di Gerusalemme. Si riuniranno nella grande spianata del Muro Occidentale. Prima della guerra era un quartiere chiamato Mughrabi: 135 case con 700 abitanti, molti dei quali di origine marocchina e algerina.

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Un ministro israeliano chiede di giustiziare i detenuti palestinesi

Gerusalemme occupata – Agenzia, 18 aprile 2017

Il ministro israeliano delle comunicazioni e dei trasporti, Yisrael Katz, ha chiesto l’applicazione della pena di morte nei confronti dei detenuti palestinesi.

Su Twitter  il ministro del partito Likud, lunedì sera, ha detto commentando lo sciopero della fame a oltranza portato avanti dai prigionieri palestinesi: “Oggi, Marwan Barghouthi conduce uno sciopero della fame per migliorare le condizioni della propria detenzione, mentre le vittime ricordano la morte che ha causato assieme ai suoi sostenitori. L’unica soluzione è l’applicazione della pena di morte contro i terroristi”.

Ha aggiunto: “E’ necessario riattivare il disegno di legge della pena di morte contro i prigionieri palestinesi e farlo passare alla Knesset”

Funzionari israeliani, tra cui l’attuale ministro della guerra, Avigdor Lieberman,  nel corso degli ultimi anni hanno chiesto di imporre una decisione che consenta ai tribunali militari di comminare la pena di morte ai prigionieri palestinesi.

Dalla sua creazione nel 1948, le autorità di occupazione israeliane non applicano la pena di morte contro i detenuti, quale che sia l’accusa, ma impongono pene detentive per lunghi periodi che possono durare decenni.

Più di 1.500 prigionieri palestinesi hanno cominciato ieri, lunedì, uno sciopero della fame a oltranza per chiedere migliori condizioni di vita.

 

Traduzione Simonetta Lambertini – invictapalestina.org

Fonte: https://french.palinfo.com/news/2017/4/18/Un-ministre-isra-lien-appelle-ex-cuter-les-d-tenus-palestiniens