Geoff Dyer, scrittore britannico, autore di L’infinito istante. Saggio sulla fotografia
Cos’è che rende questa immagine diversa da migliaia di altre che mostrano gli effetti dell’assalto israeliano a Gaza? E ‘stato scattata in un ospedale dopo il bombardamento di una scuola gestita dalle Nazioni Unite, dove sono state uccise 16 persone. Altre immagini sono state più strazianti, mostrano scene più terribili di ferimenti e di morte fornendo una vista più completa della portata e dell’intensità della distruzione. Eppure non riuscivo di smettere di guardare questa.
In un suo recente articolo del 2 agosto sul Manifesto Tonino Perna così scriveva riferendosi alla Calabria: “Un popolo che ha nostalgia di un mitico passato, a cui si aggrappa per spiegare il presente, è un popolo che ha perso ogni speranza sul futuro. Ed invece, proprio la crisi economica ed i drastici tagli alla spesa pubblica offrono oggi delle grandi opportunità per cambiare modello di sottosviluppo, corruzione, e assistenzialismo”.
Gli artisti che credono veramente che le politiche di Israele sono inaccettabili sosterrebbero certamente un movimento di boicottaggio globale, non violento, come il BDS
Di Ofer NEIMAN / Yonatan Shapira – 2015/07/29 00:00
In una serie di relazioni pubbliche superficialmente mascherate, Caetano Veloso Lunedi a Tel Aviv così si è presentato:
“Penso che l’occupazione sia inaccettabile, ma io sono solo un cantante brasiliano ospite. Questo è uno dei problemi di Israele“.
Come cittadini israeliani, abbiamo visto più e più volte che l’occupazione israeliana e l’apartheid non sono un problema che gli israeliani sono disposti o in grado di risolvere da soli.
Purtroppo, questo “problema” ha anche raggiunto il porto brasiliano per molti anni: il Brasile è il quinto importatore di armi di Israele. I contratti firmati tra il governo brasiliano e israeliano raggiungono quasi 1 miliardo di dollari. Dai veicoli blindati provenienti da Israele destinati alla polizia per l’ occupazione delle baraccopoli alla formazione israeliana della polizia militare di Rio e Sao Paulo, questi sono soldi delle tasse dei cittadini brasiliani. Leggi tutto “La vergogna di Caetano e Gil in Israele”
Da un giornalista di Haaretz la venerazione dai gusti raffinati di Netanyahu allo scialle di Yair Lapid indossato per la preghiera, questi sono i punti salienti del ballo mascherato di questa settimana.
a cura di Carolina Landsmann | 25 lug 2015 |. 04:00
Il ballo in maschera di Israele ha raggiunto un nuovo picco questa settimana. In una stanza, Rogel Alpher e Yaron London potrebbero sembrare impegnati in un dibattito filosofico sul posto per parlare di altruismo in un’analisi costi-benefici degli stipendi e dei benefici di ufficiali dell’esercito israeliano.
“Se quegli sciocchi avessero pensato di rischiare la vita e di distruggere la vita delle loro famiglie per un più alto ideale, ci avrebbero aiutato a tagliare i costi del personale e i benefici di questi sfortunati ufficiali da combattimento, portando benefici alle buste paga di tutti noi” – ha scritto London in una lettera a Haaretz, come se facesse l’occhiolino a Alpher alle spalle degli ufficiali. Questo è stato scritto in risposta a due recenti pezzi d’opinione di Alpher in cui ha “rivelato” che gli ufficiali fanno carriera nell’esercito soltanto per i propri interessi. Leggi tutto “Il peggio si trova in Israele, autoconfessione di questa settimana.”
28 Luglio 2015 – Ibtisam Hamarsheh, 60 anni, è stata condannata da un tribunale militare israeliano a sei mesi di carcere e una multa di 10.000 shekel (2.500 euro), perché si sospetta di aver tentato di passare un cellulare al figlio detenuto illegalmente da Israele.
Un famigliare ha detto che il giudice israeliano ha respinto l’accordo che era stato raggiuno tra l’avvocato di Hamarsheh e il procuratore israeliano per farle pagare solo la sanzione pecuniaria.
Gentile visitatore, noi utilizziamo i cookie affinché tu possa avere la migliore esperienza sul sito Invictapalestina. Se continui ad utilizzare questo sito noi pensiamo che tu sia d'accordo.OkInformativa sull'uso dei cookie