Copertina – Azov Battalion usa il simbolo nazista Wolfsangel come logo. Il suo fondatore Andriy Biletsky (al centro) si è dato da fare per vietare la “mescolanza delle razze” nel parlamento ucraino. (Azov / Twitter)
Asa Winstanley, 4 luglio 2018
The Electronic Intifada è venuta a conoscenza del fatto che armi israeliane vengono inviate ad una milizia neonazista pesantemente armata in Ucraina.
La propaganda online di Azov Battalion mostra fucili Tavor con licenza israeliana nelle mani del gruppo fascista, mentre attivisti israeliani per i diritti umani hanno protestato contro le vendite di armi all’Ucraina poiché le armi potrebbero finire in mano a milizie antisemite.
In una lettera “sulle licenze per l’Ucraina” ricevuta da The Electronic Intifada, l’agenzia per le esportazioni di armi del ministero della Difesa israeliano afferma di “accordare le licenze” agli esportatori di armi “in pieno coordinamento con il Ministero degli Affari Esteri e altre entità governative”.
Il 26 giugno è stata inviata una lettera in risposta all’avvocato israeliano Eitay Mack che aveva scritto una dettagliata richiesta con cui si chiedeva a Israele di mettere fine a tutti gli aiuti militari al paese.
Lo status ufficiale di Azov nelle forze armate ucraine significa che non è possibile verificare che “armi e addestramento israeliani” non vengano usati “dai soldati antisemiti o neonazisti”, hanno scritto Mack e altri 35 attivisti per i diritti umani.
Hanno scritto che le forze armate ucraine usano fucili fabbricati in Israele “e sono addestrate dagli israeliani”, secondo quanto riferito nel paese.
Il capo dell’agenzia israeliana per le esportazioni di armi si è rifiutato di smentire i rapporti, o magari discutere la revoca delle licenze di armi, citando preoccupazioni relative alla “sicurezza”.
Ma Racheli Chen, il capo dell’agenzia, ha confermato a Mack di aver “attentamente letto la tua lettera”, che illustrava la natura fascista di Azov e i rapporti su armi e addestramento israeliani.
Sia la lettera del Ministero della Difesa che la richiesta originale di Mack possono essere lette nell’originale in ebraico qui sotto.
Fucili israeliani in Ucraina
Il fatto che armi israeliane stiano andando ai neo-nazisti ucraini è confermato dalla propaganda online di Azov.
Sul suo canale YouTube, Azov ha pubblicato un video “propaganda” di copie prodotte localmente di due fucili Tavor israeliani – si può vedere in questo video:
Una foto sul sito web di Azov mostra anche un Tavor nelle mani di uno degli ufficiali della milizia.
I fucili sono prodotti su licenza di Israel Weapon Industries (IWI), e come tali sarebbero stati autorizzati dal governo israeliano.
IWI commercializza il Tavor come “l’arma principale” delle forze speciali israeliane.
È stato usato nei recenti massacri di palestinesi disarmati che hanno preso parte alle proteste della Grande Marcia del Ritorno a Gaza.
Fort, la società di armi statale ucraina che produce i fucili su licenza, ha una pagina sul Tavor sul suo sito web.
Il logo Israel Weapon Industries appare anche sul suo sito web, incluso nella pagina “I nostri partner”.
Dopo avere iniziato come banda di teppisti fascisti di strada, il Battaglione Azov è ora una delle numerose milizie di estrema destra integrate come unità della Guardia Nazionale dell’Ucraina.
Strenuamente anti-russa, Azov ha combattuto la polizia antisommossa durante le proteste “Euromaidan” del 2013 appoggiate da Stati Uniti e UE nella capitale Kiev.
Le proteste e le rivolte hanno gettato le basi per il colpo di stato del 2014 che ha rimosso il presidente filo-russo Viktor Yanukovich.
Quando iniziò la guerra civile nell’Ucraina orientale contro i separatisti sostenuti dalla Russia, il nuovo governo appoggiato dall’occidente cominciò ad armare Azov. La milizia presto cadde sotto la giurisdizione del ministero degli interni ucraino e vide alcuni dei più intensi combattimenti in prima linea contro i separatisti.
Il gruppo è accusato nelle relazioni delle Nazioni Unite e di Human Rights Watch di aver commesso crimini di guerra contro i separatisti filo-russi durante la guerra civile in corso nella regione del Donbass orientale, tra cui torture, violenze sessuali e attacchi a case di civili.
Oggi Azov è gestito da Arsen Avakov, ministro degli Interni ucraino. Secondo la BBC, paga i suoi combattenti e ha nominato uno dei suoi comandanti militari, Vadym Troyan, come proprio vice con controllo sulla polizia.
L’anno scorso Avakov ha incontrato il ministro degli Interni israeliano Aryeh Deri per discutere di “cooperazione fruttuosa”.
Il giovane fondatore di Azov e primo comandante militare Andriy Biletsky è oggi un parlamentare nel parlamento ucraino.
Come il giornalista Max Blumenthal ha spiegato su The Real News a febbraio, Biletsky si è “impegnato a ripristinare l’onore della razza bianca” e ha proposto le leggi che vietano il “mescolamento delle razze”.
Secondo The Telegraph, Biletsky nel 2014 ha scritto che “la storica missione della nostra nazione in questo momento critico è quella di guidare le razze bianche del mondo in un’ultima crociata per la loro sopravvivenza. Una crociata contro esseri inferiori guidati da semiti.”
“In un campo di addestramento militare per bambini l’anno scorso, The Guardian ha notato che diversi istruttori di Azov avevano tatuaggi nazisti e altri razzisti, tra cui una svastica, il simbolo del teschio delle SS e un tatuaggio che recitava “White Pride”.
Un soldato di Azov ha spiegato a The Guardian che combatte contro la Russia perché “Putin è ebreo”.
Parlando con The Telegraph, un altro ha elogiato Adolf Hitler, ha detto che l’omosessualità è una “malattia mentale” e che la portata dell’Olocausto “è una grande questione”.
Un sergente istruttore di Azov una volta “con una risata” ha detto a USA Today che “non più della metà dei suoi compagni è seguace del nazismo”.
Un portavoce di Azov ha giocato al ribasso, sostenendo che “solo il 10-20 %” dei membri del gruppo erano nazisti.
Nondimeno, il sergente “ha promesso solennemente che quando la guerra finirà, i suoi compagni marceranno sulla capitale, Kiev, per cacciare un governo che considerano corrotto”.
Dopo che il fondatore di Azov, Andriy Biletsky, è entrato in parlamento, ha minacciato di scioglierlo. “Potete credermi”, disse, “ci siamo riuniti qui per iniziare la lotta per il potere.”
Quelle promesse sono state fatte nel 2014, ma ci sono i primi segnali che oggi siano state soddisfatte.
Quest’anno il battaglione ha fondato una nuova “Milizia nazionale” per portare la guerra in casa.
Questa banda ben organizzata è in prima linea in una crescente ondata di violenza razzista e antisemita in Ucraina.
Guidata dai suoi veterani militari, è specializzata in pogrom e applicazione violenta del suo programma politico.
All’inizio di questo mese, coperti con passamontagna e brandendo asce e mazze da baseball, i membri del gruppo hanno distrutto un campo rom a Kiev. In un video di YouTube, apparentemente girato dagli stessi teppisti di Azov, la polizia spunta verso la fine della distruzione del campo.
Guarda senza far nulla, mentre i teppisti gridano: “Gloria alla nazione! Morte ai nemici!”
L’aiuto militare israeliano all’Ucraina e ai suoi neonazisti emula programmi simili da parte degli Stati Uniti e di altri paesi della NATO, inclusi Regno Unito e Canada.
E’ per loro una tale ossessione sconfiggere quella che percepiscono come una minaccia proveniente dalla Russia che sembrano felici di aiutare apertamente persino milizie naziste – purché combattano dalla loro parte.
Questo è anche un ritorno alla prima Guerra Fredda, quando nel 1956 la CIA aiutò i fascisti e gli hitleriani a infiltrarsi dall’Austria in Ungheria, dove iniziarono a massacrare gli ebrei comunisti ungheresi e gli ebrei ungheresi come “comunisti”.
Post recenti sui siti web di Azov documentano un incontro di giugno con l’addetto militare canadese, il colonnello Brian Irwin.
Secondo Azov, i canadesi hanno concluso il briefing esprimendo “le loro speranze per un’ulteriore fruttuosa cooperazione”.
Irwin ha confermato la ricezione di una e-mail di The Electronic Intifada, ma non ha risposto alle domande sul suo incontro con la milizia fascista.
Un portavoce del dipartimento della difesa canadese ha successivamente inviato una dichiarazione in cui si sostiene che il loro “addestramento delle forze armate ucraine con Operation Unifier comprende forti elementi dei diritti umani”.
Hanno detto che il Canada è “fortemente contrario alla glorificazione del nazismo e di tutte le forme di razzismo”, ma che “ogni paese deve fare i conti con periodi difficili nel suo passato”.
Il portavoce, che non ha fornito un nome, ha scritto che l’addestramento canadese “include un dialogo continuo sullo sviluppo di un’Ucraina diversa e inclusiva”.
La dichiarazione non diceva nulla su come il presunto addestramento canadese alla diversità sarebbe andato a finire con il Battaglione Azov.
All’incontro col colonnello Irwin c’era anche il capo dell’Accademia di addestramento degli ufficiali di Azov, un’istituzione intitolata al nazionalista ucraino di destra Yevhen Konovalets.
Konovalets è uno degli idoli del gruppo, il cui ritratto abbellisce spesso la sua iconografia militare.
Konovalets è stato il fondatore dell’Organizzazione dei nazionalisti ucraini (OUN), che in seguito si alleò con la Germania nazista durante la sua invasione dell’Unione Sovietica.
L’OUN prese parte al famigerato massacro di Leopoli del 1941, quando i nazisti invasero il territorio sovietico.
Durante il pogrom, migliaia di ebrei furono massacrati nella città ora ucraina.
Aiuto degli Stati Uniti ai nazisti
Il Canada non è ovviamente l’unico “alleato” NATO ad inviare armi in Ucraina.
Come ha ampiamente riferito Max Blumenthal, armi statunitensi, comprese granate con propulsione a razzo, e addestramento sono state forniti ad Azov.
Sotto la pressione del Pentagono, una clausola della legge sulla difesa che viene rinnovata di anno in anno e che vieta aiuti statunitensi all’Ucraina destinati al Battaglione Azov è stata ripetutamente tolta.
Questo è andato avanti per tre anni di seguito prima che all’inizio di quest’anno il deputato democratico Ro Khanna e altri la portassero avanti.
Per il suo disturbo, Khanna è stato infamato a Washington come “K-venduto” che “tiene i panni sporchi di Putin”.
Nonostante il divieto finale, lo status di Azov come unità ufficiale delle forze armate ucraine non chiarisce come gli aiuti statunitensi possano essere separati.
Nel 2014, i gruppi di lobby israeliani ADL e il Simon Wiesenthal Center si sono rifiutati di aiutare un precedente tentativo di bloccare gli aiuti statunitensi ai gruppi neonazisti in Ucraina.
ADL ha sostenuto che “l’attenzione dovrebbe concentrarsi sulla Russia”, mentre il Centro Wiesenthal ha sottolineato il fatto che altri leader di estrema destra si erano incontrati presso l’ambasciata israeliana in Ucraina – come se questo in qualche modo assolvesse le loro idee antisemite.
I tentativi da parte di alcuni al Congresso di impedire l’aiuto militare degli Stati Uniti ai nazisti in Ucraina potrebbero spiegare l’aiuto militare da parte di Israele.
“L’approfondimento della cooperazione tecnico-militare” di Israele con l’Ucraina e le sue milizie fasciste è probabilmente un modo per aiutare il suo partner della Casa Bianca, ed è un altro aspetto della crescente alleanza sionista-supremazia bianca.
Storicamente Israele ha agito come un utile tracciato attraverso il quale i presidenti degli Stati Uniti e la CIA possono eludere le restrizioni del Congresso sugli aiuti a vari gruppi e governi poco raccomandabili di tutto il mondo.
Nell’America Latina degli anni ’80 questi hanno incluso i Contras, che combattevano una guerra contro il governo rivoluzionario di sinistra del Nicaragua, oltre a una schiera di altri squadroni della morte fascisti e dittature militari latinoamericani.
Ha compreso anche il regime di apartheid sudafricano, che i governi israeliani della “sinistra sionista” e del Likudnik hanno armato per decenni.
Come citato nel libro Dangerous Liaisondi Andrew e Leslie Cockburn, un ex membro del parlamento israeliano, il generale Mattityahu Peled, ha detto in poche parole: “In America centrale Israele è l’appaltatore del lavoro sporco per l’amministrazione statunitense. Israele agisce come un complice e un braccio degli Stati Uniti”.
In un allarmante aumento dell’antisemitismo e del neo-nazismo, Israele sembra ora ricoprire questo ruolo in Europa orientale.
Traduzione: Simonetta Lambertini – Invictapalestina.org
Fonte: https://electronicintifada.net/content/israel-arming-neo-nazis-ukraine/24876