Freedom Flotilla lascia Palermo per rompere il blocco illegale israeliano di Gaza

Comunicato del 23 jul 2018

 

Tre barche navigano con scorte di medicinali: Al Awda (The Return), un grande peschereccio convertito; Freedom, una grande nave a vela; e Falestine, una nave a vela più piccola. Una quarta barca, Mairead, non salperà in questo momento. Un altro porto siciliano, Messina, ha aperto le sue braccia alla Flotilla come al solito con una serie di meravigliosi eventi comunitari, e siamo grati per la loro solidarietà.

 

Tutte e tre le barche che si dirigeranno verso Gaza saranno donate all’Unione dei Comitati di lavoro agricolo, che include un sindacato di pescatori che userà le barche per pescare per sfamare le proprie famiglie.

 

La portavoce della campagna svedese Ship to Gaza, Jeannette Escanilla, ha affermato che le imbarcazioni forniranno importanti opportunità economiche e di formazione per i palestinesi intrappolati a Gaza.

 

“Il blocco navale israeliano illegale ha devastato l’economia palestinese, e in particolare ha danneggiato l’industria della pesca a Gaza, quindi queste imbarcazioni forniranno importanti opportunità economiche per i palestinesi a Gaza, e anche opportunità di formazione nell navigazione a vela, per consentire loro di acquisire migliori qualifiche. Attualmente, la Forza d’occupazione israeliana impedisce ai palestinesi di Gaza di navigare a più di poche miglia nautiche dalla costa e attacca regolarmente i pescherecci e altre imbarcazioniche salpano  da Gaza “.

 

by Carlo Kali’

A noi palestinesi il disegno di legge dello stato di Israele dice soltanto quello che già sappiamo

Giovedì sera la Knesset israeliana ha approvato una legge controversa che definisce Israele come stato-nazione del popolo ebraico. In quanto legge fondamentale sancisce gran parte delle discriminazioni in corso contro i cittadini palestinesi di Israele. I critici hanno condannato la nuova legge come “l’inizio ufficiale del fascismo e dell’apartheid” e “una polpetta avvelenata per la democrazia”.

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