Artisti palestinesi, organizzazioni culturali e sostenitori dei diritti umani accolgono la cancellazione della performance di marzo a Tel Aviv da parte della cantante australiana-inglese Natalie Imbruglia.
Il Brasile è uno dei principali acquirenti di tecnologia e addestramento militare israeliano
Copertina: Soldati israeliani nella città vecchia di Gerusalemme.
Gli specialisti credono che il genocidio della popolazione palestinese sia un “laboratorio” per l’esportazione militare d’Israele
La storia di un rivoluzionario raccontata da Angelo D’Orsi.
Domenica 12 Febbraio 2017
Lunedì 13 febbraio inizio il mio ultimo corso ufficiale all’Università di Torino.
Il corso proseguirà fino al 7 giugno, nei giorni di Lunedì- Martedì – Mercoledì, orario 16,00 – 18,00, nell’aula F5 del CLE (Campus Luigi Einaudi), Lungo Dora Siena 100/A.
Si può accedervi anche dai giardini di Corso Regina Margherita. Ingresso libero.
Il tema è Antonio Gramsci: la vita, il contesto storico, e, soprattutto, il pensiero; e per aggiungere pepe alla minestra, i dibattiti e le polemiche su di lui. Insomma, “tutto su Gramsci”.
Il corso sarà diviso in due moduli:
- Il primo dal 13 febbraio al 29 marzo, sarà dedicato alla vita e l’azione politica e gli scritti di Gramsci in libertà (ossia fino al novembre 1926).
- Il secondo avrà inizio il 24 aprile, con termine il 7 giugno, e affronterà il periodo della privazione di libertà, in carcere e in clinica, fino alla morte, con particolare attenzione alle Lettere e soprattutto ai Quaderni del carcere.
I due moduli sono ovviamente connessi, ma si possono frequentare (liberamente), a scelta, a seconda degli interessi e delle possibilità circa il periodo.
La cittadinanza è invitata, come si diceva un tempo. La cultura è gratis, se si sanno cogliere le opportunità.
PS – Nell’immagine di propaganda del PCI anni Cinquanta (tratta dal web) la data di nascita di Antonio è errata! Era nato il giorno prima, il 22 gennaio.
Comunicato presente sulla Pagina Facebook del Professore.
Israele rompe definitivamente le relazioni diplomatiche con il Senegal
11/02/2017 À 12:21
Il Primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha deciso di rompere definitivamente le relazioni diplomatiche tra il suo paese e il Senegal. La decisione è stata presa la settimana scorsa, secondo quanto riferisce il Times of Israël. È la conseguenza del voto di Dakar alla Risoluzione 2334 che denuncia gli insediamenti ebraici a Gerusalemme Est.
Tel Aviv alza così il tiro. Subito dopo la presentazione della risoluzione fatta da un gruppo di paesi, tra cui il Senegal, Israele richiamò il suo ambasciatore e sospese il suo programma di cooperazione in segno di protesta. Erano comunque stati mantenuti i rapporti diplomatici con Dakar; la sua rappresentanza aveva continuato a funzionare.
Se si è rappacificato con l’Ucraina e la Gran Bretagna, che hanno votato a favore della risoluzione, Netanyahu ha indurito il tono con il Senegal e la Nuova Zelanda, un altro paese che ha presentato la risoluzione, guardandosi dal chiedere agli ambasciatori richiamati di tornare nei paesi interessati.
(Fonte Seneweb)
traduzione Simonetta Lambertini-invictapalestina.org
Anche a Gaza fa freddo, alcune case sono senza finestre.
Gianna Pasi, 13 febbraio 2017
Mi ha da subito fatto specie vedere gente all’arrivo qui a Gaza, agli inizi del mese di gennaio, scalza, con le infradito e bambini che camminavano tranquillamente a piedi nudi sia dentro che fuori casa.
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