GUARDA: I soldati delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) minacciano un bambino palestinese con la detenzione illegale

Soldati israeliani sono stati ripresi mentre nelle scorse settimane molestavano la famiglia del bambino, usando la sua casa come set fotografico, facendo irruzione senza alcuna ragione apparente.

Soldati israeliani nella città palestinese di Hebron hanno minacciato di arrestare un bambino di 14 anni semplicemente per essere il mese scorso nelle vicinanze di persone che stavano lanciando pietre.

In un video diffuso nei giorni scorsi dall’organizzazione umanitaria israeliana B’Tselem, si possono vedere soldati israeliani che il 6 aprile 2015 stanno arrestando un bambino, Maher Abu Haya, vicino la casa della sua famiglia.

Nel video, i soldati discutono con il padre del bambino. Inizialmente i soldati affermano che Maher stava scappando da loro con altri ragazzi palestinesi che stavano lanciando delle pietre. I soldati cambiano velocemente il loro racconto e ammettono che Maher non stava scappando affatto da loro.

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Kefiah, l’ultima fabbrica

Palestina. Reportage dall’impianto tessile della famiglia Hirbawi, nel centro di Hebron. Oggi ormai sono gli unici a produrre, seguendo i metodi tradizionali, il tipico capo di abbigliamento arabo, divenuto negli anni un simbolo della resistenza dei palestinesi all’occupazione britannica prima e israeliana poi. Indossata negli anni durissimi della prima e della seconda Intifada col tempo la «kufiya» ha assunto il ruolo di simbolo di resistenza per i popoli di tutto il mondo

kefiah

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Migranti: anche io sono un po’ razzista

Ascanio Celestini su: Il fatto quotidiano del 3 settembre 2015

profughi

“Io sono razzista. Mi dispiace, ma sono diventata razzista”. Lo dice una signora sorridente nel negozio dove vado a comprare la carne per la cena, una che si compra il macinato di vitello. Un’altra le risponde “questi stranieri ci invadono. E noi che dobbiamo fare? Non c’è posto per tutti. E poi c’abbiamo pure la crisi, c’è la gente che non arriva alla fine del mese!” Questa altra signora prende i petti di pollo. Il macellaio li taglia con un piccolo coltello affilato e poi li schiaccia con un aggeggio tondo.

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Il passaggio del testimone: come l’ANP tenta disperatamente di non farsi rimpiazzare da Hamas

Nell’ultima settimana abbiamo assistito ad una serie di manovre all’interno del Comitato Esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Non pochi hanno accolto con entusiasmo l’annuncio di Abu Mazen che afferma di volersi dimettere dalla sua carica di Presidente del Comitato Esecutivo dell’OLP e con lui diversi membri di Fatah e dell’Autorità Nazionale Palestinese. Purtroppo, come al solito, sono stati pochi a porsi interrogativi sensati riguardo a quest’ultimo evento.

Palestinian President Mahmoud Abbas attends the opening ceremony of the
Palestinian President Mahmoud Abbas attends the opening ceremony of the “Jerusalem in Memory” exhibition in the West Bank city of Ramallah January 4, 2015.

Prima di tutto bisogna ricordare alcune cose: l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, fondata nel 1964, venne formalmente riconosciuta da parte della Lega Araba come unico legittimo rappresentante del Popolo palestinese durante il Summit di Rabat. Leggi tutto “Il passaggio del testimone: come l’ANP tenta disperatamente di non farsi rimpiazzare da Hamas”