Svezia: la resistenza palestinese non è terrorismo

NEWS 8 dicembre 2015. Lo Stato terrorista di Israele è irato con la Svezia per queste osservazioni.

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Il primo ministro svedese Stefan Löfven lunedì ha affermato che la resistenza palestinese nei territori occupati di Cisgiordania e Gerusalemme non sono classificati come “attacchi terroristici”. Il Ministro degli esteri svedese Margot Wallström ha accusato l’occupazione israeliana per le “esecuzioni extragiudiziali” dei palestinesi.

La Resistenza palestinese attuale in entrambi i predetti territori palestinesi occupati, inclusi gli attacchi individuali con coltelli condotti da palestinesi il cui parente stretto era stato selvaggiamente assassinato dalla occupazione israeliana, non è terrorismo

Le forze di occupazione israeliane hanno dovuto affrontare l’attuale ondata di resistenza palestinese con la forza eccessiva che  in due mesi  ha ucciso più di 112 civili palestinesi.

“No, questi [attacchi  individuali con coltelli effettuati dai palestinesi per affrontare le truppe israeliane pesantemente armati mentre assaltano abitazioni civili] non sono classificati come tali. Vi è una classificazione internazionale quando è, o non è. Quello che so  è che non sono classificati come  terrorismo”, ha riferito alla Swedish news agency TT.

Löfven ha chiarito che lui conosce la differenza tra i singoli attacchi sferrati da civili oppressi e attacchi organizzati.

“Mi riferisco al fatto che non è chiaro se questi attacchi di coltello sono stati organizzati da qualche organizzazione dichiarata terroristica” ha detto, “ma attacchi organizzati sono atti di terrorismo”.

La settimana scorsa, il ministro degli esteri svedese Margot Wallström ha accusato l’occupazione israeliana delle “esecuzioni extragiudiziali” di palestinesi.

Löfven e Wallström in una dichiarazione congiunta hanno riferito:

“La situazione in Medio Oriente è già abbastanza difficile senza dover essere gravati da equivoci sulle intenzioni di nessuno”.

Circa un mese fa, Wallström aveva attribuito il motivo ddell’instabilità in Medio Oriente alla “situazione disperata” dei palestinesi – sotto l’occupazione israeliana.

Durante un’intervista sul canale televisivo svedese SVT2, poco dopo gli attacchi di Parigi, le fu chiesto se è preoccupato per la radicalizzazione di giovani svedesi che lottano con ISIS.

“Naturalmente abbiamo motivo di preoccupazione, non solo in Svezia, ma in tutto il mondo, perché sono numerosi ad essere radicalizzati”, rispose Wallström.

“E ancora, ci ricordano la situazione in Medio Oriente, dove i palestinesi non vedono nessun futuro per loro e devono accettare una situazione disperata o ricorrere alla violenza”, ha aggiunto.

 

trad. Invictapalestina

fonte: http://www.daysofpalestine.com/news/sweden-palestinian-resistance-terrorism/

Gli intellettuali arabi devono agire ora!

3 dicembre 2015 – Nassar Ibrahim

L’autore palestinese ed analista politico Nassar Ibrahim fa appello agli intellettuali arabi: agire ora per proteggere il patrimonio arabo-palestinese

Handalaazza

Appello agli intellettuali arabi, scrittori, giornalisti, poeti e romanzieri, artisti, accademici, registi e tutti gli altri, siano essi nazionalisti o progressisti, di sinistra o religiosi, tutti coloro che credono nella libertà, nell’arabismo, nella patria, nell’umanità e nella dignità:

Ora è vostro il dovere di proteggere i vostri principi, i vostri valori e i vostri sogni di umanità. Ora per voi è il momento di confrontarsi con la cultura dell’oppressione, dell’opportunismo e dell’alienazione. È ora il momento considerando che la cultura e la gente araba affronta l’imprecazione, il buio, l’omicidio, l’alienazione, la separazione e lo smembramento, il settarismo regionale e il razzismo. Ora gli intellettuali arabi devono sollevarsi – ciascuno secondo la sua posizione, il suo ruolo e la sua specializzazione – per proteggere lo spirito delle nostre comunità.

È il momento di fare chiarezza: dissipare le ambiguità che permettono l’isteria producendo una cultura malata e distorta. È il momento di fare chiarezza: prendendo posizioni con coraggio, con valore e profondità per assicurare la nostra umanità e preservare la nostra identità, i nostri diritti, la nostra libertà e indipendenza, la nostra conoscenza e bellezza. È il momento di fare chiarezza: affrontando la cultura e i metodi che stanno cercando di distruggere la nostra coscienza nazionale e individuale, impiantando la mercificazione superficiale che degrada i valori umani.

È il momento di avanzare una cultura alternativa caratterizzata da un senso di responsabilità per la coscienza collettiva e la libertà. Anche se ci sono forze che continueranno a promuovere limiti ed egoismo distorcendo le genuine e legittime pratiche culturali…

È il momento per gli intellettuali di farsi avanti con la piena volontà e consapevolezza per evitare che le nostre società si trasformino in un pozzo di arretratezza e sottosviluppo, prima che si distrugga ciò che il nostro patrimonio ha accumulato, la nostra memoria, la creatività e l’autenticità.

È il momento per gli intellettuali arabi di promuovere una cultura caratterizzata da principi di apertura, di interazione, di originalità, di profondità, di rispetto per il pensiero e di difesa dei diritti nazionali e di altre cause giuste.

È il momento per gli intellettuali arabi di abbandonare quei pensieri ciclici di denuncia e lamentela, di frustrazione e di impotenza, di silenzio, di cortesia, di contrattazione…

È il momento per gli intellettuali arabi di adottare una politica di azione e interazione che possa approfondire l’identità nazionale, la coscienza collettiva e le aspirazioni di libertà.

È il momento di stimolare in tutti i paesi arabi le attività culturali della letteratura, dell’arte, del pensiero, della scienza e delle questioni sociali per contrastare i vili tentativi di distorsione e alienazione motivati da angosce politiche ed intellettuali interne o esterne che siano.

Questo è un compito di primaria priorità. Gli intellettuali arabi devono agire ora!

nassar_ibrahim

È una missione di fondamentale importanza.
Gli intellettuali arabi devono essere in prima fila e non alla coda del movimento.  Se alla fine prevarranno in casa vostra e nelle vostre comunità la cultura dell’ignoranza, del degrado e del pensiero opportunistico, la vostra presenza non avrà motivo di esistere.

Quindi, se accadesse questo, non chiedete come e perché sia successo!

 

 

Fonte  http://www.alternativenews.org/english/index.php/aicoment/1177-arab-intellectuals-must-act-now

 

ANPI PARTECIPA ALL’ATTENTATO CONTRO LA LIBERTÀ: IL RACCONTO IN 3 ATTI

Cari amici, è con molta amarezza che Vi segnalo la sequenza di una atto terribile di censura e boicottaggio intellettuale/accademico avvenuto in questi giorni: Un grave attentato alla libertà di stampa e di parola.

Non aggiungo nessun commento alla documentazione anche perchè personalmente sono iscritto all’ANPI con tessera N° 85311 e aspetto chiarimenti ufficiali da arte dell’Associazione Partigiani d’Italia.

Rosario Citriniti – Invictapalestina

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UNICA SCUOLA DI BALLO A GAZA, UN PARADISO DI TRANQUILLITÀ PER LE RAGAZZE TRAUMATIZZATE

Palestinian girls take part in a ballet dancing course, run by the Al-Qattan Center for Children, in Gaza City
Palestinian girls take part in a ballet dancing course, run by the Al-Qattan Center for Children,

Nidal al-Mughrabi Gaza, Reuters Martedì 1 Dicembre 2015

Il gruppo di ragazze, coda di cavallo e vestite di rosa, con le braccia allungate e in equilibrio sui loro piedi, cercano disperatamente di resistere. Con molta attenzione, l’istruttricere ha esaminato ultimo gruppo di aspiranti ballerine di Gaza.

Cinquanta ragazze di età compresa tra 5 e 8 anni sono ora iscritte alla scuola di danza presso il Centro Al-Qattan per i bambini di Gaza, questa è una delle classi più popolari dell’istituto d’arte  sotto l’occhio vigile di una insegnante ucraina.

In mezzo al caos e alla distruzione che ha frantumato Gaza così spesso nel corso degli ultimi cinque anni, con ripetute guerre tra Israele e Hamas, la scuola è un paradiso di calma e di ordine, molti genitori sono ansiosi per la gioia dei loro figli. Leggi tutto “UNICA SCUOLA DI BALLO A GAZA, UN PARADISO DI TRANQUILLITÀ PER LE RAGAZZE TRAUMATIZZATE”