“Di recente mi sono trovato in forte disaccordo con il primo ministro sue questioni morali e professionali”, dice Ya’alon a proposito delle sue dimissioni.
Jonathan Lis, 20 maggio 2016 12:11 PM
“Elementi estremisti hanno preso il potere nel paese”, ha ammonito il ministro della Difesa Moshe Ya’alon venerdì mattina, motivando le proprie dimissioni dalla vita politica.
“Questa mattina ho rassegnato al primo ministro le dimissioni dal governo e dalla Knesset per prendermi una pausa dalla vita politica”, ha detto Ya’alon nei quartieri militari dell’esercito israeliano a Tel Aviv. “Non ho intenzione di lasciare la vita pubblica e politica, e in futuro tornerò a competere per la leadership nazionale in Israele”.
“Ho messo la sicurezza di Israele e dei suoi cittadini in testa a tutti i miei atti e decisioni, e il bene del paese al di sopra di ogni altra considerazione. Questa impostazione è stata applicata sia in materia di sicurezza che nei valori e nello stato di diritto.”
In precedenza, sempre venerdì, Ya’alon aveva scritto su Facebook: “Questa mattina ho avvertito il primo ministro che dopo i suoi ultimi comportamenti e in considerazione della mancanza di fiducia in lui, mi dimetto dal governo e dalla Knesset e mi prendo una pausa dalla vita politica”.
Sottolineando di aver lavorato in armonia con il primo ministro Benjamin Netanyahu per un lungo periodo, Ya’alon ha detto nel suo discorso che “purtroppo, di recente mi sono trovato in forte disaccordo su questioni morali e professionali con il primo ministro, un certo numero di ministri e diversi parlamentari”.
“Ho combattuto con tutte le mie forze contro le manifestazioni di estremismo, violenza e razzismo nella società israeliana, che minacciano la sua robustezza, e poco per volta si infiltrano anche nelle Forze di difesa israeliane, danneggiandole”, ha detto.
“Ho combattuto con tutte le mie forze contro i tentativi di delegittimazione della Corte Suprema e dei giudici di Israele, tentativi che hanno conseguenze nefaste sullo stato di diritto, il che potrebbe essere disastroso per il nostro paese”.
L’ultimo confronto tra Netanyahu e Ya’alon, che ha avuto luogo all’inizio della settimana, ha riguardato il sostegno pubblico che Ya’alon ha fornito ad alti funzionari dell’IDF perché esprimessero le proprie opinioni. Le sue osservazioni hanno seguito la critica di Netanyahu ai commenti fatti dal vicecapo di stato maggiore Yair Golan riguardo al Giorno della Memoria.
La spaccatura tra Ya’alon e parti importanti del comitato centrale del Likud e gli elettori del partito si è ampliata nel corso dell’ultimo anno a seguito degli ostacoli che il ministro della Difesa ha opposto ai tentativi di costruire negli insediamenti.
“La rottura tra Netanyahu e Ya’alon è reale e grave, non è un’interpretazione di una linea politica. Netanyahu deve molto agli elettori di destra che hanno contraddistinto Ya’alon come una bandiera rossa”, ha detto una fonte del Likud.
“In generale, la società israeliana è una società sana, e la maggioranza di coloro che la compongono è sana di mente e aspira a un paese ebraico, democratico e liberale”, ha detto Ya’alon. “Ma con mio grande dispiacere, estremisti ed elementi pericolosi hanno preso il sopravvento in Israele e nel Likud e ne stanno scuotendo le fondamenta minacciando di danneggiare i suoi abitanti”.
“Purtroppo, i politici di alto livello nel paese hanno scelto la via dell’istigazione alla segregazione di parti della società israeliana, invece di cercare di unificarla. Non posso sopportare che saremo divisi a causa del cinismo e dell’aspirazione al controllo, e ho espresso il mio parere sulla questione più di una volta, dato che sono sinceramente preoccupato per il futuro della società israeliana e il futuro delle prossime generazioni”.
Trad. Marina S.
Fonte: http://www.haaretz.com/israel-news/1.720653?v=5E1837BF2DE573B904D0BC97D8A5DF66