Torino 14 Giugno 2016 – Agg. ore 9.00 del 15/06/2016
Cari amici, un mese fa a Rimini, dal 12 al 15 Maggio 2016, si è tenuto il Congresso Nazionale dell’ANPI. Circa 400 delegati provenienti da tutta Italia per definire le nuove direttive dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia che conta oltre 120.000 iscritti. Noi abbiamo dato il nostro contributo, partecipando e promuovendo una campagna che potete approfondire in queste pagine del BLOG. Avremmo voluto partecipare ai lavori congressuali per documentare con un video e senza nessuna spesa da parte degli organizzatori, com’è nostra consuetudine, l’evento. La nostra richiesta di accreditamento spedita a tutti gli organismi – michele.urbano@anpi.it, netmaster@anpi.it, info@anpi.it – non ha mai avuto risposta.
Ricordo a tutti e in sintesi la nostra campagna con il punto della situazione fatto da Ugo Giannangeli uno dei promotori dell’iniziativa, qualche giorno prima dell’inizio del Congresso:
Provo a tirare le fila di questa esperienza. Ieri con Rosario di Invicta Palestina abbiamo deciso di chiudere la raccolta perchè è ormai imminente il congresso nazionale ANPI di Rimini. Allego in pdf appello e firme. Sappiamo che a livello nazionale molti sono stati gli emendamenti al documento programmatico su vari temi e tra questi Palestina, No Tav e antifascismo. Ci auguriamo che gli emendamenti saranno oggetto di attenta valutazione nei lavori congressuali di Rimini e che saranno approvati.
E’ giusto contrastare le politiche del PD sulle riforme costituzionali ed elettorali ma è doveroso contrastarle anche su questi altri temi. Ne va della sopravvivenza dell’ANPI che dopo l’apertura di 10 anni or sono deve proseguire nell’opera di allargamento della base sociale a realtà giovani antifasciste. A maggior ragione, visto quanto sta accadendo in Europa. Ho esaminato le firme, complessivamente 316, e il risultato è lusinghiero: hanno aderito oltre 90 iscritti ANPI, intere sezioni, Presidenti di sezione, ebrei, docenti , una partigiana ( alla quale in particolare va il nostro saluto e ringraziamento).
Le firme spaziano da Nord a Sud dell’Italia. Ringrazio Invicta per l’ospitalità e il prezioso servizio reso. Invito i delegati a Rimini a farsi portatori di questo messaggio. Buon lavoro a tutti a sostegno delle vecchie e delle nuove Resistenze. Ugo Giannangeli
A 15 giorni dalla conclusione dei lavori congressuali, precisamente il 3 giugno 2016, ricevo il numero 12 della rivista online Patria Indipendente spedita tramite mail a tutti gli iscritti ANPI. Con ottimismo ho cercato i documenti di sintesi, ma leggendo la rivista e spulciando tra le righe, a parte le relazioni introduttive, retoriche e scontate, nessun documento sull’argomento. Prima di scrivere alla Redazione di Patria Indipendente, ho interpellato altri amici iscritti all’ANPI, e li ho sentiti tutti perplessi per gli stessi motivi.
Questa è una delle tante mail che abbiamo ricevuto :
…ad oggi non risulti ancora esistente un documento conclusivo del Congresso. E’ così o ci è sfuggito? ti sarò grato se ci terrai al corrente.
E’ a questo punto che, come iscritto della sezione Martinetto di Torino, ho scritto in redazione:
Torino 3 giugno 2016
Grazie per la puntuale spedizione della rivista online, in questo numero penso sia attesa da tutti una relazione/documento conclusivo del Congresso ANPI che anche se annunciato nei titoli io non sono riuscito a leggere, dove posso trovare il documento conclusivo?
Ringrazio AnticipatamenteRosario Citriniti sez. Martinetto Torino.
Hai perfettamente ragione. Il documento è stato emendato dal Congresso in alcuni punti e il lavoro di redazione – puramente tecnico – per questi emendamenti non è ancora concluso. Lo pubblicheremo appena pronto, credo (e spero) per il prossimo
numero. Grazie della lettera.Gianfranco Pagliarulo
Riportiamo messaggio di Renato Tretola, Roma – Gennaio 2016
Con tutto il rispetto dovuto da parte di un non iscritto (che però dell’ANPI ha sempre avuto l’idea di un baluardo contro i fascismi di ogni tipo e provenienza e per la liberazione dei popoli), firmo questo appello perché da un’associazione antifascista e partigiana mi aspetto una presa di posizione a favore della legittimità della resistenza palestinese, mi aspetto che non confonda oppressi e oppressori, che non confonda antisionismo e antisemitismo, che non soccomba ai sempre più frequenti tentativi, da parte di componenti della comunità ebraica italiana e addirittura di istituzioni di uno Stato straniero, di imporre censure in Italia sulla questione palestinese, ma che anzi li respinga e li condanni con estrema chiarezza e decisione. Se così non fosse, non comprenderei davvero il senso dell’esistenza di una tale associazione.