di Linda Paganelli, The Electronic Intifada (ottobre 2015)
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I loro stili possono essere molto diversi, ma tutti e tre questi giovani visual artist palestinesi che vivono in Cisgiordania considerano il loro lavoro una forma di resistenza contro l’occupazione israeliana.
“Non usiamo la violenza o il sangue nei nostri disegni”, dice Bushra Shanan, che è stata la prima a sovrapporre figure umane sulle foto che mostrano i pennacchi di fumo che si levano dagli edifici bombardati lo scorso anno dagli israeliani a Gaza.
Shanan spiega che usa queste particolari immagini perché “chiunque le guardi vede foto di esplosioni e cenere. Ma per noi palestinesi queste immagini hanno significati, evocano ricordi e storie che dettagliano la realtà”.
Jilal Abdul Haq ricolloca queste esplosioni in un contesto straniero, incoraggiando chi guarda a identificarsi con i palestinesi. “Mi interessa un impatto internazionale”, dice. “Non ci si può girare dall’altra parte se qualcuno è coinvolto in una guerra”.
Un breve video di animazione di Nidal Fattash mostra una cannoniera israeliana che falcia quattro bambini mentre giocano a calcio sulla spiaggia di Gaza e i loro piccoli corpi che salgono in Paradiso.
Per questi artisti non ci si può sottrarre alla politica. “Qui nella Palestina occupata la politica permea ogni cosa”, dice Fattash. “Quindi chiunque è influenzato da questo clima politico e lo esprime come preferisce”, aggiunge.
Linda Paganelli è un’antropologa visuale e lavora in Palestina.
trad. Invictapalestina