January 11, 2016
Gli arabi in Israele mercoledì hanno chiuso negozi, imprese e scuole per protestare contro la demolizione da parte delle autorità delle case costruite senza i permessi richiesti, molto difficili da ottenere, ha detto il capo di una delle organizzazioni rappresentative.
L’iniziativa ha fatto seguito alla distruzione, martedì, di undici edifici nella città araba di Qalansuwa (nord).
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, costretto da una decisione del tribunale a demolire l’insediamento ebraico di Amona in territorio palestinese occupato e a fronte della montatura politica praticata alla sua destra a tale proposito, aveva promesso in dicembre di applicare la legge con stessa forza contro le costruzioni illegali di ebrei e arabi.
Aveva ordinato alle autorità competenti di demolire strutture illegali nel settore arabo, avevano riferito i media che citatavano la sua dichiarazione: “Non ci saranno due pesi, due misure in materia di costruzioni. La legge israeliana sarà ugualmente applicata per gli ebrei e per gli arabi.”
I detrattori di Netanyahu obiettano che le autorità israeliane sono già impegnate in demolizioni nel settore arabo. Gli arabi israeliani sostengono che è estremamente difficile per loro ottenere i permessi di costruzione necessari e che non hanno altra scelta che costruire illegalmente.
Il monitoraggio dello sciopero mercoledì “ha superato le nostre aspettative”, ha detto all’Agenzia France Press Mohammad Barakeh, capo di un’organizzazione che riunisce diverse ONG che rappresentano gli arabi israeliani. Il movimento è stato ampiamente osservato a Nazareth e Umm el-Fahm, due delle più grandi città arabe d’Israele, e nella città mista di Haifa, ha riferito la radio pubblica israeliana.
“Demolire undici case che i loro proprietari avevano costruito sulla loro terra a Qalansuwa è un crimine senza precedenti e una dichiarazione di guerra contro gli abitanti e contro la comunità araba d’Israele”, ha detto in un comunicato la Lista unita, una coalizione di formazioni arabe che rappresenta il terzo gruppo in Parlamento.
Gli arabi israeliani sono i discendenti dei palestinesi rimasti sulla loro terra alla creazione di Israele nel 1948. Essi hanno la nazionalità israeliana e rappresentano il 17,5% della popolazione, in maggioranza ebraica. Si lamentano da lungo tempo per le discriminazioni.
Traduzione Simonetta Lambertini – Invictapalestina.org
http://www.al-monitor.com/pulse/afp/2017/01/israel-arabs-demolitions-strike.html
http://www.qalansuwa.com/online/qalnews/27260.html