Gli studenti dell’Ironi Alef di Tel Aviv firmano una petizione a sostegno di Tamar Alon e Tamar Ze’evi, che rifiutano di servire nell’esercito in opposizione all’occupazione.
foto copertina: Tamar Alon e Tamar Ze’evi fuori dalla base di reclutamento Tel Hashomer dell’IDF mentre aspettano di dichiarare il loro rifiuto di servire nell’esercito ed essere condannate al carcere, Tel Aviv, 16 novembre 2016. (Haggai Matar)
By Haggai Matar, |Published January 14, 2017
Oltre 240 studenti delle scuole superiori israeliane venerdì mattina hanno firmato una petizione a sostegno di due obiettrici di coscienza.
La petizione, organizzata da Mesarvot, una ONG israeliana che supporta obiettori di coscienza, ha chiamato a sostenere Tamar Alon – ex studentessa del liceo Ironi Alef di Tel Aviv, dove è stata fatta circolare la petizione – e Tamar Ze’evi. Le due sono ora al loro quarto periodo di servizio nella prigione militare per aver rifiutato di servire l’IDF per la loro opposizione all’occupazione.
Lunedì Alon, 18 anni, e Ze’evi, 19, hanno dichiarato il loro rifiuto di arruolarsi nell’esercito, per cui sono state condannate alla detenzione di 30 giorni, presso il centro di reclutamento di Tel Hashomer. L’esercito ha inoltre deciso di separare le due donne e di inviarle in prigioni diverse. Alla fine di questo ultimo periodo in carcere, avranno trascorso un totale di 74 giorni dietro le sbarre per essersi rifiutate di prestare servizio nell’esercito.
Ferme all’ingresso del centro di reclutamento, le donne hanno detto: “La scelta di rifiutare il servizio militare è una delle pietre miliari per trasformare la vita in questa terra in una vita di pace, libertà e fratellanza. Con il nostro rifiuto a partecipare ad un sistema di oppressione siamo solidali con tutti coloro a cui viene negata la libertà di scelta.”
Alon e Ze’evi hanno entrambe chiesto di svolgere il servizio civile nazionale al posto del servizio militare. Nella sua dichiarazione originale di rifiuto di servire, Ze’evi, residente a Gerusalemme, ha scritto: “Per amore di questa terra e degli esseri umani che ci vivono voglio credere, e credo che ci sia, un percorso diverso e che si possa ottenere un cambiamento.”
Alon, che vive a Tel Aviv, ha scritto nella sua dichiarazione: “Non posso accettare la tesi secondo la quale per l’esistenza dello Stato di Israele sono necessari l’oppressione di un altro popolo, la negazione dei diritti umani fondamentali, il razzismo e l’odio”.
Questo articolo è stato pubblicato in ebraico su Local Call.
Traduzione: Simonetta Lambertini – Invictapalestina.org
Fonte: https://972mag.com/250-high-students-declare-support-for-conscientious-objectors/124430/