Copertina: Scolari palestinesi su una moto per andare a scuola, primo giorno del nuovo anno scolastico, campo profughi di Deir al-Balah, Striscia di Gaza, 23 agosto. Immagine di Ashraf Amra APA.
Nel mese di agosto un palestinese è stato ucciso dalle forze di occupazione israeliane – un forte calo della violenza mortale dopo che nel mese di luglio 20 palestinesi sono morti da fuoco israeliano e cinque israeliani sono stati uccisi da palestinesi.
Il 19 agosto Qutayba Ziad Zahran, di 17 anni, è stato ucciso dai soldati israeliani al checkpoint militare di Zaatara nella Cisgiordania occupata.
Israele ha affermato che il ragazzo stava tentando di pugnalare i soldati quando è stato ucciso. Un soldato israeliano è stato ferito da un altro soldato durante l’incidente.
Poco prima della sua morte Zahran aveva dichiarato su Facebook la sua intenzione di intraprendere un attacco, desideroso di un “funerale da martire”.
Zahran è il 56esimo palestinese ucciso dal fuoco israeliano quest’anno e il 16esimo minorenne. Dodici israeliani, gran parte soldati, e un cittadino britannico sono stati uccisi dai palestinesi nello stesso periodo.
Israele ha trattenuto il corpo di Zahran, una prassi che ha imposto come atto di punizione collettiva e per impedire grandi funerali come quello desiderato dal teenager. Il 4 agosto Israele ha rilasciato i resti di quattro palestinesi uccisi dai suoi soldati durante il mese di luglio.
Ucciso l’ufficiale di Hamas
Nel frattempo, un agente di sicurezza di Hamas è stato ucciso in un attacco suicida sul confine meridionale di Gaza il 17 agosto.
Nidal al-Jaafari e un collega ufficiale stavano cercando di fermare due uomini al confine con l’Egitto quando uno degli uomini ha attivato una cintura esplosiva, uccidendo al-Jaafari e ferendo l’altro ufficiale.
La famiglia dell’attentatore suicida ha condannato l’attacco e ha annunciato il proprio rifiuto al suo funerale. A quanto riferito, era affiliato ad un gruppo di jihad salafiti precedentemente obiettivo di una repressione di Hamas.
Samid Salah Hajjaj, un combattente dell’ala militare della Jihad islamica, è morto invece durante un’esercitazione a Gaza, così ha riferito il gruppo di resistenza.
Due pazienti palestinesi sono morti in attesa del permesso di Israele per uscire da Gaza per cure mediche. Il Centro Al Mezan per i Diritti Umani ha affermato che le morti delle donne portano a 15 il numero delle pazienti decedute “come risultato diretto del ritardo sistematico di Israele e del rifiuto del permesso di viaggiare per cure mediche fuori da Gaza”.
Gisha, un gruppo di diritti israeliano, ha riferito nel frattempo che i palestinesi che dispongono di un permesso di uscita e tentano di uscire da Gaza attraverso il checkpoint di Erez in Israele sono costretti a firmare un impegno “a non tornare a Gaza per almeno un anno come condizione per poter intraprendere i loro viaggi”.
Assedio di Gaza
La frontiera di Rafah con l’Egitto – il solo punto di uscita e ingresso per la grande maggioranza dei due milioni di residenti di Gaza – è stata eccezionalmente aperta per quattro giorni per consentire ai palestinesi di viaggiare verso la Mecca per il pellegrinaggio annuale di Hajj e per altri due giorni per consentire movimento di casi urgenti umanitari. L’Egitto aveva mantenuto la chiusura di Rafah da maggio; il valico è stato sempre chiuso con qualche eccezione sporadica da fine ottobre 2014.
La crisi elettrica cronica di Gaza è ulteriormente peggiorata nel mese di agosto, con l’unica centrale elettrica del territorio che spegne una delle sue due turbine operative a causa della carenza di carburante, prolungando tagli di energia fino a 22 ore al giorno.
Con un provvedimento senza precedenti, Israele ha revocato la cittadinanza a un cittadino palestinese per “mancanza di fedeltà”.
Le forze israeliane hanno distrutto per la 116° volta al-Araqib, un villaggio beduino palestinese nel sud dello stato. Un tribunale israeliano ha stabilito che sei residenti del villaggio devono pagare più di 72.000 dollari per coprire i costi per la ripetuta demolizione di al-Araqib, oltre a quasi 28.000 dollari per spese legali.
Nel centro di Israele, un giovane palestinese della Cisgiordania è stato arrestato dopo aver cercato di pugnalare e ferito seriamente un uomo israeliano.
Due soldati israeliani sono stati aggrediti in un parco vicino alla città costiera di Haifa da un gruppo di giovani israeliani che, in base a quanto riportato dai giornali, li avevano scambiati per una coppia di palestinesi.
Nella Cisgiordania settentrionale, una bambina palestinese di 8 anni è morta dopo essere stata investita da un veicolo, a quanto riferito, guidato da un colono israeliano .
Tali frequenti incidenti sono archiviati da Israele come incidenti, anche quando i testimoni affermano che le incursioni automobilistiche sono deliberate.
Esecuzioni
Un uomo palestinese di Gaza che viveva in Svezia è stato ucciso da sconosciuti mentre il Regno Unito ha annunciato che sta riaprendo le indagini sull’assassinio del disegnatore palestinese Naji al-Ali a Londra 30 anni fa.
La moglie dello scomparso sviluppatore di software palestinese-siriano Bassel Khartabil ha annunciato in agosto che è arrivata la conferma che suo marito è stato giustiziato dal governo siriano alla fine del 2015.
Nel mese di agosto è stata registrata la morte di altri sei palestinesi detenuti dal governo siriano.
Quindici palestinesi, molti dei quali provenienti dal campo profughi di Yarmouk, sono segnalati come morti in battaglia durante scontri col gruppo degli stati islamici e altre milizie in Siria durante il mese.
Una neonata di due giorni è morta il 14 agosto per mancanza di ossigeno e adeguato trattamento medico nel campo assediato di Yarmouk.
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