Israele ha continuato ad alimentare violenza e atrocità in Africa fornendo armi utilizzate nei conflitti in Sud Sudan e Burundi e inviando armi al Ruanda prima del genocidio del 1994
di Ali Abunimah, 11 settembre 2017
Copertina – Il presidente del Togo, Fauré Gnassingbé, nella foto con Sara e Benjamin Netanyahu, avrebbe dovuto ospitare il prossimo mese un vertice Israele-Africa. E’ stato rinviato per un crescente boicottaggio (via Facebook)
Un vertice di alto profilo Israele-Africa previsto per il mese prossimo sembra essere collassato in mezzo a una crescente opposizione da parte dei governi africani.
Il Jerusalem Post ha riferito lunedì che il vertice, che si terrà nella capitale togolese di Lomé, “è stato disdetto dopo le minacce di boicottaggio arrivate da diversi paesi e la pressione contro l’evento da parte dei palestinesi e dei paesi arabi”.
Il Ministero degli Esteri israeliano ha annunciato che il vertice era stato “rinviato”, ma come ha osservato il giornale, nessuna data alternativa è stata annunciata.
Inoltre, i24 News israeliana ha citato come dato preoccupante l’instabilità politica in Togo, dove le forze di sicurezza hanno cercato di reprimere violentemente le proteste contro 50 anni di dominio della famiglia del presidente autocratico dello stato dell’Africa occidentale, Faure Gnassingbé.
Il vertice doveva essere il coronamento dell’operazione fascino del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in Africa.
Gli organizzatori hanno detto che avrebbero dovuto essere presenti due dozzine di capi di Stato, 150 società israeliane e persino funzionari provenienti da paesi che non hanno rapporti diplomatici con Israele.
Ma la spinta israeliana non è passata incontrastata.
Il Sudafrica il mese scorso notificò che avrebbe boicottato il vertice e incoraggiò altri governi a fare altrettanto.
Anche Sudan, Marocco, Algeria, Tunisia e Mauritania hanno deciso di boicottare la riunione.
In giugno, il re Mohammed VI del Marocco ha boicottato un vertice in Liberia del gruppo regionale africano dell’Africa Occidentale ECOWAS perché Netanyahu era stato invitato.
Alimentare atrocità in Africa
Il sito ufficiale del vertice conferma che è “rinviato”.
E’ stato pubblicizzato come una promozione del commercio tra gli Stati africani e Israele che, in linea con coerenti temi propagandistici, è presentato come “la nazione start-up” e un pioniere delle tecnologie di gestione delle acque.
Ma Israele è anche pubblicizzato come “il leader mondiale nel campo della sicurezza e della lotta al terrorismo,” che offre “un curriculum comprovato nel fornire tale competenza ai paesi partner in tutto il mondo.”
In altre parole, Israele sta vendendo armi e tecnologie repressive testati su palestinesi in decenni di occupazione militare. Il vertice avrebbe dovuto essere in gran parte una fiera per il commercio di armi israeliane.
Elbit Systems, il più grande produttore di armi di Israele, ha recentemente annunciato l’aumento dei profitti, in parte dovuto a maggiori esportazioni verso l’Africa.
Il “curriculum” di Israele di coinvolgimento nei crimini e nelle violazioni dei diritti umani si estende già in tutto il continente.
Israele ha continuato ad alimentare violenza e atrocità in Africa fornendo armi utilizzate nei conflitti in Sud Sudan e Burundi e inviando armi al Ruanda prima del genocidio del 1994 – un ruolo che Israele ha cercato di coprire.
Israele ha mantenuto legami molto stretti con il Sudafrica dell’apartheid. Tel Aviv era il principale fornitore di armi del regime suprematista bianco quando Pretoria era stretta da un embargo internazionale.
Gli attivisti in Sud Africa hanno accolto con favore la cancellazione del vertice, lodando gli Stati che hanno deciso di boicottarlo.
“I nostri governi devono continuare a resistere a tutti i tentativi israeliani di influenzare, corrompere o indebolire la nostra solidarietà verso i palestinesi”, ha dichiarato BDS Sudafrica, un gruppo che sostiene la campagna di boicottaggio, divisione e sanzioni per i diritti palestinesi.
“I palestinesi sono un popolo che ci ha sostenuto durante i giorni più bui dell’apartheid, mentre Israele, lo ricordiamo dolorosamente, forniva armi al governo dell’apartheid”.
BDS Sud Africa ha anche ricordato le politiche razziste dello stato di Israele dirette contro migranti e rifugiati africani come un altro motivo per resistere agli sforzi di Israele per una normalizzazione dei rapporti.
Spingere per la legittimità
La spinta di Israele per migliorare i legami con gli stati africani è collegata ai suoi sforzi per ottenere legittimità e sostegno alle Nazioni Unite. The Times of Israel domenica ha riferito che i diplomatici dell’Autorità palestinese stanno spingendo contro un tentativo di Israele di essere eletto al Consiglio di sicurezza.
Uno dei principali obiettivi dello sforzo diplomatico arabo è convincere gli Stati africani a non sostenere il tentativo israeliano.
Il summit previsto in Togo mostra anche la complicità in corso con Israele. Uno degli sponsor ufficiali del vertice è Brussels Airlines, una sussidiaria della Lufthansa tedesca. Sostenendo il vertice, la compagnia aerea sostiene di fatto gli sforzi di Israele per vendere più armi in Africa.
E’ stato recentemente denunciata la collusione di Lufthansa negli sforzi di Israele per sopprimere il sostegno ai diritti palestinesi, avendo rifiutato a luglio l’imbarco ad attivisti statunitensi che facevano parte di una delegazione interreligiosa.
Rabbi Alissa Wise, una dei membri della delegazione che ha ricevuto il rifiuto, ha concluso che l’azione era probabilmente il risultato di un controllo israeliano delle email degli attivisti, come parte degli sforzi di Israele per contrastare il movimento non violento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS).
Traduzione Simonetta Lambertini – invictapalestina.org
Fonte: https://electronicintifada.net/blogs/ali-abunimah/israel-africa-summit-scrapped-amid-boycott