Un hotel in Uruguay, critico verso Israele e gli israeliani, ha annullato la prenotazione di un paio di backpackers* israeliani e restituito loro l’anticipo che avevano pagato.
Hotel in Uruguay cancella le prenotazioni di israeliani al termine del loro servizio militare.
15 gennaio 2018
Amit Bradush, 22 anni, ha ricevuto una comunicazione personalmente dal proprietario dell’hotel in merito alla cancellazione della sua prenotazione fatta tramite Booking.com. Il direttore ha spiegato che le sue opinioni politiche “sono molto contrarie alla politica del suo paese”, ha riferito El País, citato dall’agenzia di stampa JTA.
“Non avevo visto prima che provenivano da Israele”, ha detto Mauricio Pinero, proprietario del Buena Vista Hotel, a Baja de Lizas. “Sono contrario alla politica del loro paese, non sono i benvenuti in casa mia”. Ha aggiunto che gli israeliani in viaggio alla fine del loro servizio militare sono particolarmente problematici.
“Non sono un discriminatore e non sono antisemita”, ha aggiunto. “I ragazzi che vengono dopo aver finito il servizio militare in Israele hanno un profilo di vacanze, arroganza e cose non buone, e noi lavoriamo con un diverso tipo di clientela”.
Sulla pagina Facebook dell’hotel ha scritto che non intendeva cambiare la sua politica riguardo agli israeliani. Ha detto che due o tre anni fa un israeliano alloggiava presso di lui e, durante una discussione sulla politica internazionale, il turista gli disse di essere stato addestrato dall’esercito in un modo che gli avrebbe permesso di uccidere il proprietario dell’hotel in 15 secondi.
L’episodio ha suscitato molta attenzione in Uruguay e attirato la condanna degli israeliani. “Sembra un caso di pregiudizio cieco e spero che sia un caso unico”, ha detto l’ambasciatrice israeliana, Nina Ben-Ami.
Il ministro del Turismo dell’Uruguay, Lilian Kacician, ha affermato che l’accaduto è “assolutamente inaccettabile” e che la questione verrà esaminata. “In Uruguay è vietato discriminare per motivi religiosi, speriamo che i turisti israeliani continuino a visitare l’Uruguay e godere della bellezza del Paese”, ha aggiunto.
Episodi come questo si sono verificati in Europa.
Alcuni paesi dell’Unione europea hanno recentemente fatto appello al boicottaggio di Israele con dichiarazioni e iniziative.
In Portogallo, oltre 40 fotografi e studenti e un insegnante hanno stretto un patto per non accettare inviti professionali o finanziamenti dal regime israeliano d’occupazione e di apartheid e si sono rifiutati di cooperare con le istituzioni culturali israeliane coinvolte in crimini e violazioni contro il popolo palestinese.
Anche la Federazione norvegese dei sindacati ha chiesto un boicottaggio economico, culturale e accademico di Israele e il riconoscimento dello Stato di Palestina entro i confini del 1967, nonostante i commenti del ministro degli Esteri del paese nordico sul suo account Twitter: “Il governo si oppone al boicottaggio di Israele”.
Inoltre le città di Derry e Strabane, nell’Irlanda del Nord, si sono unite negli ultimi mesi al boicottaggio dei prodotti israeliani e al ritiro degli investimenti negli insediamenti illegali in Cisgiordania.
Ancora, 700 artisti e autori britannici in vari campi culturali hanno firmato una petizione per applicare il divieto o l’esclusione culturale di Israele.
* Persone che viaggiano zaino in spalla
Traduzione: Simonetta Lambertini-invictapalestina