Copertina – Il presidente russo Vladimir Putin incontra il presidente siriano Bashar al-Assad a Sochi, in Russia, 21 novembre 2017 [Kremlin Press Office / Anadolu Agency]
23 febbraio 2018
Giovedì la Russia ha dichiarato che non appoggerà una proposta del Consiglio di sicurezza dell’ONU che chiede un cessate il fuoco umanitario di un mese a Ghouta est, in Siria, a meno che non vengano apportate alcune modifiche.
Il Consiglio di sicurezza si è riunito all’inizio della giornata per discutere della situazione a Ghouta est – un sobborgo di Damasco sotto assedio da parte delle forze del regime di Bashar al-Assad – e presentare una proposta.
Se la proposta viene accettata, entro 72 ore verrà applicato un cessate il fuoco, ai convogli di aiuti umanitari sarà consentito l’accesso e le evacuazioni mediche inizieranno 48 ore dopo.
Descrivendo la proposta come “non realistica”, il rappresentante permanente della Russia presso l’ONU, Vassily Nebenzia, ha affermato che “migliaia di terroristi” rimangono a Ghouta est e la sua lotta contro il terrorismo continuerà.
“Non c’è accordo sulla proposta”, ha aggiunto Nebenzia. “Presenteremo alcuni emendamenti.”
In risposta, il rappresentante degli Stati Uniti presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, Kelley Currie, ha accusato la Russia di bloccare “ogni sforzo significativo” per fermare lo spargimento di sangue a Ghouta est.
Inoltre, l’ambasciatore svedese presso l’ONU Olof Skoog ha affermato che l’umanità è stata messa alla prova nel Consiglio di sicurezza e che hanno una grande responsabilità nel porre fine alla crisi in Siria.
Il sottosegretario generale per gli affari umanitari e coordinatore dei soccorsi di emergenza Mark Lowcock ha anche osservato che nelle ultime 24 ore, 50 civili sono stati uccisi e 200 feriti e sette ospedali sono stati presi di mira a causa di conflitti e attacchi aerei in corso a Ghouta est.
Lowcock ha sottolineato che combattere il terrorismo non può legittimare in alcun modo attacchi contro i civili.
“Questo è l’inferno sulla terra”, ha detto della crisi Stephen Hickey, rappresentante permanente aggiunto del Regno Unito all’ONU.
“La scala della sofferenza umana e della distruzione è intollerabile. La sofferenza del popolo siriano, e in primo luogo la responsabilità del regime siriano, è una vergogna per tutti noi in questo Consiglio”.
Mentre la riunione era in corso si è tenuta una manifestazione per attirare l’attenzione sulla situazione umanitaria a Ghouta est davanti alla sede delle Nazioni Unite.
Ghouta est è sotto assedio da cinque anni e l’accesso umanitario all’area, che ospita 400.000 persone, è stato completamente interrotto. Centinaia di migliaia hanno urgente bisogno di cure mediche.
Negli ultimi otto mesi, le forze del regime di Assad hanno intensificato il loro assedio a Ghouta est, rendendo quasi impossibile l’ingresso di cibo o medicine nel distretto lasciando migliaia di pazienti nella necessità di cure.
Traduzione: Simonetta Lambertini – invictapalestina
Fonte: https://www.middleeastmonitor.com/20180223-russia-opposes-un-ceasefire-resolution-on-syria/