Cambridge si scusa per aver impedito a una palestinese di presiedere un dibattito

Funzionari dell’università avevano minacciato di cancellare l’evento sul BDS se l’accademica della SOAS, Ruba Salih, non veniva sostituita come presidente. Copertina – L’Università di Cambridge ha detto che è stato un errore cercare di sostituire Salih [Creative Commons]

di Shafik Mandhai, 6 marzo 2018

 

L’Università di Cambridge si è scusata con un’accademica palestinese alla quale, nel novembre dello scorso anno, è stato impedito di presiedere un dibattito sul movimento di Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni (BDS).
A Ruba Salih della Scuola di studi africani e orientali (SOAS) di Londra è stato impedito di moderare l’evento organizzato da attivisti pro-palestinesi e sostituita da un’altra persona scelta dall’università, apparentemente preoccupata riguardo la sua neutralità.

Ruba Salih all’Università di Torino – Foto Invictapalestina.org

La decisione ha scatenato rabbia tra gli attivisti, che hanno visto in tutto questo un altro esempio di università che tenta di chiudere o disturbare il dibattito su Israele e il movimento BDS.
Centinaia fra accademici e studenti hanno anche firmato una lettera aperta che condanna la condotta dell’università.
Cambridge ha detto che la mossa di imporre una presidenza alternativa è stata la “risposta sbagliata” e che la decisione ha suscitato “comprensibili” preoccupazioni relative alla libertà accademica.
“[La decisione dell’università] ha dato un’immagine della dott.ssa Salih che non corrisponde a un’accademica rispettata con più di 15 anni di esperienza nel presiedere dibattiti in modo equilibrato e accademico”, ha affermato l’università in un comunicato.
“Vorremmo quindi scusarci con la dott.ssa Salih per averla rimossa come presidente, e riconosciamo che non c’erano prove a sostegno del punto di vista secondo cui non avrebbe garantito un dibattito democratico, consentendo a tutte le opinioni di esprimersi”.

Parlando ad Al Jazeera martedì, Salih ha accolto con favore le scuse, affermando che così si è garantita l’importanza di preservare la libertà accademica nei campus universitari.
“[La decisione di scusarsi] è stata molto importante per me perché sono una rispettata accademica che ha insegnato e presieduto dibattiti per 15 anni”, ha detto Salih.
“Questo è un importante riconoscimento del fatto che, indipendentemente dalla tua origine o dai tuoi interessi di ricerca, sei un accademico in grado di consentire una pluralità di punti di vista”.
L’università aveva preso la decisione dopo una riunione del suo Prevent Referral Group, riunito 24 ore prima che l’evento sul BDS avesse luogo.
Nell’ambito del programma Prevent del Regno Unito, le università hanno l’obbligo legale di “valutare e gestire il rischio” di ogni attività che potrebbe attirare le persone verso ciò che il governo considera un’ideologia “estremista”.
Le linee guida specificano che “l’appoggio convinto alla Palestina” costituisce un “argomento controverso”.
Attivisti e accademici lamentano da tempo che l’applicazione di Prevent da parte delle università determina censura o altre restrizioni poste agli eventi pro-palestinesi.
Salih ha detto che il programma ha rappresentato un rischio per la libertà accademica nei campus.
“C’è una pressione sulle università per ridurre la libertà accademica quando si tratta di questioni incentrate sulla Palestina … per consentire un certo tipo di dibattito e non altri”.

Traduzione: Simonetta Lambertini – invictapalestina
Fonte: https://www.aljazeera.com/news/2018/03/cambridge-apologises-blocking-palestinian-chairing-talk-180306124314792.html

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