Marielle era una donna queer nera di 38 anni di Maré, la più grande favela di Rio de Janeiro.
20 marzo 2018
Con profondo dolore e indignazione, noi del comitato nazionale BDS palestinese, la più grande coalizione della società civile palestinese, abbiamo ricevuto la notizia dell’assassinio della consigliera di Rio de Janeiro e attivista per i diritti umani Marielle Franco e del suo autista, Anderson Pedro Gomes. Dalla Palestina, denunciamo questo assassinio politico mirato e estendiamo la nostra solidarietà alla famiglia, agli amici, ai compagni di Marielle e Anderson e a tutti i brasiliani che lottano per la giustizia e l’uguaglianza.
Marielle era una donna queer nera di 38 anni di Maré, la più grande favela di Rio de Janeiro. Una combattente energica e senza paura che è diventata la quinta consigliera comunale più votata della città alla sua prima elezione. Ha denunciato pubblicamente le violenze della polizia e militari contro le persone nelle favelas. Nell’ingiustizia, nel razzismo, nel sessismo e nella militarizzazione che inghiotte il nostro mondo, Marielle ha brillato come un raggio di speranza.
Ha rappresentato le aspirazioni di molti brasiliani per il cambiamento e le speranze di milioni di persone in tutto il mondo, inclusi noi stessi, per una vita dignitosa libera dall’oppressione. La speranza che Marielle ha ispirato non è stata uccisa la settimana scorsa. Come ha detto il poeta palestinese Mahmoud Darwish: “Soffriamo di una malattia incurabile: la speranza”; gli ideali difesi da Marielle vivono.
A tutti coloro che combattono per i loro diritti in Brasile, vogliamo sappiate che non siete soli. La vostra lotta si sta amplificando in tutto il mondo e noi, dalla Palestina, facciamo parte delle innumerevoli voci che nessun proiettile, nessuna forza militare e nessuna brutalità faranno tacere. Siamo uniti a voi e saremo fianco a fianco finché non raggiungeremo i nostri diritti, le nostre libertà e la nostra dignità.
Le nostre lotte sono profondamente connesse. Ciò è particolarmente vero perché i governi nazionali e locali in Brasile hanno profonde relazioni militari e di sicurezza con il regime di occupazione e apartheid di Israele. Importano da esso tecnologie e addestramento, “testate sul campo” sul nostro corpo, per reprimere i movimenti sociali brasiliani e uccidere il nero e il povero.
Continueremo a internazionalizzare la nostra resistenza popolare e a unire le nostre lotte per porre fine alla militarizzazione e all’oppressione razzista dalle favelas di Rio alla Palestina.
Insieme ci impegniamo a continuare a lottare per il mondo sognato da Marielle, un mondo di libertà, giustizia e uguaglianza per tutti.
Marielle, presente!
Traduzione: Simonetta Lambertini – invictapalestina
Fonte: https://bdsmovement.net/news/rio-de-janeiro-palestine-marielle-presente