Corrono tali rischi i civili israeliani fuori dalla striscia recintata di Gaza che sono usciti per guardare i loro militari abbattere uno dopo l’altro i manifestanti. FOTO – Twitter photo by @ndvori
Un’immagine inquietante di giovani israeliani, seduti vicino al confine di Gaza, che applaudono e guardano mentre bombe cadono sui palestinesi a poche miglia di distanza hanno suscitato una diffusa condanna, quando ha cominciato a circolare sui social media.
Nella foto, condivisa venerdì da Nir Dvori giornalista di Israeli Channel 2, si vedono sette giovani adulti israeliani sorridere e salutare le telecamere mentre se ne stanno seduti su una torre di osservazione a Nahal Oz, al di fuori della striscia di Gaza recintata.
Molti hanno paragonato la scena a un “cinema all’aperto”, definito disgustoso e barbaro da guardare mentre l’esercito israeliano usa fuoco vivo e forza eccessiva contro i manifestanti palestinesi.
Corrono tali rischi i civili israeliani fuori dalla striscia recintata di Gaza che sono usciti per guardare i loro militari abbattere uno dopo l’altro i manifestanti. https://twitter.com/ndvori/status/982182282558562306 …
La scena è purtroppo nota.
Nel 2014, alcuni israeliani nella città di confine di Sderot furono sorpresi a bere, applaudire e posare per selfie o registrare video con i loro smartphone mentre neri pennacchi di fumo si alzavano dietro di loro oltre il confine, con ogni bomba che aumentava il numero dei morti palestinesi.
Quasi 500 palestinesi sono stati feriti, 33 seriamente, da fuoco vivo e proiettili di gomma, venerdì, nella seconda protesta di massa sul confine in una settimana, e molti altri hanno sofferto per avere inalato gas lacrimogeni. Mentre almeno nove palestinesi sono stati uccisi e altri 1.070 feriti durante gli scontri con le forze israeliane, compresi cinque che versano ora in gravi condizioni. Tra i morti c’era un noto giornalista palestinese, hanno detto funzionari di Gaza.
Le morti hanno portato ad almeno 31 il numero di palestinesi uccisi dal fuoco israeliano dalla scorsa settimana.
I raduni di confine, iniziati lo scorso venerdì, hanno dato il via a una manifestazione di sei settimane che culminerà il 15 maggio. Quel giorno segnerà il 70° anniversario della fondazione di Israele – un evento che i palestinesi chiamano “Nakba” o “Catastrofe”.
I manifestanti chiedono che ai profughi palestinesi venga riconosciuto il “diritto al ritorno” nelle loro città e villaggi della Palestina storica da cui furono cacciati nel 1948 per far posto al nuovo stato di Israele.
Israele, da parte sua, ha schierato migliaia di soldati lungo il confine di Gaza, con la promessa di usare forza letale contro chiunque minacci le “infrastrutture di sicurezza” di Israele.
Traduzione: Simonetta Lambertini – invictapalestina
Fonte: https://www.dailysabah.com/mideast/2018/04/07/israelis-gather-by-gaza-border-to-watch-and-cheer-as-military-uses-live-fire-against-palestinians